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18 febbraio 2013

Al via la London Fashion Week


In poche ore il mondo della moda varca l'Oceano e da New York passa il testimone a Londra: si è aperta la 'London Fashion Week' che vedrà in cinque giorni, fino a martedì, 56 sfilate e 20 presentazioni.





In passerella le griffe più blasonate di grande tradizione britannica, come Burberry e Vivienne Westwood, ma una delle novità assolute è Tom Ford: per la prima volta sceglie Londra per la sua collezione donna, che sarà rivelata lunedì.

Christian Wijnants vincitore dell’International Woolmark Prize


Il prestigioso International Woolmark Prize 2013 è stato attribuito allo stilista di Anversa Christian Wijnants. La premiazione si è svolta sabato 16 febbraio, nel corso di una sfilata organizzata all'Hôtel ME di Londra in occasione della fashion week. Il vincitore belga è stato scelto da una giuria composta da Victoria Beckham, Donatella Versace, Diane von Furstenberg, Franca Sozzani e Tim Blanks.


Christian Wijnants


Christian Wijnants aveva superato lo scorso luglio la prima tappa del concorso. 
Era stato scelto fra i 17 stilisti in gara provenienti da tutta Europa e nominato vincitore della zona Europa. 
Nella parte finale ha affrontato i vincitori dell'Australia (Dion Lee), dell'India (Pankaj and Nidhi), della Cina (Ban Xiao Xue), del Giappone (DRESSEDUNDRESSED) e degli Stati Uniti (Sophie Theallet).
Il giovane creatore belga ha convinto la giuria per la costruzione e la tecnica di confezionamento dei capi a maglia presentati nella sua collezione. 
Diplomato presso l'Accademia Reale di Belle Arti di Anversa lo stilista, che ha vinto nel 2001 il Gran Premio del Festival di Hyères e il Swiss Textile Award nel 2005, ha fondato la sua maison nel 2003.Ogni anno l'International Woolmark Prize, vinto in passato da Yves Saint Laurent e Karl Lagerfeld, premia uno stilista che utilizza la lana merino come materiale di riferimento della sua collezione. I finalisti ottengono un supporto finanziario dall'organizzazione australiana Woolmark Company per sviluppare la loro collezione. 
Il vincitore finale riceve 100.000 dollari in più per organizzare una sfilata.
Christian Wijnants vedrà inoltre distribuita la sua collezione dai grandi magazzini Harvey Nichols nel Regno Unito, Joyce in Cina, Eickhoff Koenigsallee in Germania, Bergdorf Goodman negli Stati Uniti, David Jones in Australia e da 10 Corso Como a Milano.

15 febbraio 2013

Museo Capucci: esposte 27 creazioni del maestro



L'abilità di Roberto Capucci raccontata attraverso 27 sue creazioni. 'Dalle mani di Roberto Capucci: tessuti da plasmare', è la mostra ospitata dal 19 febbraio e per tutto il 2013 al museo della Fondazione che porta il nome del grande sarto, a Villa Bardini a Firenze.




Il percorso espositivo vuole portare in scena l'abilità di Capucci nell'approcciarsi ai diversi tipi di stoffa, per creare effetti che siano di volta in volta volumetriche sovrapposizioni, drappeggi, plissettature ed inserti in un climax che evolve da forme fluide dettate da tessuti impalpabili che scivolano sul corpo, attraverso silhouette sottolineate da geometrie fatte di elementi ripetuti e moltiplicati, fino a rigidità quasi scultoree.

L'abilità e la sapienza delle mani del maestro seguono la linea duttile dei materiali, per descrivere sogni e raccontare visioni di stile, che arrivano a comporre un immaginario creativo estremamente vario e articolato. Si accostano stili, ricerche e materiali che Capucci plasma con abilità, trasformandoli in oggetti/abiti indimenticabili.




Tre le sezioni della mostra: la prima accoglie silhouette più morbide, abiti in stile peplo in jersey e in georgette o monospalla scivolati in georgette, la seconda giacchini e boleri, mentre la terza comprende le creazioni dalle volumetrie più articolate, i drappeggi rigidi, fra onde, spirali e volute, effetti 'panier', orli smerlati, intarsi in rilievo e rouches, le sfide più accese al concetto di linearità dei tessuti.

08 febbraio 2013

Missoni celebra la maglia per i 60 anni


Missoni entra in una elegante casa d'epoca, con tappezzerie raffinate in ogni stanza, tessuti preziosi nelle camere e marmi bianchi nei bagni. Appoggiata a ogni parete c'è una grande tela, che nasconde il suo disegno mostrando solo la parte posteriore. Il brand varesotto ha scelto di spegnere qui le sue 60 candeline, realizzando una campagna fotografica celebrativa per ripercorrere la sua storia.


Così la maison, per presentare la linea Estate 2013, affianca i modelli dell'ultima collezione a selezionati pezzi d'archivio, che per l'occasione sono stati riprodotti in edizione limitata, e che saranno disponibili nei suoi flagship store a partire da maggio 2013. Sarà più semplice per chi non conosce a fondo il marchio (ma anche per coloro che lo hanno seguito in tutti questi anni), capire come nel tempo Missoni abbia trasformato, sformato e rivisitato la maglia, il materiale iconico della maison.

I capi, immortalati negli scatti dell'inglese Alasdair McLellan, prendono forma sui corpi di esili modelli in questa atmosfera elegante. Gli abiti ci sono tutti, quelli dal 1953 ad oggi, che hanno trasformato la maglia in un linguaggio e in un'internazionale cifra di stile. Le stampe psichedeliche, le paillettes e le trasparenze tridimensionali si scontrano con l'atmosfera sofisticata, in un vero e proprio zig-zag nel tempo.

Valentino: la griffe più 'eco', promossa da Greenpeace


Quindici case di moda italiane e francesi si sono viste recapitare un questionario di venticinque domande su tre temi ambientali: politiche per gli acquisti della pelle, della carta per il packaging e produzione tessile, per scoprire cosa fa l'Alta moda per evitare che i suoi prodotti siano responsabili della deforestazione e dell'inquinamento delle risorse idriche del Pianeta. Si chiama "The Fashion Duel" ed è la sfida internazionale al mondo dell'haute couture che Greenpeace lancia insieme alla sua testimonial, Valeria Golino. L'obiettivo è spingere i grandi gruppi del fashion a impegnarsi a proteggere le ultime foreste e a non intossicare il Pianeta con sostanze tossiche.

Valentino, collezione P/E 2013


Il risultato è la classifica "The Fashion Duel", dove le aziende sono state valutate in base alla trasparenza delle filiere produttive, le politiche ambientali in atto e la disponibilità a un impegno serio per dire no alla deforestazione e all'inquinamento. La griffe più verde dell'alta moda è Valentino, l'unico brand a impegnarsi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di deforestazione zero e scarichi zero nelle propria produzione.

Per spingere le case di moda ad accettare la sfida, Greenpeace chiede ai consumatori di firmare una petizione sul sito www.thefashionduel.com. Nelle prossime settimane con The Fashion Duel, l'organizzazione ambientalista farà pressione su tutti gli altri marchi per spingerli ad assumere impegni a tutela delle foreste e per l'eliminazione delle sostanze tossiche dalla filiera tessile.

Ittierre lavora ad un piano industriale


“Ittierre è sana e vuole rimanere sana. In quest’ottica stiamo lavorando ad un piano di ristrutturazione per rendere l’azienda più efficiente, più snella e più competitiva”, afferma Antonio Bianchi, che ha acquistato nel gennaio del 2011 il gruppo di Pettoranello (Molise), dopo un periodo di amministrazione controllata legata al crac finanziario del fondatore Tonino Perna. Quando ha rilevato l’azienda specializzata in licenze per griffe di lusso, Antonio Bianchi, che è anche proprietario di Albisetti, si era impegnato con i commissari e il governo a mantenere per due anni il personale.


Showroom Ittierre a Milano, collezione Pierre Balmain

"Non solo lo abbiamo mantenuto, ma lo abbiamo anche raddoppiato. Da 487 siamo passati a 700 persone. L’azienda lavora con i propri soldi senza l’aiuto della Regione. Abbiamo solo usufruito di sgravi fiscali grazie al decreto 'Formazione on the job'", prosegue il presidente e amministratore delegato di Ittierre, che deve affrontare da qualche giorno alcune perplessità e richieste di spiegazioni da parte dei dipendenti.

Da quando è stata rilevata, l’azienda è riuscita ad acquistare nuove licenze prestigiose. Molte di loro iniziano solo adesso con le campagne vendite e non sono ancora andate a regime. In piena fase di rilancio, il gruppo si è trovato inoltre con una situazione di mercato critica. "Nonostante tutto chiudiamo il 2012 con un bilancio in attivo. Il fatturato sarà in linea con i ricavi di 150 milioni di euro del 2011 (190 milioni con Albisetti). Per rimanere competitivi è necessario tuttavia un piano di ristrutturazione. Ma non si tratta assolutamente di licenziare 200 persone", sostiene il patron di Ittierre.
Ittierre S.p.A
La sede di Ittierre

Ittierre conta oggi nel suo portafoglio 12 licenze. Tra esse, sono presenti i nomi di alcune grandi griffe, come John Galliano, Jean Paul Gaultier Homme, Pierre Balmain, Guy Laroche, Tommy Hilfiger Collection, Karl Lagerfeld Paris. L’azienda realizza inoltre produzioni per vari brand, come Versace e Ralph Lauren. "A marzo annunceremo un nuovo accordo di licenza, sempre con un marchio francese, e continuiamo ad investire nel retail", indica Antonio Bianchi.

Il temporary shop di 1.000 m2 inaugurato lo scorso novembre, una sorta di department store che commercializza tutti i marchi del gruppo, si è trasformato in un concept definitivo, mentre un nuovo negozio dovrebbe aprire a breve i battenti a Roma. Ittierre è inoltre in contatto con dei partner per sviluppare punti di vendita in Medio Oriente, Russia e Cina. In Asia, il gruppo conta già una cinquantina di negozi «Hit Gallery».

07 febbraio 2013

MARY VOODOO by MPF ®















Tasty Bijoux



contatti:

tastyknit@gmail.com
http://tastyknit.blogspot.it/p/my-bijoux.html
http://www.facebook.com/TastyBijoux
http://pinterest.com/lallavale/
https://twitter.com/TastyBijoux



Valentina Fontanarosa, é la Designer di Tasty Bijoux.

Le sue creazioni vengono realizzati artigianalmente pezzo per pezzo. 

I bijoux Tasty sono realmente handmade in quanto lavorati all'uncinetto da zero. 

Si parte dal semplice filo per creare intrecci preziosi che danno forma a gioielli unici che non potrete ritrovare in nessun altro posto. 

Questo fa sì che ogni pezzo conservi la propria unicità e non sia mai esattamente uguale ad un altro. 

La linea di accessori proposta si caratterizza inoltre per l'estrema versatilità, per la ricercatezza del dettaglio e per la possibilità di essere personalizzata secondo le esigenze della singola persona.


Ecco alcune delle sue creazioni



Se non sapete come dirlo...ditelo con un 

bracciale!









   













05 febbraio 2013

Levi's firma denim fatto con i rifiuti



I rifiuti diventano jeans. Per la primavera-estate 2013 Levi's trasforma le bottiglie di birra marroni, quelle verdi delle bibite e le trasparenti per l'acqua in denim per uomo e donna.




Da febbraio, jeans Levi's almeno per il 20% da bottiglie di birra, bibite e acqua.

Ogni prodotto della collezione "Waste Less" conterrà nella composizione almeno il 20% di materiale riciclato, oppure una quantità di bottiglie pari, in media, al peso di 12-20 oz. Ci sono voluti oltre 3,5 milioni di bottiglie riciclate per realizzare l'intera linea spring/summer, disponibile da questo febbraio.

Nasce l'Associazione italiana degli studi di moda



Si è ufficialmente costituita a Venezia Misa, Associazione italiana degli studi di moda. Il primo passo è stata l'elezione del presidente e del consiglio direttivo. Maria Luisa Frisa, critico, fashion curator e direttore del corso di laurea in Design della moda all'Università Iuav di Venezia, è stata eletta presidente dell'associazione per acclamazione. I cinque membri del consiglio direttivo - eletti dall'Assemblea dei Soci fondatori - sono Patrizia Calefato, Paola Colaiacomo, Enrica Morini, Bruna Niccoli, Simona Segre Reinach. 
Venezia. Foto: Corbis

Mission dell'associazione è favorire il riconoscimento della moda come campo di studi e settore strategico nell'ambito delle politiche culturali. L'associazione si propone di diventare uno strumento efficace per promuovere ricerche e attività culturali divenendo un luogo di confronto e di raccordo per tutti i soggetti interessati alla moda come ambito strategico per studiare la storia e la contemporaneità.

Fra i 58 soci fondatori dell'associazione sono presenti alcuni dei nomi più importanti del panorama italiano che da tempo si dedica alla riflessione culturale attorno alla moda, in ambito accademico, museale, progettuale, archivistico e bibliotecario.