Che città, se non Como, capitale della seta, poteva rendere omaggio a Emilio Pucci e alle sue fantasiose stampe? La città lacustre si appresta ad ospitare presso il Museo Studio del Tessuto di Villa Sucota (MuST), situata sulla via per Cernobbio, la mostra “Emilio Pucci e Como, 1950 – 1980” curata da Margherita Rosina e Francina Chiara. L’esposizione, che si terrà dal 7 maggio al 31 ottobre 2014, analizza i rapporti dell’estroso stilista con la città di Como e le sue industrie tessili, una collaborazione iniziata negli anni ‘50 e mai interrotta nei decenni successivi.
“L’esposizione intende valorizzare i risultati degli studi svolti sui libri campionario della Ravasi di Como, che fu la prima industria tessile del distretto comasco a collaborare con Pucci dagli inizi degli anni Cinquanta fino alla metà dei Sessanta”, spiega la Fondazione Antonio Ratti, che organizza l’evento. Il percorso espositivo segue quello di Emilio Pucci, dagli esordi al successo, mostrando le creazioni e disegni ispirati dai paesaggi Italiani e dal folklore locale: il mare di Capri, le famose località sciistiche delle Alpi, il Palio di Siena, le tradizioni siciliane, le bellezze di Firenze, etc.
Attraverso campioni tessili, disegni originali di Pucci, carte-prova, accessori e capi di abbigliamento, la mostra mette a fuoco il processo di lavorazione del designer, dall’idea originale agli abiti e ai foulard di seta stampata. Il percorso è completato da numerose fotografie messe a disposizione dall’archivio della Fondazione Emilio Pucci di Firenze e da POLIteca (Design Knowledge Centre) – Dipartimento Design e Archivi Storici - ASBA - Politecnico di Milano.
I materiali in mostra, oltre che dalle raccolte del MuST, provengono inoltre dalle collezioni del Museo didattico della Seta di Como, Enrico Quinto e Paolo Tinarelli di Roma, A.N.G.E.L.O. Vintage Archive di Lugo, Masciadri di Bellagio e da altre collezioni private.
“L’esposizione intende valorizzare i risultati degli studi svolti sui libri campionario della Ravasi di Como, che fu la prima industria tessile del distretto comasco a collaborare con Pucci dagli inizi degli anni Cinquanta fino alla metà dei Sessanta”, spiega la Fondazione Antonio Ratti, che organizza l’evento. Il percorso espositivo segue quello di Emilio Pucci, dagli esordi al successo, mostrando le creazioni e disegni ispirati dai paesaggi Italiani e dal folklore locale: il mare di Capri, le famose località sciistiche delle Alpi, il Palio di Siena, le tradizioni siciliane, le bellezze di Firenze, etc.
Attraverso campioni tessili, disegni originali di Pucci, carte-prova, accessori e capi di abbigliamento, la mostra mette a fuoco il processo di lavorazione del designer, dall’idea originale agli abiti e ai foulard di seta stampata. Il percorso è completato da numerose fotografie messe a disposizione dall’archivio della Fondazione Emilio Pucci di Firenze e da POLIteca (Design Knowledge Centre) – Dipartimento Design e Archivi Storici - ASBA - Politecnico di Milano.
I materiali in mostra, oltre che dalle raccolte del MuST, provengono inoltre dalle collezioni del Museo didattico della Seta di Como, Enrico Quinto e Paolo Tinarelli di Roma, A.N.G.E.L.O. Vintage Archive di Lugo, Masciadri di Bellagio e da altre collezioni private.