Erano anni elettrizzanti, stellari, un periodo espansivo, la moda regnava con le sue top model, ma la musica dominava con i suoi cantanti-divi, mai più tramontati. Gaultier li utilizza tutti come immaginari modelli della sua collezione. Ogni uscita è legata a un personaggio, è costruita su di lui. C'é Grace Jones la mitica, quella ritratta da Jean Paul Goude in posa plastica, di profilo, mentre si regge in equilibrio acrobatico su una sola gamba.
Ci sono gli Abba, Annie Lennox, Boy George tutto in raso a motivi giapponesi, con una tuta ampia e un chimono. C'é Catherine Ringer, George Michael e soprattutto David Bowie, interpretato con una giacca nera avvitata ma senza schiena (un must di Gaultier), su un completo pantaloni in seta a fantasie geometriche molto colorate. La passerella musicale e teatrale si snoda tra tableaux vivants e gruppi di ballerini. Gaultier mette sempre in scena qualcosa di spettacolare, stavolta ha previsto un vero show.
I personaggi musicali di quegli anni ci saranno quasi tutti. Jane Birkin naturalmente è quella eternamente ricordata in coppia con Serge Gainsbourg mentre sospirano "Je t'aime, Moi non plus" (che però è fine anni 60): lei è sempre la ragazza hippy di allora, quindi con lunga gonna in jeans che, nella versione lusso firmata Gaultier, diventa tutta un ricamo di paillettes, portate con gilet gessato e sottostante reggiseno coordinato. Le uscite sono 52, più d'una per ogni star.
Ci sono gli immaginari Michael Jackson, Marilyn Manson, Mylene Farmer, Prince, Sade con un bel tailleur dalle maniche a pipistrello in tulle trasparente, sopra i pantaloni con il dettaglio delle pinces di tulle, una sciccheria. Gaultier non poteva certo tralasciare Madonna: per il suo personaggio ha preparato un vestito da vamp, tutto in frange di seta nera con un reggiseno in evidenza (non quelli appuntiti della diva, ma un completo più normale realizzato da Gaultier nella collezione con La Perla).
Tra danze e perfomance, il finale porta in scena quella che Jean Paul presenta nella locandina come "l'imperatrice della disco", Amanda Lear, un personaggio che, con la sua ambiguità non poteva non affascinare lo stilista. Solo che in questo caso Amanda è proprio Amanda, è lei in persona sulla passerella come special guest, vestita coraggiosamente (non si è mai saputo il suo anno di nascita che varia tra il 1939 e il 1948) di un body in paillettes rosa.
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