Il mondo della moda, che sta convergendo in queste ore su Parigi, per l'ultima fashion week che chiude la presentazione delle collezioni donna della primavera-estate 2013, sa che stavolta ci sarà di che discutere e divertirsi, e di questi tempi non è poco. I riflettori infatti sono tutti puntati su due sfilate, quella di Christian Dior (venerdì 28) dove è attesa la prima collezione di pret-a-porter femminile disegnata dal belga Raf Simons (aveva debuttato a luglio con l'alta moda Dior, ma è questa la prova che conta), e quella di Ysl (lunedì 1 ottobre) dove debutterà - si fa per dire - il francese Hedi Slimane. Oltre a questi due appuntamenti elettrizzanti, sono tante le collezioni e i nomi importanti e interessanti del calendario parigino.
La capitale francese, innanzitutto, se la prende più comoda: mentre Milano ha appena concluso la sua settimana ristretta come un dado da brodo, Parigi si allunga anche stavolta su nove giorni, piazzando con calma le 95 passerellle (più altre sei fuori calendario) e le 54 presentazioni. Tra le sfilate più importanti, da segnalare Dries Van Noten, Rochas, Gareth Pugh, Mugler, Balenciaga, Carven, Ann Demeulemeester, Balmain, Rick Owens, Nina Ricci, Lanvin, Roland Mouret, Chalayan, Issey Miyake, Dior, Margiela, Yamamoto, Watanabe, Haider Ackermann, Viktor&Rolf, Cacharel, Westwood, Comme des Garcons, Gaultier, Kenzo, Costume National, Celine, Hermes, John Galliano, Givenchy, Stella McCartney, Giambattista Valli, Chloé, Saint Laurent, Chanel, Valentino, Alexander McQueen, Louis Vuitton, MiuMiu, Elie Saab. Un ricco menu, dove spicca - dicevamo - il duello a distanza tra Simons e Slimane: entrambi hanno 44 anni e un bel curriculum alle spalle, ma per Slimane è quasi un film: "Ysl 2, la vendetta". Lo stilista francese, di padre tunisino e madre italiana, proprio da Saint Laurent era cresciuto tanto da diventare, nel 1995, il responsabile della linea preta-a-porter Rive Gauche. Fu con l'acquisto della maison da parte del Gucci Group, e quindi con l'arrivo della star texana Tom Ford, che Hedi fu costretto ad andarsene. E andò da Dior, dove ebbe grande successo alla guida delle linee uomo. Dal 2008 Slimane era un po' fuori gioco e si dedicava soprattutto alla fotografia e al design in senso più largo. Ora torna proprio da Ysl, in pompa magna. E Parigi si prepara ad applaudirlo, ma anche a dividere i suoi favori tra il belga e il francese.
La capitale francese, innanzitutto, se la prende più comoda: mentre Milano ha appena concluso la sua settimana ristretta come un dado da brodo, Parigi si allunga anche stavolta su nove giorni, piazzando con calma le 95 passerellle (più altre sei fuori calendario) e le 54 presentazioni. Tra le sfilate più importanti, da segnalare Dries Van Noten, Rochas, Gareth Pugh, Mugler, Balenciaga, Carven, Ann Demeulemeester, Balmain, Rick Owens, Nina Ricci, Lanvin, Roland Mouret, Chalayan, Issey Miyake, Dior, Margiela, Yamamoto, Watanabe, Haider Ackermann, Viktor&Rolf, Cacharel, Westwood, Comme des Garcons, Gaultier, Kenzo, Costume National, Celine, Hermes, John Galliano, Givenchy, Stella McCartney, Giambattista Valli, Chloé, Saint Laurent, Chanel, Valentino, Alexander McQueen, Louis Vuitton, MiuMiu, Elie Saab. Un ricco menu, dove spicca - dicevamo - il duello a distanza tra Simons e Slimane: entrambi hanno 44 anni e un bel curriculum alle spalle, ma per Slimane è quasi un film: "Ysl 2, la vendetta". Lo stilista francese, di padre tunisino e madre italiana, proprio da Saint Laurent era cresciuto tanto da diventare, nel 1995, il responsabile della linea preta-a-porter Rive Gauche. Fu con l'acquisto della maison da parte del Gucci Group, e quindi con l'arrivo della star texana Tom Ford, che Hedi fu costretto ad andarsene. E andò da Dior, dove ebbe grande successo alla guida delle linee uomo. Dal 2008 Slimane era un po' fuori gioco e si dedicava soprattutto alla fotografia e al design in senso più largo. Ora torna proprio da Ysl, in pompa magna. E Parigi si prepara ad applaudirlo, ma anche a dividere i suoi favori tra il belga e il francese.
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