Lo spazio di oltre 1.000 m2 è stato trasformato in un concept multifunzionale pensato per ospitare le sfilate e lo showroom di Marni, oltre che i numerosi progetti speciali sviluppati dall’azienda con il proprio team creativo e la collaborazione di artisti, architetti, associazioni, ecc. Lo spazio verrà inaugurato giovedì 11 aprile proprio in occasione di un evento speciale organizzato dalla griffe in occasione del Salone del Mobile.
Il progetto di ristrutturazione del nuovo Spazio Marni ha mantenuto l’architettura e le geometrie lineari dell’edificio, una vecchia fabbrica degli anni '20, lasciando visibili i segni di evoluzione dello stabile e risaltando la patina creatasi nei decenni. Sono state riportate così alla luce le finiture di origine. Per ottenere uno spazio funzionale e dalla massima flessibilità, i locali di servizio sono stati tutti accorpati su fronte strada, in modo da dare massimo respiro alle 3 grandi campate dell’edificio.
Nel nuovo spazio di viale Umbria sarà presentata giovedì la seconda edizione del progetto "100 sedie", 100 sedute e tavoli realizzati a mano in Colombia da un gruppo di ex detenuti, allo scopo di aiutarli a reinserirsi nel mondo del lavoro. La collezione, composta da sedie, chaise-longue, sedie a dondolo e tavoli, è stata arricchita rispetto all’edizione 2012 da modelli pensati per i bambini dai colori vivaci. Il ricavato della vendita sarà interamente devoluto in beneficenza.
Sempre in questo nuovo spazio e sempre durante il Salone del Mobile si terrà il 13 e il 14 aprile un workshop collegato al progetto “ABI-TANTI. La moltitudine migrante", ideato dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea. Il progetto nasce per rimettere in gioco i concetti d'identità e differenza ed è composto da oggetti che assumono la forma di umanoidi/robot.
Gli “Abi-tanti” hanno braccia, gambe, corpi, teste e piedi presi da scarti industriali a forma di astine, sfere, semisfere e cubotti. Durante il workshop organizzato da Marni sarà possibile usare materiali di recupero, ma anche tessuti e componenti dei bijou, parte delle collezioni della maison di moda, per costruire nuovi “Abi-tanti”, che si aggiungeranno alle numerose famiglie create in giro per il mondo.
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