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23 aprile 2013

I nuovi jeans, invecchiati da carpentieri


ROY ROGER'S

Vintage sì, ma rigorosamente autentico. E' l'idea dell'azienda italiana Roy Roger's, che lancia sul mercato una linea di jeans maschili che diventano vintage con un trattamento 'naturale', indossati per sei mesi da veri carpentieri, pittori e operai.




Invece, il colosso americano Wrangler offre jeans da donna 'Spa Denim', realizzati con un cotone denim trattato con oli essenziali ricavati dalla frutta, da cui prendono anche una golosa palette di colori.




Valentino lancia un ambizioso piano di sviluppo



Il gruppo di lusso Valentino Fashion Group (VFG), che è stato ceduto in luglio 2012 per 720 milioni di euro dal fondo britannico Permira a Mayhoola, un’entità direttamente controllata dalla famiglia reale del Qatar, lancia un importante piano di sviluppo, nel quale prevede d’investire 250 milioni di euro nei prossimi 4-5 anni per ampliare la sua rete di boutique monomarca.

Collezione Donna, autunno/inverno 2012/2013 (Foto: valentino.com)

Grazie alle risorse finanziarie della nuova proprietà, che ha già varato un aumento di capitale di alcune decine di milioni di euro, la maison di moda può lanciarsi in un nuovo percorso di crescita ambizioso.

“Dopo aver sistemato l’organizzazione, aggiornato l’immagine del marchio, lo stile, e il prodotto, ora il lavoro deve concentrarsi su qualità e visibilità dei negozi”, possibilmente “grandi e situati nei posti giusti”, spiegava recentemente l’amministratore delegato della griffe, Stefano Sassi, in un intervista al "Corriere della Sera".

Valentino Fashion Group intende raddoppiare il numero dei suoi attuali punti vendita, per arrivare a 160 entro cinque anni. Sulle attuali 80 boutique che conta, circa 20 sono state ristrutturate seguendo il nuovo concept firmato dall’archistar britannica David Chipperfield. L’espansione toccherà Asia, Europa e Stati Uniti.

“Una delle strategie fondamentali è lo sviluppo della collezione Uomo, che ha rilevanti potenzialità”, sottolinea ancora Stefano Sassi. La collezione, sempre affidata ai due stilisti della maison Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, sfila da gennaio a Parigi. Ed è la capitale francese che accoglierà nel corso del secondo semestre 2013 la prima boutique maschile Valentino, al n° 27 di rue Faubourg Saint-Honoré.

Valentino Uomo, primavera/estate 2013 (Foto: Pixelformula)

A quest’indirizzo esiste già un punto vendita Valentino dedicato alla Donna, che verrà chiuso a maggio per essere ristrutturato e trasformato in un nuovo concept maschile sempre da David Chipperfield. L’architetto ha firmato la ristrutturazione della boutique Valentino di Avenue Montaigne inaugurata lo scorso marzo. In seguito, questo nuovo format di boutique dedicate all’Uomo sarà proposto anche nelle altre grandi città internazionali, in particolare a New York.

Valentino Fashion Group ha fatturato 400 milioni di euro nel 2012, registrando una crescita del 21% rispetto al 2011. Ha chiuso l’anno con un margine operativo lordo di 32,1 milioni d’euro (+43,3% rispetto al 2011) e con un utile netto di 1 milione, in linea con quello dell’anno precedente. Nel corso del primo trimestre 2013 le sue vendite sono balzate del 23%.

22 aprile 2013

I Daft Punk rinnovati nel look da Hedi Slimane


Proseguendo una tradizione lanciata nel 1971 da Yves Saint Laurent –che aveva vestito Mick e Bianca Jagger per il loro matrimonio-, Hedi Slimane, Direttore Artistico di Saint Laurent, tenta sin dal suo arrivo di rinsaldare i legami della Maison con le grandi icone del rock attorno al suo concept chiamato 'Music Project Saint Laurent'.

La sua idea? Costituire una “scuderia” di stelle del rock per illustrare le campagne pubblicitarie del brand, e proporre agli artisti di comporre delle canzoni inedite per musicarne le sfilate. Dopo un primo orientamento rock, con Christopher Owens dei Girls, Marilyn Manson, Courtney Love e Kim Gordon, Hedi Slimane cambia ora completamente genere musicale chiamando per la nuova campagna i Daft Punk.

Nelle foto troviamo le star dell'Electro French-touch, sempre con le loro maschere da robot, che indossano smoking con lustrini ricamati, dei capi permanentemente proposti da Saint Laurent, che il gruppo indosserà sul palcoscenico della grande tournée che seguirà l'uscita del loro nuovo album “Random Access Memories”. La collaborazione fra i Daft Punk e Hedi Slimane che non è comunque nuova, visto che il couturier aveva già disegnato nel 2005 dei completi da biker in pelle in occasione della pubblicazione del loro album “Human After All”, e i Daft Punk hanno anche realizzato la colonna sonora del primo défilé di Hedi Slimane come Direttore Artistico di Saint Laurent l’anno scorso. Chiamato ad arricchirsi di nuovi e numerosi artisti, il concept 'Music Project Saint Laurent/Daft Punk' per il momento è visibile sul sito del marchio.

Prada e Feltrinelli cercano artisti



Moda e letteratura si incontrano grazie a un paio di occhiali. Prada ha infatti lanciato il concorso letterario 'Prada journal: a place for new stories' in collaborazione con Giangiacomo Feltrinelli Editore, alla ricerca di nuovi artisti in grado di raccontare con le parole il mondo degli occhiali.
Una pubblicità Prada Eyewear

Attraverso il concorso letterario, che terminerà il 18 giugno, Prada entra nel mondo delle parole scritte attraverso la metafora degli occhiali da vista.

19 aprile 2013

Al Museo Salvatore Ferragamo in mostra, dal 19 aprile, la storia di scarpe e calzolai

Sotto forma di racconti e di opere cinematografiche per bambini e per adulti, le fiabe da sempre invadono l'immaginario collettivo. E come se oggi, più che mai, ci fosse il bisogno di trovare, attraverso i percorsi misteriosi della fantasia e del sogno, le soluzioni e le risposte a quell'insieme di interrogativi morali, dubbi e disagi che affliggono la nostra epoca. È in tempo di crisi che si presenta più forte il bisogno di fantasticare e superare con l’immaginazione gli ostacoli e le paure. È una necessità universale in quanto questo istinto è primordiale. Ecco perché le fiabe sono considerate il serbatoio inestinguibile dei nostri archetipi, delle nostre primitive esperienze.



La nuova mostra al Museo Ferragamo, "Il calzolaio prodigioso. Fiabe e leggende di scarpe e calzolai" racconto di fiabe, miti e leggende di ogni paese che, ieri come oggi, hanno avuto come soggetto scarpe e calzolai, forse perché calzare la scarpa è sempre stato un simbolo di ricchezza e di potere, o forse perché la figura del ciabattino è sempre stata circondata da un'aura di mistero, dalla storia di "Cenerentola" a quella del "Gatto con gli Stivali", da "Le scarpette rosse" a "Il Mago di Oz".

"Il calzolaio prodigioso" propone un originale excursus alla scoperta delle fiabe, note e meno note, in cui temi portanti sono le scarpe e l'arte magica del calzolaio. Una mostra neo-rinascimentale per vastità di argomenti affrontati e linguaggi artistici coinvolti: pittura, scultura, video, poesia e letteratura, musica e illustrazione. La magica avventura di Salvatore Ferragamo interpreta come una favola da grandi autori del fumetto e del cinema. Opere d'arte contemporanea e antiche, oggetti preziosi e libri rari, il manoscritto originale della "Zapatera prodigiosa" di Garcia Lorca, completano il percorso. Il passato e il presente riuniti in uno spazio che assume i contorni del mondo magico, a tratti misterioso, di una fiaba per adulti e bambini.

18 aprile 2013

Lacroix firma l'estate 2013 Schiaparelli



Lo stilista francese Christian Lacroix firma una collezione unica per la maison di moda Schiaparelli per l'estate 2013. Lo ha annunciato lo stesso Lacroix in un intervista al settimanale francese L'Express. .



Una quindicina di modelli della collezione saranno mostrati in occasione della settimana dell'alta moda parigina e saranno una reinterpretazione dello stile mitico di Elsa Schiaparelli (morta nel 1973 a 87 anni), che rivoluzionò la moda degli anni Trenta e Quaranta. "Elsa - spiega lo stilista - è una sfinge sacra che non smetterà mai di interrogarci e di offrici nuovi enigmi in cerca di risposte. Voglio riportare Elsa al centro della sua maison con la quale ha sedotto il mondo". La maison Schiaparelli è risorta lo scorso luglio (dopo essere stata riacquistata nel 2007 da Diego della Valle) in Place Vendome a Parigi dove era la sua sede storica. Secondo L'Express il suo direttore artistico sarà nominato entro fine maggio e secondo voci di stampa potrebbe essere Marco Zanini, attuale stilista di Rochas. Lacroix, 62 anni, ha lasciato la maison di moda che porta il suo nome nel 2010 quando, in seguito a ingenti perdite, il tribunale amministrativo ne annunciò l'insolvibilità e la piazzò sotto amministrazione controllata, bloccandone l'attività di moda e licenziando il 90% del personale.

10 aprile 2013

Marni: un nuovo spazio a Milano

In fase di espansione il marchio di abbigliamento Marni, recentemente rilevato dal gruppo OTB di Renzo Rosso, si amplia a Milano. Ha acquisito lo scorso anno lo spazio occupato in precedenza dal "Café Atlantique", situato in Viale Umbria 42. Il noto locale milanese, che ha ospitato per 17 anni serate di enorme successo, aveva chiuso definitivamente i battenti nel febbraio del 2012, colpito dalla crisi.

Lo spazio di oltre 1.000 m2 è stato trasformato in un concept multifunzionale pensato per ospitare le sfilate e lo showroom di Marni, oltre che i numerosi progetti speciali sviluppati dall’azienda con il proprio team creativo e la collaborazione di artisti, architetti, associazioni, ecc. Lo spazio verrà inaugurato giovedì 11 aprile proprio in occasione di un evento speciale organizzato dalla griffe in occasione del Salone del Mobile.


Il nuovo Spazio Marni

Il progetto di ristrutturazione del nuovo Spazio Marni ha mantenuto l’architettura e le geometrie lineari dell’edificio, una vecchia fabbrica degli anni '20, lasciando visibili i segni di evoluzione dello stabile e risaltando la patina creatasi nei decenni. Sono state riportate così alla luce le finiture di origine. Per ottenere uno spazio funzionale e dalla massima flessibilità, i locali di servizio sono stati tutti accorpati su fronte strada, in modo da dare massimo respiro alle 3 grandi campate dell’edificio.

Nel nuovo spazio di viale Umbria sarà presentata giovedì la seconda edizione del progetto "100 sedie", 100 sedute e tavoli realizzati a mano in Colombia da un gruppo di ex detenuti, allo scopo di aiutarli a reinserirsi nel mondo del lavoro. La collezione, composta da sedie, chaise-longue, sedie a dondolo e tavoli, è stata arricchita rispetto all’edizione 2012 da modelli pensati per i bambini dai colori vivaci. Il ricavato della vendita sarà interamente devoluto in beneficenza.

Le “100 sedie” presentate da Marni durante il Salone del Mobile nel suo nuovo spazio

Sempre in questo nuovo spazio e sempre durante il Salone del Mobile si terrà il 13 e il 14 aprile un workshop collegato al progetto “ABI-TANTI. La moltitudine migrante", ideato dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea. Il progetto nasce per rimettere in gioco i concetti d'identità e differenza ed è composto da oggetti che assumono la forma di umanoidi/robot.

Gli “Abi-tanti” hanno braccia, gambe, corpi, teste e piedi presi da scarti industriali a forma di astine, sfere, semisfere e cubotti. Durante il workshop organizzato da Marni sarà possibile usare materiali di recupero, ma anche tessuti e componenti dei bijou, parte delle collezioni della maison di moda, per costruire nuovi “Abi-tanti”, che si aggiungeranno alle numerose famiglie create in giro per il mondo.

Tom Dixon: una capsule con Adidas

Nuova collaborazione fra Adidas e il designer inglese Tom Dixon. La collezione comprende un’ampia gamma di accessori e abbigliamento: dalla borsa da viaggio convertibile allo sportswear all’avanguardia. In occasione del Salone del Mobile di Milano, la linea di capi sportswear-performance è esposta all’interno di un’installazione industriale sperimentale creata da Design Research Studio presso il padiglione del MOST, in cui è ricostruita l’ambientazione di un’enorme stazione del XIX secolo.


adidas by Tom Dixon al MOST

Conosciuto per la sua estetica radicale, Dixon fin dagli anni ’80, ha rivolto la sua ricerca verso materiali “poveri” e verso il recupero dell’artigianalità inglese. Il risultato di questa singolare sensibilità di Dixon in questa collezione, la prima di una collaborazione di due anni con adidas, è una capsule formata da un parka imbottito che diventa sacco a pelo, felpe ultralite che possono essere ripiegate in piccolissime sacche da viaggio e una spettacolare proposta cinque-in-uno che racchiude cappotto, pantalone, giacca, gonna e shorts. Anche gli accessori hanno doppio e triplo uso come la duffle bag che diventa valigia e la sacca che si trasforma facilmente in uno zaino.

Adidas by Tom Dixon, primo frutto di una collaborazione di due anni del designer britannico con Adidas, sarà disponibile da novembre 2013 e i prezzi dei suoi capi di abbigliamento andranno dai 110 € ai 1.300 €, quelli delle scarpe dai 170 € ai 270 €, mentre gli accessori costeranno dai 220 € ai 350 €.

Renzo Rosso 1° guest editor di "Lifestyle Mirror"



"Lifestyle Mirror", l'instantly shoppable style magazine lanciato nel Febbraio 2012 da Emanuele Della Valle, utilizza il mezzo digitale e la sua trasversalità per riscrivere il concetto di lifestyle, rendendolo accessibile e ispirante perché personale e multiforme. Un mosaico di suggestioni, spunti e ispirazioni prese in prestito dalla varietà dei punti di vista coinvolti – key player dello scenario globale, icone mediatiche, imprenditori, creativi e artisti. Dice Emanuele Della Valle: “Pensatelo come un mix tra un esclusivo concept store ed un mega centro commerciale: un contenuto ben curato ed ad alto livello per un veloce e moderno consumo”.



In una ulteriore articolazione di questo innovativo concetto, "Lifestyle Mirror" nomina adesso l'imprenditore Renzo Rosso primo guest editor in assoluto del sito. Lavorando come un curatore a tutto tondo, il presidente di OTB, la holding di Diesel, Maison Martin Margiela, Viktor & Rolf, Marni e Staff International, ha diretto i contenuti del magazine, offrendo uno spaccato multisensoriale, fatto di immagini, musica, sapori, suggestioni, del proprio mondo. Tra febbraio e aprile Renzo Rosso ha creato articoli e contenuti esclusivi che vanno da una lista di talenti emergenti nella moda ad un diario Instagram della NY Fashion Week fino a una guida del meglio del Salone del Mobile.

Dice Emanuele Della Valle: “Renzo, che per prima cosa è un amico, rappresenta una generazione di imprenditori moderni per l’Italia, capaci di coniugare creatività illuminata e spirito dell'industria. Personaggi trasversali che oltre a dirigere aziende di successo hanno un following da star, assolutamente globale”. Aggiunge Renzo Rosso: “Il filo conduttore che unisce le mie scelte è l’idea del lusso come qualità: la ricerca del meglio in tutti i campi, dal cibo al vino all'arredamento. Il coraggio è un altro elemento: far scelte controcorrente, indicando nomi nuovi ma fuori dal coro, ad esempio”.

Conclude Emanuele Della Valle: “Oggi molteplici stimoli e passioni rendono la vita più interessante e varia. L'interesse per la moda, il design, il cibo, il viaggio, la letteratura, la cultura pop sono interconnessi e il digitale ha aiutato questa rete fitta di informazioni e riferimenti. "Lifestyle Mirror" consente un accesso immediato a questa varietà di mondi. Credo che il pubblico ami sapere del lifestyle di persone differenti ed interessanti, vedere cosa hanno nell'armadio, dove passano le vacanze, la playlist della loro musica preferite, i libri che leggono. Il requisito principale, per noi, è un punto di vista unico e interessante, come quello di Renzo”.

"Con la sua filosofia che coniuga scoperta e curiosità, "Lifestyle Mirror" celebra il mix e la vivacità della sorpresa, dove ogni oggetto può essere acquistato con un semplice click: dalla moto vintage al giacchino di pelle di tendenza, dalla stilografica firmata Cartier alla carta da lettere sigillata con la ceralacca, dal cactus all’ultimo cashmere, dalla borsa must del momento alla nuova nuance di rossetto di cui non si può fare a meno. Si tratta di individualismo proiettato a tutti i livelli", dice il comunicato ufficiale del magazine.

Il designer Mauro Tosoni inventa Shoice: la scarpa personalizzata

Il Progetto Shoice nasce dall’idea del designer Mauro Tosoni di creare una nuova concezione di produzione e vendita del prodotto calzaturiero. L’innovazione consiste nell’idea di rendere la scarpa un accessorio dell’abbigliamento che può essere personalizzato, ricercato e selezionato aumentando il valore percepito del prodotto. 



Le calzature personalizzabili vengono ordinate direttamente dall’acquirente in un negozio partner, ospitato all’interno di negozi partner di abbigliamento o laboratori sartoriali. Questo meccanismo scardina la filiera produttiva tradizionale perché permette all'azienda di produrre avendo in mano le somme dovute e al negozio di disporre di un’infinita gamma di colori, materiali e versioni, con l’opportunità di guadagnare solo dal lavoro della vendita senza l’iniziale investimento per l’approvvigionamento in magazzino. Questo permette, inoltre, di eliminare parte della dispersione di denaro evitando il ricorso ai saldi per lo smaltimento della merce in esubero. Con il Progetto Shoice l’azienda mette a disposizione la struttura produttiva e il design e il negozio mette a disposizione la struttura ed il personale necessari alla vendita. Differenti tipologie di calzature possono essere ordinate dal cliente via internet sia da casa, sia dal negozio partner che dispone di una vasta gamma di colori e materiali consentendo molteplici opzioni, dalla calzatura di lusso a quella trendy sempre a costi accessibili, affinché una scarpa personalizzata possa essere appannaggio di ogni fascia di acquirente con l’opportunità di farsi spedire la merce direttamente a casa o di ritirarla presso il negozio partner.

Il cliente entra nel negozio partner che ha in dotazione un kit composto da: un paio di scarpe a numero per ogni modello, un book fotografico in cartaceo e digitale, alcuni cataloghi che mostrano ornamenti e accessori per le 3 linee: city, street e chic. Il negoziante aiuta il cliente nella scelta ed inserisce sulla pagina predisposta dalla piattaforma web le informazioni necessarie alla composizione dell’ordine che arriva direttamente all’ufficio stile. Qui gli stilisti elaborano l’immagine dell’ordine secondo le richieste del cliente e la rinviano in alcuni minuti, completa di costo, al negozio partner che la sottopone al cliente. Alla conferma dell’ordine, con contestuale pagamento, si avvia la produzione con tempi che variano dai 7 ai 25 giorni lavorativi. Il prodotto finito può essere, a seconda della scelta del cliente, spedito al negozio partner o direttamente a domicilio.

Per quanto riguarda, invece, il prodotto totalmente personalizzato, il cliente porta nel negozio partner i materiali di sua proprietà con i quali vuole realizzare la calzatura e paga il 50% del prezzo del modello basic scelto. Il resto della procedura è la medesima, in più, clienti che consentono l’utilizzo delle immagini relative alle proprie calzature parteciperanno ai premi-stile promossi periodicamente.

Qualora il cliente desideri abbinare un indumento appena acquistato con una calzatura personalizzata, può fruire della consulenza dell'ufficio stile, richiedendo un'elaborazione grafica di un modello che si adatti al capo appena ordinato. Qualora l'acquirente sia interessato ad una calzatura realizzata con materiali di recupero, dovrà portare i proprio materiali in negozio e, da quel momento, l'ufficio stile proporrà entro due giorni l'immagine della calzatura customizzata richiedendo il pagamento del 50% del modello base.

04 aprile 2013

E' nato il Couturier, nuovo brand fiorentino di alta moda


Da un'idea e dalla passione di Emanuela Tesi, architetto con la passione del cucito e della moda di classe, è nato a Firenze il brand il Couturier. «Ho sempre collezionato tessuti per passione personale e la scorsa estate mi è venuta la voglia di disegnare, pensando già che le silhouette che ottenevo fossero realizzabili, a una loro applicazione pratica, insomma», dice a FashionMag la stessa Tesi, fondatrice e stilista del brand, incontrata al Super di Milano, dove il marchio ha debuttato.


il Couturier, collezione Donna A/I 2013-14, “La luce del nero”.


«Trovo molte affinità nel processo produttivo e nell'approccio metodologico fra architettura e moda», continua la designer. «Progettazione, studio e ricerca dei materiali, assistenza e controllo nelle lavorazioni, ma anche il fatto che ogni fase segua un ordine preciso e debba cooordinarsi a quella successiva. Mia nonna poi era sarta, la seguivo nei negozi di tessuti, in merceria, in casa della signora che realizzava gli occhielli a mano, dalle clienti per prendere le misure. Lei mi ha consentito di formarmi sulle tecniche di ogni singola lavorazione e m'ha insegnato a usare i cartamodelli, sulla base dei quali oggi realizziamo a mano gli abiti che disegno. Tutto da noi è ottenuto a livello sartoriale e artigianale, come una volta, anche se è sempre più difficile mantenere nel tempo alcune conoscenze culturali. Si pensi che il tubolare di organza di seta fatto a mano l'ho dovuto trovare da un artigiano delle Marche, perché non lo sanno più fare, tantomeno i cinesi».



il Couturier, collezione Donna A/I 2013-14, “La luce del nero”.



Con produzione a Firenze, Emanuela Tesi ha creato il marchio che ha poi ceduto alla Ester S.r.l. Il brand evidenzia nel suo stesso nome il proprio DNA: la mescolanza stilistica fra le maggiori tradizioni della couture mondiale: quella italiana («il») e quella francese («Couturier»). Ecco perché il Couturier ha appena terminato il 31 marzo l'esperienza della presenza nello showroom multilabel Bureau Seutail di Parigi, che ha lavorato con la Francia, ma anche con tutto il Nord-Est d'Italia, aree «che apprezzano molto il nostro prodotto», puntualizza la Tesi. «Mi piacerebbe aprire un atelier, più che un negozio, nel 2014, atelier che dovrebbe quasi sicuramente ritornare in Italia».


il Couturier, collezione Donna A/I 2013-14, “La luce del nero”.

A livello stilistico, fra combinazioni di velluti, seta pura, cashmere, plongè, suede, pelle e merinos, il Couturier punta a ottenere un connubio fra tradizione e sperimentazione, lusso creativo e stile raffinato. L’universo femminile de il Couturier guarda infatti all'eleganza composta e sensuale delle donne del ‘900, «soprattutto delle signore del Dopoguerra, che erano belle ed eleganti con pochi semplici tocchi, senza le esagerazioni odierne», conclude Emanuela Tesi.

La "piccola giacca nera" di Chanel in mostra a Milano




Semplice e classica, con le maniche tagliate, girata al rovescio, drappeggiata, trasformata in mantello, gilet o addirittura in copricapo: la piccola giacca nera di Chanel, tra i capi iconici della maison francese, è protagonista di una mostra fotografica firmata dal direttore creativo della griffe, Karl Lagerfeld, in collaborazione con l’ex direttore creativo di "Vogue Paris" Carine Roitfeld.


Chanel dedica un libro e una mostra alla sua iconica giacca nera



Dopo Tokyo, New York, Hong Kong, Londra, Mosca, Parigi, Berlino, Milano accoglie l’evento, nella penultima tappa di un tour mondiale che si concluderà a Dubai il 27 aprile. La mostra, allestita presso la Rotonda di Via Besana, sarà inaugurata con un party giovedì 4 aprile e aperta poi al pubblico dal 6 al 20 aprile 2013. L’esposizione raccoglie una selezione di fotografie tratte dal libro di Karl Lagerfeld: "The Little Black Jacket: CHANEL's classic revisited by Karl Lagerfeld and Carine Roitfeld".

Attraverso un centinaio di scatti, lo stilista rivela in questo volume la versatilità del mitico capo creato negli anni ’50 da Coco Chanel, ispiratasi ad una giacca indossata dallo staff di un hotel austriaco. La “petite veste noire”, diventata un must-have indispensabile nel guardaroba di ogni donna, occupa oggi un posto fondamentale nel mondo della moda, che Karl Lagerfeld conosce particolarmente bene. Lo stilista tedesco ha in effetti interpretato la giacca in ogni sua collezione dal 1983, e molto spesso nell’iconico colore di Chanel: il nero.

Le immagini per questo progetto sono state scattate durante un anno a Cannes, nel Sud della Francia, a New York e a Parigi nello studio di Karl Lagerfeld. Per catturare la contemporaneità e l’eleganza della celebre giacchina nera, lo stilista l’ha fatta indossare a più di cento modelli e celebrities: attori, artisti, cantanti, rock star di varie generazioni e nazionalità, lasciando a ciascuno di loro la libertà di interpretare l’intramontabile giacca a seconda del proprio stile.


Karl Lagarfeld e Kirsten Dunst sul set fotografico durante la preparazione del libro

Posata sulle spalle della cantante attrice francese Vanessa Paradis, trasformata in copricapo per l’attrice americana Sarah Jessica Parker o modellata sulla neo punk Alice Dellal, la giacca si adatta ad ogni personalità. Georgia May Jagger la indossa per esempio esaltando il suo lato sensuale rock, mentre la top model Freja Beha la porta sembrando una monaca seducente. Tra gli altri personaggi passati sotto l’obbiettivo di Karl Lagerfeld: Zhou Xun, Charlotte Casiraghi, Kirsten Dunst, Yu Aoi, Uma Thurman e Yoko Ono. Perfino gli uomini si sono prestati al gioco come l’attore Edgar Ramirez, il cantante Ken Hirai, l’architetto Junya Ishigami, l’artista e pittore Sandro Kopp, il ballerino Roberto Bolle e il rapper Kanye West.

Eccezionalmente saranno esposte a Milano nuove fotografie di personaggi celebri come Keira Knightley, Diane Kruger, Carla Bruni, Carole Bouquet e Hilary Swank. In occasione dell’evento, le vetrine della boutique Chanel in via Sant'Andrea esporranno inoltre una selezione di giacche della collezione prêt-à-porter primavera/estate 2013.