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03 settembre 2014

Al Mipel Emergenti Italiani, tra maestria e qualità



Una previsione di crescita del 17% nel 2014 rispetto al 2013, un'occupazione stabile e, anzi, in crescita e uno stabilimento tutto nuovo in costruzione accanto al vecchio, ormai insufficiente. Nel panorama delle aziende manifatturiere in Italia del settore moda, preoccupato della crisi interna, dell'euro troppo forte, dei venti di guerra tra Ucraina e Russia, sono pochi, ma ci sono gli imprenditori che professano l'esigenza di continuare a investire sul Made in Italy per contrastare la crisi. 

Un esempio, a cercare tra gli espositori del Mipel, la mostra della pelletteria e accessori moda in corso alla Fiera di Milano fino al 3 settembre, è quello del Gruppo Emergenti Italiani, tre brand riuniti in un'azienda cesenate che disegnano, producono e vendono borse e accessori totalmente Made in Italy. Tre marchi per prodotti diversi. Gabs di Franco Gabbrielli, che fa borse caratterizzate dai bottoni blu e tutte rigorosamente trasformabili. Ognuna parte cartella, ma poi diventa shopper e bauletto a seconda delle necessità e del gusto del momento, una linea divertente, colorata dedicata ai giovani.

Caterina Lucchi è invece la designer di una linea romantica, retro' e vintage e infine Campomaggi che propone esemplari lavorati fin dal materiale grezzo e che a opera conclusa diventano tutti pezzi unici e diversi. Una gamma che si colloca nella fascia media del mercato con prezzi dai 150 ai 350 euro per un'azienda che da quattro anni cresce a due cifre e che prevede di aumentare i suoi 125 dipendenti con nuovi collaboratori da cercare tra i disoccupati delle aziende chiuse del settore, magari anche ex titolari e manager.

"Perché - spiegano gli Emergenti Italiani - a questo livello abbiamo bisogno di maestria, esperienza e idee e si può crescere nella qualità se ci si lascia avvicinare alla persone più brave"'. Idee e manualità come quelle di 'DalaLeo', marchio di una signora trentina, Luisa Leonardi, che produce in Brasile la 'borsa della favela' luminosa, luccicante come una maglia da armatura, e incredibilmente realizzata solo con le linguette delle lattine, del filo e un uncinetto. La materia prima si compra dai 'catadores', i disperati che raccolgono le lattine di birra e di altre bevande rovistando tra le immondizie.

"Le linguette, non quelle della Coca Cola che non vanno bene perché almeno in Brasile non sono di alluminio, costano 10 euro al chilo, ma 2/3 sono scarto - spiega l'imprenditrice - vengono lavate e affidate alle donne artigiane della favela che ne ricavano il loro principale sostentamento". Poi i semilavorati arrivano in Italia a Riva del Garda dove vengono rifinite. Il brand produce un centinaio di modelli venduti in tutto il mondo a prezzi che vanno dagli 80 ai 150 euro. Manualità estrema e totale "che dà una grande soddisfazione". Ma perché non si può fare tutto in Italia? "Perché da noi non si beve abbastanza. Il Brasile è il più grande produttore al mondo di birra e loro hanno 22 feste comandate, circa il doppio delle nostre".

Barbie debutta su Instagram, l'icona fashion sarà alle sfilate di NY



Avere un account Instagram piace a tutti, soprattutto a chi è nel moda. E ora anche l'icona originale del fashion per eccellenza ha un proprio account: Barbie e il suo imponente guardaroba sono sbarcati su Instagram, debuttando sui social media.

Foto: Ansa

I suoi post sono finora in linea con altri simili account fashion ma la vera sorpresa, secondo indiscrezioni, arriverà a breve: Barbie sarà alla settimana della moda di New York e, con il suo 'posto in prima fila', indicherà quello che e' 'in' e 'out'.

NAU! apre a Fiumicino



L'insegna di occhialeria NAU!, ha aperto il mese scorso, un nuovo punto vendita a Fiumicino, all’interno del Centro commerciale di Parco Leonardo, un innovativo quartiere dalla rivoluzionaria struttura architettonica. Si tratta del terzo negozio in provincia di Roma.

Il nuovo negozio NAU di Fiumicino

Il nuovo negozio offre un ampio assortimento di occhiali da sole e da vista per uomo, donna e bambino, proponendo nuove collezioni ogni 30 giorni, sempre in edizione limitata.

L'insegna, che è il primo brand italiano di occhiali con negozi su tutto il territorio nazionale, crede nella prevenzione della vista e tutti i giorni offre "Prezzo Zero". La collezione di montature che non si paga presentando la ricetta del medico oculista. Il brand detiene anche le certificazioni: 'Qualità UNI EN ISO 9001', 'Ambiente UNI EN ISO 14001'.

Prada rafforza la presenza a Taiwan e apre un un temporary store a Venezia



Prada rafforza la propria presenza a Taichung, Taiwan, con un nuovo spazio all'interno del mall SKM. Il nuovo negozio, progettato dall’architetto Roberto Baciocchi, occupa una superficie totale di circa 520 mq su due livelli, e ospita le collezioni femminili e maschili di abbigliamento, pelletteria, accessori, calzature.
Il nuovo negozio Prada a Taichung, Taiwan

La facciata esterna, di grande impatto visivo, rende omaggio all'artista Carlos Cruz-Diez ed è caratterizzata da una struttura a lame retroilluminate – in alluminio color oro e acciaio lucido – che si sviluppano a tutta altezza, a creare un originale effetto cinetico.

Le facciate interne al mall sono impreziosite da un rivestimento in marmo nero e da leggeri profili in acciaio lucido, che sottolineano i due ingressi, le vetrine e i light box. Il piano terra, dedicato all'esposizione di borse, accessori e viaggio per l’uomo e la donna, è caratterizzato da un pavimento in marmo a scacchi bianco e nero, mobili in cristallo e acciaio lucido e da pareti in marmo specchio e tela verde, identità storica del marchio Prada nel mondo.

Uno degli interni del nuovo negozio Prada a Taichung

Un secondo ingresso e una scala in marmo nero Marquina - con pareti e soffitto in tela verde - conducono al primo piano che ospita le collezioni femminili e maschili di abbigliamento e calzature, e un’ulteriore esposizione di borse e accessori. L’area donna è definita da pareti in tenda di tela verde, espositori in lame di perspex e lucernari trasparenti. Le classiche buche Prada accolgono le calzature; tavoli in acciaio lucido e sedute in velluto verde completano l'ambiente.

Lo spazio dedicato alla collezione maschile è caratterizzato da pavimento e pareti in ebano e da sedute in pelle color cotto chiaro. Arricchiscono lo spazio, eleganti banchi in acciaio lucido e cristallo.

Il nuovo temporary store Prada di Venezia

Il 28 agosto scorso inoltre, la maison aveva inaugurato un temporary store interamente dedicato alle collezioni maschili, a Venezia sulla Calle Larga XXII Marzo. Il negozio, situato all’interno di un elegante palazzo con soffitti finemente decorati, sarà aperto al pubblico per nove mesi. Il progetto, curato sempre dall’architetto Roberto Baciocchi, si sviluppa su una superficie totale di 90 mq e offre le collezioni maschili di abbigliamento, borse, accessori e calzature.

La facciata presenta un ampio ingresso centrale affiancato da due grandi vetrine. Lo spazio interno, in relazione visiva con la città, è composto da due ambienti intimi definiti dal pavimento in marmo a scacchi bianchi e neri – classico elemento distintivo dell’identità del marchio nel mondo – e dalle pareti rivestite in tela verde.

Uno degli interni del nuovo temporary store Prada di Venezia

Da questa area si accede a un ambiente più raccolto, dedicato all'abbigliamento, anch'esso interpretato con gli stessi temi. Espositori con leggeri telai in acciaio lucido, banchi con elementi in saffiano colorato e divani in pelle di struzzo definiscono lo spazio, esaltato dal contrasto tra le travi metalliche del sistema di illuminazione e la preziosità dei soffitti decorati.

Esce in Italia il documentario 'The Director - Inside in the house of Gucci'



L'8 settembre uscirà in Italia, distribuito da The Space Movies e Universal Pictures, 'The Director - Inside in the house of Gucci', il documentario già passato con successo al Tribeca, diretto da Christina Voros e realizzato da James Franco, autore, regista, attore, eclettico talento, testimonial della maison Gucci, modello oltre che amico.
La Locandina del film - Foto: Ansa

Il sex symbol che sarà in questi giorni alla Mostra del Cinema di Venezia fuori concorso con 'The sound and the fury', (rilettura dell'Urlo e il furore di William Faulkner) ha realizzato questo documentario.

Per 18 mesi le telecamere hanno seguito il lavoro della maison fiorentina e il film documentario racconta in tre capitoli l'evoluzione dello stile e della creatività della designer, oltre le sfilate per esplorare le fonti di ispirazione, il modo di lavorare, guardando al futuro, all'evoluzione dello stile Gucci senza dimenticare il passato che ne ha fatto uno dei top brand del mondo. Insomma la donna dietro l'etichetta.

Foto: Ansa

Si parte con gli anni 60, quando le star dei film hollywoodiani in trasferta a Roma scoprivano la maestria di un artigiano locale del cuoio, attivo nel negozio fondato da Guccio Gucci nel 1921. Quelle star tornavano in America e comparivano in film celebri indossando le borse e le scarpe che avrebbero reso famoso il marchio fiorentino, fino a renderlo sinonimo di alta moda internazionale. Novant'anni più tardi, Frida Giannini, attuale direttore creativo della casa di moda, torna a prendere ispirazione dal cinema - così come dall'arte, dalla musica, dalla vita. Dalla sua nomina a direttore creativo nel 2006, Frida Giannini ha scelto di immergersi nel ricco archivio del passato della maison per reinterpretare il suo design iconico, allo stesso tempo ridefinendolo alla luce della propria caratteristica inventiva.

'Ho avuto un'infanzia felice ma mai immaginavo un futuro come quello che sto vivendo, diventare il direttore creativo di Gucci''. Romana, classe '72, dopo gli studi all'Accademia del Costume e della moda, approda a Fendi dove disegna la collezione donna per tre stagioni, poi la pelletteria. Nel 2002 passa a Gucci bruciando in pochi anni tante tappe, dalla borsetteria agli accessori fino a diventare nel 2006 direttore creativo unico.

Frida Giannini, al termine di una sfilata Gucci - Foto: Ansa

Donna di talento e fascino, indubbiamente potente, brillante e determinata. James Franco l'ha conosciuta alcuni anni fa, un'amicizia mescolata al lavoro. ''Siamo stati invitati a intervistarci per un servizio speciale che sarebbe uscito su una rivista, e quando gli ho chiesto Qual è il tuo prossimo progetto?, lui mi ha risposto, Realizzare un documentario su di te", racconta la Giannini.

Grazie alla sintonia tra Giannini e Franco, The Director, come suggerisce il titolo, è un'immersione nel mondo, certamente glamour, di Gucci, in pratica un omaggio ai 90 anni di storia della maison.

Prada celebra i Miu Miu Women's Tales



Miuccia Prada ha celebrato lo scorso weekend i Miu Miu Women's Tales con una cena per la partecipazione dei corti Sparkand Light e Somebody alle Giornate degli Autori.
Foto: Ansa

A Ca' Corner della Regina si sono ritrovate personalità di cinema e arte, tra cui Kirsten Dunst, Lena Dunham, Dakota Fanning, Felicity Jones, Kate Mara, Alba Rohrwacher, Nicoletta Romanoff, Miranda July, So Yong Kim, Alice Rohrwacher, Edward Norton, KimKi-duk, Alejandro Inarritu, Joel Cohen, Dede Gardner, Jenni Konner e Ilene S. Landress.

Le eccellenze dei tessuti Made in Italy in mostra alla Triennale di Milano



Un'esposizione dove i tessuti interagiscono con i diversi ambiti culturali per spiegare la ricerca scientifica in ambito tessile. E' 'Textile Vivant. Percorsi, esperienze e ricerche del textile design', una mostra che si terrà dal 10 settembre al 9 novembre prossimi alla Triennale di Milano.

Dal design all'architettura, dalla grafica al teatro e alla danza fino alla moda, il tessuto è raccontato, in un percorso interattivo e multisensoriale, come 'memoria culturale', testimone della evoluzione dello stile e dell'estetica.

Patrocinata da Regione Lombardia e CNR, e realizzata in collaborazione con il Politecnico di Milano, la mostra presenta un'intera area dedicata ai tessuti che per ragioni tecniche, tecnologiche o decorative rappresentano un'assoluta novità nel panorama internazionale. Molte le grandi aziende tessili coinvolte nel progetto, tra cui Eurojersey, Candiani, Slam, Res, Gavazzi, Radici Group, Zegna Baruffa, ZipZipper e Lurex.

Mostra per i 60 anni del Made in Italy in Malaysia




Dopo Roma, Città del Messico e Washington, la mostra "60 anni di Made in Italy - Protagonisti dello Stile Italiano", sbarca in Malaysia, in programma dal 2 al 14 settembre nel mall del lusso Pavillon Kl di Kuala Lumpur. A inaugurarla, l'ambasciatore italiano Mario Sammartino, il direttore dell'ICE di Kuala Lumpur, Andrea Ambra, le due curatrici della manifestazione, Fiorella Galgano ed Alessia Tota. Tra gli ospiti d'onore la couturier Raffaella Curiel.
 

Madrina, Anna Fendi. Sostenuta da StilePromoItalia, la mostra è il principale evento del Festival Italiano in Malaysia, promosso dall'ICE in collaborazione con l'ambasciata Italiana a Kuala Lumpur. Trenta le creazioni in mostra, che rendono omaggio ai grandi stilisti italiani: Giorgio Armani, Renato Balestra, Laura Biagiotti, Franco Ciambella, Roberto Cavalli, Raffaella Curiel, Dolce & Gabbana, Etro, Fendi, Salvatore Ferragamo, Gianfranco Ferrè, Marella Ferrera, Sorelle Fontana, Egon Von Furstenberg, Galitzine, Gattinoni, Genny, Gucci, Krizia, Missoni, Moschino, Prada, Emilio Pucci, Luciano Soprani, Schuberth, Versace, Valentino.

Tutte le creazioni in mostra provengono dagli archivi delle maison rappresentate o da collezioni private. Tra i capi storici in mostra, il cappotto in broccato e oro e l'abito in lamè a vita alta, realizzato da Schuberth nel '58; la tunica talare delle Sorelle Fontana, indossata da Ava Gardner nel '56 e poi riproposta da Anita Ekberg nel film "La Dolce Vita" di Fellini ('60); il celebre "Pijama Palazzo" di Galiztine che Claudia Cardinale portava ne "La Pantera Rosa"('63). Dagli archivi della Gattinoni l'abito stile Impero indossato da Audrey Hepburn in "Guerra e Pace".