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25 agosto 2015

La London Fashion Week svela il suo calendario definitivo

 

Il British Fashion Council ha rivelato la line-up finale per la prossima edizione della London Fashion Week, che si svolgerà presso il Brewer Street Car Park di Soho dal 18 al 22 di settembre.
Foto: MM6

Il calendario contiene poche sorprese, la più interessante delle quali è che Maison Margiela presenterà la sua etichetta diffusion MM6 Maison Margiela a Londra domenica 20 settembre. MM6, che, come la linea principale di Margiela, è ora supervisionata da John Galliano, ha precedentemente sfilato a New York. Per il momento, non è ancora stata comunicata alcuna location per il défilé della label francese.

Zandra Rhodes, la stilista britannica conosciuta per le sue stampe e tessuti coloratissimi è un'altra delle novità del calendario, e aprirà la Fashion Week venerdì 18 alle 10:30 con una presentazione. Inoltre, i fan del lavoro di Emma Hill da Mulberry stanno aspettando con impazienza il suo debutto col proprio brand Hill & Friends previsto per domenica.

Come rivelato in luglio, anche Versus Versace sfilerà alla LFW di settembre, chiudendo la sessione di sabato della settimana della moda britannica alle ore 21.

Cajsa Lykke Carlson (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

Autunno-inverno 2015: geometrie ipnotiche e pattern grafici dominano il guardaroba di stagione

 

Non più rigida e appannaggio di nerd e matematici 2.0, la geometria torna a imporsi nel guardaroba invernale, dopo aver invaso le passerelle per la stagione autunno-inverno 2015-2016.
L'optical secondo Emilio Pucci per l'autunno-inverno 2015/2016 - Foto: Adnkronos

Ambasciatori di questa estetica ipnotica quanto labirintica gli stilisti, che sembrano investiti da un'onda di fantasie astratte in black and white, a metà tra la Swinging London degli anni '60 e gli psichedelici '70. Profeti del neo astrattismo Fausto Puglisi, Emilio Pucci, Loewe, Salvatore Ferragamo e Aquilano.Rimondi. Geometrie astratte tornano così in vigore in ipnotiche mise fatte di grafismi e pattern che sembrano uscite dagli archivi di Alberto Fabiani.

Da Emilio Pucci, nell'ultima collezione disegnata da Peter Dundas, ondeggiano grafismi in bianco e nero, che sembrano imporre un nuovo concetto di donna urbana, che guarda al futuro restando però in qualche modo ancorata alle origini. La collezione della griffe fiorentina è infatti un omaggio ai capi in bianco e nero realizzati dal marchese Pucci negli anni '50, solo che nel 2015 a dominare la passerella sono scenografici cuissard ricamati en pendant con i minidress, entrambi tempestati di paillettes.

Inneggiano alle geometrie black and white anche Laura Biagiotti e Mila Schon, in stampe che sembrano realizzate con il righello e che ricoprono bluse, giacche, cappe e abiti asimmetrici. Ad alimentare i grafismi sulle passerelle pensa inoltre Byblos, che traccia un labirinto ipnotico fatto di righe e quadri in una tavolozza dominata da bianco nero, blu e rosso, pronti a scontrarsi sulla silhouette.
L'optical secondo Emilio Pucci per l'autunno-inverno 2015/2016 - Foto: Adnkronos

La donna disegnata da Fausto Puglisi per Emanuel Ungaro è invece fasciata in bicromatici minidress, cappotti dai volumi sartoriali e silhouette rigorose, in una collezione caratterizzata dal bianco e nero, cromie e motivi che il designer siciliano mescola anche ai tessuti opulenti e ai tagli grafici della sua linea omonima. Stampe optical irrompono sul podio di Aquilano.Rimondi, con astrazioni e linee geometriche, ma comunque minimali, che vanno dai tubini alle bluse smanicate, fino alle gonne longuette in georgette.

E' un inno alla geometria di Mondrian quello di Salvatore Ferragamo, dove Massimiliano Giornetti disegna una donna avvolta in fantasie e pattern grafici, dal coat in pelliccia patchwork, fino alle gonne in tweed e ai vestiti sotto al ginocchio, il tutto tinto nella palette del marrone, ruggine, bianco e rosso vermiglio.

Geometrie astratte in apparente disordine fanno capolino anche da Loewe, in una collezione in cui motivi grafici e pattern astratti si stagliano su pelle e suède di tuniche, top, pantaloni e maxi coat. In passerella J. W. Anderson estende la sua geometria anche agli stivali e alle borse, come la classica 'puzzle', it bag del brand iberico, che non è esente dai grafismi, e viene ridipinta in tinte pop.

Slogan, scritte e loghi in passerella, la moda prende la parola

 
La moda lancia messaggi a chiare lettere, facendole 'cadere' su gonne, abiti, giacche, scarpe, accessori e tshirt. Scritte, loghi, lettere, graffiti e slogan scivolano così sulle passerelle per l'autunno-inverno 2015-2016.


Le lettere di Versace versione oversize nella collezione per l'autunno-inverno 2015/2016 - Foto: Adnkronos

Da Versace a Lacoste, fino a Dolce&Gabbana, Marc by Marc Jacobs e Moschino, gli stilisti parlano chiaro, facendo appello all'alfabeto per vestire le donne. Anche Beatrice Borromeo non ha resistito. All'indomani dalle nozze con Pierre Casiraghi, la neosposina ha esibito una clutch ricoperta di strass di Edie Parker, realizzata per l'occasione, con la scritta 'Mrs Casiraghi'.

Vocali e consonanti sono messe in primo piano nella collezione 2.0 disegnata da Donatella Versace, e chiamata non a caso #greek, che davanti alle lettere 'ballerine' del brand, aggiunge anche hashtag e greche, trasformate per l'occasione in emblemi digitali. Un gioco psichedelico e trasgressivo fatto di cromie forti (rosso lacca, verde, giallo e blu elettrico) pronte a marcare a fuoco miniabiti e gonne di chiara ispirazione Eighties. Bluse, abiti ipersensuali e grossi anelli con le lettere dell'alfabeto della Medusa: tutto grida forte VERSACE. Lettering all over anche per Dolce&Gabbana, che usano i propri capi per stilare una vera e propria dichiarazione d'amore alla mamma, con i 'pensierini' e i disegni scritti dai più piccoli che decorano minidress, pencil skirt e abiti d'ispirazione fifties. 'Ti voglio bene mamma', 'Amore per sempre', 'Sei la mamma più bella del mondo' 'Bellissimo fiore', 'Vestiti belli', 'W la mamma' appaiono interamente incrostati di strass su abiti mini e maxi.

Da Lacoste, 'parole parole parole' campeggiano su felpe, giacche sportive e abiti da tennis, nella collezione disegnata da Felipe Oliveira Baptista, che omaggia l'esprit innovativo del fondatore della polo del coccodrillo, René Lacoste. Il designer portoghese lo fa brandendo un messaggio forte: 'René did it first', e cioè 'René l'ha fatto per primo', scritte accompagnate da inviti ludici come 'Tennis Anymore?' stampato a chiare lettere sulle felpe blu. Dice di non avere niente da indossare la donna Moschino, che calca il podio vestita solo da t-shirt bianche dai volumi oversize con su scritto 'I had nothing to wear so I put on this Moschino dress', e l'ironico gioco di parole 'Ready to bear' con su disegnato l'orsetto mascotte del brand meneghino. Anche per la sera, le parole di Jeremy Scott scorrono sui long dress sottoforma di graffito, che sulle tshirt dà anche istruzioni per il lavaggio: 'Dry clean only'.

Anticonformista la collezione di Kate Hillier e Luella Bartley, il duo al timone di Marc by Marc Jacobs, che lanciano slogan sociali come 'Choice', 'Solidarity', 'Future' indossati da moderne suffragette. Junya Watanabe porta invece in scena l'eccentricità, estendendo le scritte anche sulla pelle, con inchiostro nero che veste il corpo delle modelle. #warrior e #plein è invece lo slogan digitale di Philipp Plein, che stampa gli hashtag su pellicce in visone e larghe tshirt da cestista indossate da temerarie guerriere urbane. Ironico il corsivo di Olympia Le-Tan impresso sui collant bianchi, e dipinto a mano dal padre della stilista, l'illustratore francese Pierre Le Tan. Claim, slogan e messaggi in codice sembrano diventare così il linguaggio feticcio degli stilisti, che continuano a dettare tendenza come a sottolineare che in fondo, l'ultima parola spetta sempre alla moda.

Un libro per ritrovare Karl Lagerfeld

 

Con "Where’s Karl?", Ajiri A. Aki, Stacey Caldwell e la disegnatrice Michelle Baron rivisitano il celebre "Dov'è Charlie?", il libro-gioco del britanico Martin Handford, dove il lettore deve ritrovare Charlie, il personaggio con la marinière rossa e bianca.

Penguin Random House

Questa volta è lo stilista Karl Lagerfeld che si nasconde tra i decori come quelli del gala del Met a New York o ancora su uno shooting a Dubai… E per rendere ancora più interessante la ricerca, altri personaggi del mondo della moda, del cinema e dello spettacolo, si nascondono a loro volta: è il caso di Anna Wintour, Beyoncé, Kim Kardashian o Suri Cruise.

"Where’s Karl" sarà disponibile dal 15 settembre 2015 alle edizioni Penguin Random House.


Sarah Ahssen (Versione italiana di Ilaria Ricco)

Milano Unica sfila in Via Montenapoleone

 

Sfilata in Via Montenapoleone, la sera del prossimo 8 settembre, per l'inaugurazione della manifestazione tessile Milano Unica. Milano Unica On Stage, organizzata da Milano Unica & The Woolmark Company, sarà un momento aperto alla città e non ai soli addetti ai lavori.

La sfilata darà anche inizio alla Wool Week (8-13 settembre), un programma di educazione e promozione della lana come fibra eco-sostenibile, patrocinato dal Principe Carlo d'Inghilterra.

In passerella saliranno i capi di dieci designer da tutto il mondo: Mis Min, Youjia Jin e Ricostru dalla Cina, Side Neigum dal Canada, Miuniku dall'India, Ultrachic dall'Italia per la moda donna; Luca Larenza, Weber+Weber (Austria), Pieter (Olanda) e Sulvam (Giappone) per l'abbigliamento maschile.