"Dobbiamo saper guardare ad uno sviluppo sostenibile con l'ambiente - ha sottolineato il sindaco Cenni - e Prato con il cardato rigenerato è perfettamente in linea con questa necessità. Ritengo pertanto giusto che due città si impegnino a sostenere le imprese che svolgono la funzione di riciclo, come quelle del distretto pratese".
Il protocollo rientra nel Congresso mondiale sui Rifiuti Solidi Iswa 2012 appena concluso a Firenze. Il 19 settembre si è svolta la sessione intitolata ''Nuove frontiere per il riciclaggio tessile'' in cui sono state illustrate varie iniziative italo-olandesi, tra cui quelle dei comuni di Prato e Almere con l'obiettivo di avviare una collaborazione nel campo del riciclo dei materiali tessili.
"Sono molto contenta - ha affermato il sindaco di Almere, Annemarie Jorritsma - che in questa impresa una delle città più antiche d'Europa e la città più nuova dell'Olanda possano lavorare insieme. Prato ha l'esperienza e le conoscenze nel settore tessile dei filati e dell'abbigliamento, Almere invece è forte nella raccolta e nella divisione di abiti e altri tessuti. L'obiettivo è quindi quello di combinare le nostre conoscenze per dare un contributo per un'economia e una società più pulite, più ecologiche e più felici".
L'iniziativa nasce dalla proposta di RE-MO Recycling Movement per diffondere la conoscenza del prodotto riciclato e creare un marchio di garanzia per tessuti riciclati per assicurarne la tracciabilità lungo tutta la filiera produttiva. Entrambi i Comuni hanno interesse a favorire comportamenti ecologicamente virtuosi e iniziative economiche che coniughino il rispetto dell'ambiente con la redditività e la creazione di lavoro e ricchezza diffusa.
Ecco tutte le azioni che saranno attuate per sviluppare le opportunità di chiusura del cerchio della filiera del riciclo: attivare relazioni "continue e costruttive" tra istituzioni, imprese di gestione rifiuti, sistema delle imprese e loro rappresentanze dei due territori per favorirne lo sviluppo sostenibile; informare reciprocamente delle migliori pratiche ambientali implementate nei due territori; avviare un percorso che sviluppi la collaborazione tra istituzioni, imprese di gestione rifiuti sistema delle imprese e loro rappresentanze per individuare e favorire forme di riutilizzo delle particolari tipologie di rifiuto raccolte e trasformarle in nuovi prodotti competitivi sui mercati.
E ancora: collaborare affinchè si sviluppino le migliori condizioni culturali ed economiche capaci di favorire l'utilizzo e l'impiego di prodotti derivanti dal riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti con particolare riferimento a quelli di matrice tessile; organizzare in ciascun territorio iniziative ed eventi in cui siano reciprocamente presentati progetti, prodotti e tecnologie legati al riutilizzo di materiali tessili già in essere o in fase di lancio; sviluppare nuovi potenziali mercati valorizzando il ri-prodotto come risorsa locale per creare/sviluppare economie ed occupazione sui rispettivi territori, anche con azioni promozionali e di sensibilizzazione verso le Pubbliche Amministrazioni nelle logiche di attuazione dei contenuti del Green Public Procurement.
E infine mirare ad un'economia circolare nel settore dell'industria tessile (ovvero, chiudere il cerchio della filiera del recupero dei materiali o e promuovere la crescita economica sostenibile). Facendo inoltre riferimento anche a quanto riportato dal "Partnernariato Europeo per l'innovazione sulle Materie Prime" e nel "Manifesto della sostenibilità per la moda Italiana".
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