Si scrive #LOVEIT (con l'hashtag) e si legge Love It: è il nuovo marchio di denim da donna 100% italiano che sarà lanciato in occasione di Pitti Uomo. Tutto nasce da un'idea di Angelo Bruni, che ha deciso di combattere la concorrenza dei marchi di jeans americani, ormai presenti in grandi quantità nei multibrand italiani e internazionali.
Foto: ANSA La prima vera collezione completa, per l'inverno 2014/15, è di 28 modelli di pantaloni, 3 gonne e una giacca, tutto in denim.
Come ogni anno nel mese di gennaio e di giugno, la Fortezza da Basso di Firenze diventa palcoscenico di riferimento a livello mondiale dell’eccellenza delle aziende della moda maschile, in particolare Made in Italy. Con Pitti Uomo, atteso dal 7 al 10 gennaio e giunto alla sua 85ma edizione, la perla del Rinascimento italiano diventa infatti capitale d'eccezione della ricerca fashion più aggiornata nel comparto menswear, spaziando dai progetti speciali dei designer di punta internazionali al nuovo artigianato, fino al supporto ai giovani talenti. E i riflettori sono puntati anche sulle collezioni donna, presentate nelle diverse aree del salone e protagoniste a Pitti W, all’Arena Strozzi, dove stringono una forte sinergia con le sezioni di Pitti Uomo a più alto contenuto di ricerca.
Foto: www.pittimmagine.com
In totale saranno 1047 i marchi di Pitti Uomo, a cui si aggiungono le 73 collezioni donna protagoniste a Pitti W. Con un focus deciso sull’internazionalità, confermato dalle partecipazioni estere – quasi il 40% delle aziende a questa edizione, da oltre 30 paesi - e dal pubblico dei buyer che formano la community di Pitti Uomo - oltre 30.000 visitatori all’ultima edizione invernale - in rappresentanza di tutti i negozi e department store più importanti del mondo.Progetti speciali, anteprime, rientri importantiBrunello Cucinelliamplia il suo quartier generale al piano inferiore del Padiglione Centrale per presentare la completa collezione di abiti maschili.Scotch & Sodasceglie Pitti Uomo e una location d’effetto come la Sala dell’Orologio per presentare, con un progetto speciale e in anteprima assoluta, Atelier Scotch, eclettica tailoring collection.WP Lavori in Corsopresenta a Pitti Uomo la premiere mondiale della nuova Baracuta Blue Label collection disegnata, a partire dalla FW 14, dallo stilista britannico Jeff Griffin.G-Star, brand di denim olandese, presenta la sua collezione denim selvedge e RAW Denim AI 2014 al Teatrino Lorenese e lancia un nuovo retail concept.Spiewak 1904, storico marchio outdoor statunitense annuncia il rilancio globale per la stagione A/I 2014, e presenta ufficialmente Golden Fleece Spiewak, la capsule collection interamente Made in USA.Todd Snyder, nome del design statunitense, lancia l’anteprima europea della capsule collection realizzata in collaborazione con il colosso dello sportswear Champion.Geospiritpartecipa con un nuovo spazio in Fortezza e l'evento speciale in città - nei giorni di Pitti Uomo - con cui il brand Peuterey celebra il suo mondo e presenta la nuova collezione.Tonellopresenta la nuova collezione maschile per il prossimo autunno inverno con i capispalla che hanno reso il brand famoso nel mondo e lancia per l’occasione l’esclusiva capsule T-Jacket, innovativa nelle forme e nelle colorazioni.Roy Roger’s presenta il suo mondo e il suo stile scegliendo un nuovo spazio all’interno del Padiglione Centrale.Carusolancia una nuova iniziativa speciale dedicata a svelare l’essenza della “Manufacturing Renaissance” con un prodotto unico, pensato su misura per l’uomo italiano: a Pitti Uomo si apre il sipario della nuova “Fabbrica Sartoriale Italiana”.PRPS, luxury denim brand statunitense dall’anima artigianale, entra in Fortezza per la prima volta e lancia il suo lifestyle e le sue tre linee - PRPS Japan, Goods e Noir - a livello globale.Aquascutum, storica azienda britannica che porterà a Pitti Uomo il suo stile luxury heritage e la qualità del suo prodotto, con un focus speciale sui suoi iconici capi outerwear.Pony X ACF, capsule collection presentata in anteprima assoluta a suggellare la collaborazione tra il brand newyorkese di sneakers con il collettivo artistico e creativo Art Comes First.Tutto questo, e molto altro ancora, in un contesto che accoglie i visitatori con la sua atmosfera unica, di business, cultura, piacere e intrattenimento, guidandoli in modo sempre originale attraverso le mille interconnessioni tra moda, arte, sport, design e musica. Di ElenaPasseri
Dal 2 gennaio Jane Reeve ha assunto ufficialmente il ruolo di amministratore delegato della Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI). La manager di origine inglese, da 26 anni residente nel Belpaese, dirigeva in precedenza l’agenzia pubblicitaria JWT Italia. Primo AD nella storia della CNMI, Jane Reeve inizia il suo primo tour nel “fashion system” partendo da Pitti Uomo a Firenze, e svela il suo programma per rilanciare la moda italiana.
Jane Reeve, AD della Camera della Moda FashionMag: Milano ha perso terreno rispetto alle altre capitali della moda. Quali sono secondo Lei le priorità da affrontare? Jane Reeve: La mia missione è molto chiara, far brillare la moda italiana nel mondo! Il mio compito è portare una visione manageriale, e aiutare tutti i player a massimizzare le loro attività. La Camera della Moda ha lanciato tante iniziative negli anni passati, ma ha sempre comunicato poco sul lavoro svolto. L’obiettivo oggi è di valorizzare maggiormente il sistema usando tutti i mezzi di comunicazione, in particolare quelli digitali, per proiettare l’immagine della moda italiana in tutto il mondo. Bisogna intensificare, inoltre, le relazioni con il governo, fare più lobbying per ottenere sgravi fiscali e un maggiore supporto.
FM: È già stata delineata una strategia? JR: L’idea è di focalizzarsi su tre punti chiave. Il primo concerne l’innovazione con un reparto dedicato all’area digitale e tecnologica, sfruttando le nuove tecnologie e il Web per dare influsso all’intero comparto, con delle priorità precise. Il secondo punto riguarda i giovani: rappresentano il futuro, e dobbiamo dar loro un vero supporto, cercando i talenti nelle scuole, aiutandoli a crescere, ma anche a rimanere in Italia. La Camera della Moda può dare più visibilità ai giovani e difendere i loro interessi presso il governo. L’altro tema importante è l’internazionalizzazione. Dobbiamo aiutare specialmente le piccole e medie imprese, meno strutturate rispetto alle grandi griffe, a svilupparsi ed espandersi all'estero. Con i nostri esperti, possiamo essere per loro un ‘facilitatore’.
FM: Concretamente quali saranno le Sue prime mosse? JR: Cambiare l’immagine sarà il primo progetto. Inizieremo con la creazione di una piattaforma digitale molto performante, concepita sia per dare servizio ai soci, sia per tutelare e usare meglio i social network. È importante, inoltre, fare squadra e allargare la nostra visione. L’eccellenza italiana non è solo moda. C’è anche l’arte, il design, il cibo… Bisogna amplificare questa creatività e fare sistema anche con le altre istituzioni: Altagamma, Cosmit, la città di Milano, il governo. È già in programma in gennaio un incontro con il Presidente del Consiglio Enrico Letta.
FM: Come pensa di riuscire a svecchiare l’immagine della Camera della Moda e renderla più sexy? JR: Sono una donna, sono giovane e adoro i vestiti !
Acquistabili nelle boutique di nicchia, alle mostre-mercato specializzate e persino all'asta, oggi i capi vintage di marca sono considerati delle vere e proprie opere d'arte da indossare o collezionare.
Una borsa Chanel vintage - Foto: Ansa Nonostante la crisi economica, il luxury vintage è un acquisto che piace sempre di più. Secondo i più esperti un vero capo vintage deve avere almeno 20 anni, ma vanno considerati anche i tessuti utilizzati, brand, storia del capo, rifiniture e dettagli preziosi.
La maison italiana Miu Miu è pronta a incrementare la sua presenza a Parigi. Una decisione destinata a riaccendere la discussione intorno alla capacità o meno degli stilisti italiani di 'farcela da soli' senza l'aiuto della Francia.
Uno dei nuovi negozi Miu Miu a Changchun Secondo una dichiarazione del gruppo Prada, che possiede il marchio, Miu Miu è in procinto trasferire una parte dei suoi uffici a Parigi. La compagnia ha affermato che l'obiettivo è quello di 'rafforzare i legami all'interno della città". Il numero di dipendenti trasferiti è comunque relativamente piccolo. La stilista Miuccia Prada presenta le collezioni di Miu Miu nella capitale francese dal 2006.
Ormé è il nome esotico del brand digioielli nato dalla creatività di una coppia di designer romani, Ezio e Cinzia Patrizi, che dall'Italia hanno deciso di trasferire la loro attività a Dubai, mantenendo le due sedi romane ai Parioli.
Alcuni gioielli del brand Ormé Aperto qualche mese fa nella metropoli degli Emirati Arabi, lo showroom frequentato dal jet set locale mostra i gioielli da Mille e una notte a base di anelli in oro e diamanti in forme tortuose di spirali e serpenti, orecchin ichandelier e collane in perle.