Prada: fiori solitari su abiti rigorosi
La nuova collezione di Prada è dura e poetica. Modernista, squadrata, essenziale, scura e un po' aggressiva, questa moda ha la dolce debolezza di non privarsi ma di un fiore stilizzato, magari di due, stampati su toppe di tessuto oppure lavorati come origami di stoffa chiara che interrompono il buio e rendono tutto femminile, anche la giacchina a scatola e il tubino nero né largo né stretto, ma mai più anonimo. Donne combattute tra aggressività e poesia, questa collezione è per voi.
Per voi che sognate sentimenti dolci e impossibili e realizzate la durezza di un ruolo complicato: Miuccia Prada è una di voi, ma questo lo sapevate. Forse non fa moda per tutte quelle come lei, diciamo che è più lussuosa, ricca e sofisticata, più complicata e modaiola della maggior parte delle donne. Però le sue sfilate parlano sempre a chi è capace di osservarle anche solo come fenomeno culturale. Stavolta questa collezione "non nasce dalla moda e dal design, ma dai sentimenti e dalle sensazioni delle donne che convivono con due aspetti opposti, l'obbligo di essere aggressive e la voglia di dolcezza. In fondo, parla dei sogni femminili, quelli possibili e quelli impossibili.
E del tentativo di ricomporre questa doppiezza, di mettere tutto insieme. Alla fine credo sia una collezione molto sensuale e poetica" spiega la stilista prima della sfilata. Da spettatori possiamo confermare, e aggiungere che le passerelle di Prada sono sempre degli esami, non solo per la creatrice ma anche per coloro che la seguono, la spiegano, la raccontano e finiscono per immaginarsi sul lettino dell'analista.
Magari dimenticando che la moda è innanzitutto prodotto e novità. Eccole dunque: gli abiti Prada della prossima primavera-estate saranno neri e corti e così anche i tailleur squadrati, ma tutti avranno applicazioni di toppe rettangolari decorate con fiori isolati sul lungo stelo o con margherite grafiche, anche su leggere pellicce di breitschwanz bianco su nero o viceversa. Andrà molto la stola, piatta, di tessuto o di pelliccia, incrociata davanti, quasi un chimono, da portare senza morbidezza.
Il rigore grafico è un po' giapponese, sottolineato dalle calzature piatte, costruite su platform altissime, o dai sandali rasoterra portati con calzini in pelle tagliati per l'infradito. Dopo il nero il verde scuro e stesso gioco di fiori piazzati. La sfilata si scioglie sul finale, tra il rosa dei soprabiti decò, con i tasselli decorati di fiori bianchi e rossi, e il verde acqua dei completi squadrati ma avvincenti e sensuali, contraddetti da calzature con grossi tacchi argento, eccentriche e improbabili, un po' manga e un po' astronauta.
Ed ecco che si ritrovano abbinati ricami macramè, disegni floreali e arabesque, trame di reti nelle lavorazioni patchwork di abiti, top e giacche per trasparenze sensuali. Tinte decise e calde - becco d'oca, viola, giallo, corallo e fucsia anche mixati insieme - trasmettono nuove atmosfere nei top in seta allacciati al collo; nelle impalpabili maglie mohair doppiate a rete; negli shorts; nelle gonne lunghe a vita bassa e nei mini abiti realizzati in seta, in pelle e in camoscio.
Il bianco e nero disegna motivi geometrici nelle trasparenze della rete, nei patchwork, nelle balze e nel punto vita dei miniabiti senza maniche. Piume di organza fatte a mano e balze lavorate a laser per i colli e alcuni capi della collezione; nappe e frange rendono uniche le giacche smoking senza maniche con reverse realizzate in patchwork di tessuti o di macramè. Giacche e parka in tessuti tecnici dai colli retrò con bottoni gioiello, con intarsi o applicazioni laser e frange in tinte a contrasto.
Abiti da sera monospalla con colori contrapposti e trasparenze che lasciano intravedere brassier e coulotte. Completano la collezione sandali zeppa in legno sagomato con intrecci di pelle bicolore o fasciati in pelle stampa galuchat. Borse sacchetto in maglia mesh abbinata a nappa o a rafia; borse in struzzo stampato smerigliato oro; minibag con rete di intreccio macramè o rafia con paillette.
Collezione Prada per la PE 2013 |
Per voi che sognate sentimenti dolci e impossibili e realizzate la durezza di un ruolo complicato: Miuccia Prada è una di voi, ma questo lo sapevate. Forse non fa moda per tutte quelle come lei, diciamo che è più lussuosa, ricca e sofisticata, più complicata e modaiola della maggior parte delle donne. Però le sue sfilate parlano sempre a chi è capace di osservarle anche solo come fenomeno culturale. Stavolta questa collezione "non nasce dalla moda e dal design, ma dai sentimenti e dalle sensazioni delle donne che convivono con due aspetti opposti, l'obbligo di essere aggressive e la voglia di dolcezza. In fondo, parla dei sogni femminili, quelli possibili e quelli impossibili.
E del tentativo di ricomporre questa doppiezza, di mettere tutto insieme. Alla fine credo sia una collezione molto sensuale e poetica" spiega la stilista prima della sfilata. Da spettatori possiamo confermare, e aggiungere che le passerelle di Prada sono sempre degli esami, non solo per la creatrice ma anche per coloro che la seguono, la spiegano, la raccontano e finiscono per immaginarsi sul lettino dell'analista.
Magari dimenticando che la moda è innanzitutto prodotto e novità. Eccole dunque: gli abiti Prada della prossima primavera-estate saranno neri e corti e così anche i tailleur squadrati, ma tutti avranno applicazioni di toppe rettangolari decorate con fiori isolati sul lungo stelo o con margherite grafiche, anche su leggere pellicce di breitschwanz bianco su nero o viceversa. Andrà molto la stola, piatta, di tessuto o di pelliccia, incrociata davanti, quasi un chimono, da portare senza morbidezza.
Il rigore grafico è un po' giapponese, sottolineato dalle calzature piatte, costruite su platform altissime, o dai sandali rasoterra portati con calzini in pelle tagliati per l'infradito. Dopo il nero il verde scuro e stesso gioco di fiori piazzati. La sfilata si scioglie sul finale, tra il rosa dei soprabiti decò, con i tasselli decorati di fiori bianchi e rossi, e il verde acqua dei completi squadrati ma avvincenti e sensuali, contraddetti da calzature con grossi tacchi argento, eccentriche e improbabili, un po' manga e un po' astronauta.
La donna-sirena di Alberta Ferretti
E' una sirena appena uscita dal mare, con il viso e i capelli ancora bagnati, la donna di Alberta Ferretti. Si porta dietro la fluidità dell'acqua, la leggerezza del sogno: gli abiti della nuova collezione primavera-estate 2013 sembrano sfilare sospesi sul corpo delle modelle.
Le gonne sono lunghe fino ai piedi, creano un perfetto effetto cangiante sotto il tulle trasparente. Gli abiti da cocktail accompagnano la silhouette con un movimento lento e continuo, come quello delle onde.
Le gonne sono lunghe fino ai piedi, creano un perfetto effetto cangiante sotto il tulle trasparente. Gli abiti da cocktail accompagnano la silhouette con un movimento lento e continuo, come quello delle onde.
La donna boho-chic di Ermanno Scervino
La donna boho-chic di Ermanno Scervino è attratta da un lusso sartoriale che appartiene al Mondo. Accosta colori e materie in maniera insolita, creando un incontro armonioso tra Mediterraneo ed Atlantico: ''Ho voluto dedicare questa collezione al colore - ha dichiarato a fine sfilata Ermanno Scervino - non potevo non farlo''.
Alcuni modelli della collezione PE 2013 di Ermanno Scervino |
Ed ecco che si ritrovano abbinati ricami macramè, disegni floreali e arabesque, trame di reti nelle lavorazioni patchwork di abiti, top e giacche per trasparenze sensuali. Tinte decise e calde - becco d'oca, viola, giallo, corallo e fucsia anche mixati insieme - trasmettono nuove atmosfere nei top in seta allacciati al collo; nelle impalpabili maglie mohair doppiate a rete; negli shorts; nelle gonne lunghe a vita bassa e nei mini abiti realizzati in seta, in pelle e in camoscio.
Il bianco e nero disegna motivi geometrici nelle trasparenze della rete, nei patchwork, nelle balze e nel punto vita dei miniabiti senza maniche. Piume di organza fatte a mano e balze lavorate a laser per i colli e alcuni capi della collezione; nappe e frange rendono uniche le giacche smoking senza maniche con reverse realizzate in patchwork di tessuti o di macramè. Giacche e parka in tessuti tecnici dai colli retrò con bottoni gioiello, con intarsi o applicazioni laser e frange in tinte a contrasto.
Abiti da sera monospalla con colori contrapposti e trasparenze che lasciano intravedere brassier e coulotte. Completano la collezione sandali zeppa in legno sagomato con intrecci di pelle bicolore o fasciati in pelle stampa galuchat. Borse sacchetto in maglia mesh abbinata a nappa o a rafia; borse in struzzo stampato smerigliato oro; minibag con rete di intreccio macramè o rafia con paillette.
MFW: Dell'Acqua N.21 tra sport e femminilità
Lo stilista Alessandro Dell'Acqua, con la sua griffe N.21, mescola il genere casual alla classicità, sempre alla ricerca di effetti moderni, inusuali, che diano un senso alla sua moda.
La collezione si sviluppa tra bomber che accoppiano i tessuti sportivi al pizzo, e forme T-shirt in broccato segnato da strisce di silicone. La gonna è a pannelli asimmetrici e può avere un orlo arrotondato sullo spacco laterale, come i boxer.
La collezione si sviluppa tra bomber che accoppiano i tessuti sportivi al pizzo, e forme T-shirt in broccato segnato da strisce di silicone. La gonna è a pannelli asimmetrici e può avere un orlo arrotondato sullo spacco laterale, come i boxer.
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