Powered By Blogger

31 maggio 2014

The Castle Fashion Outlet: apre a Firenze la cittadella dello shopping di lusso



Aprirà accanto al “The Mall” di Incisa Valdarno a 15 km. da Firenze, la nuova meta del luxury shopping internazionale in Toscana: The Castle Fashion Outlet.
The Castle Fashion Outlet

Questa cittadella dello shopping di lusso sorge in una posizione geografica strategica (a due passi dall’uscita A1 di Incisa Valdarno) ed aprirà a breve i battenti a Leccio Reggello (FI) nel cuore di quella piccola zona che da pochi anni si è connotata al vertice dello shopping di lusso mondiale.

Una struttura gestita da En Vogue Management sotto la guida di Antoinette Mancini, imprenditrice italo-americana, con esperienza nella moda e nel settore retail, che vuole offrire ai visitatori internazionali prodotti di eccellenza a prezzi vantaggiosi ed eventi in una location facilmente raggiungibile ed immersa nella campagna toscana.

The Castle sarà una galleria commerciale, unica già dal concept architettonico: si ispira infatti all’eclettismo neoindiano del Castello di San Mezzano che si erge sulla collina di Reggello, nel fiorentino. Circondato da ampi spazi verdi pedonali, il complesso si estende su una superficie complessiva di 3.500 mq. su due piani, disponendo inoltre di un garage sotterraneo di 4.400 mq. Caratterizzato da ampie vetrate cielo-terra, The Castle ha spazio per ospitare su due livelli 12 brand selezionati fra i più rappresentativi e iconici del Made in Italy.

The Castle Fashion Outlet, vista aerea

Oltre al bacino d’utenza locale e grazie a partnership specifiche con tour operators, il complesso punta ad intercettare 5 milioni di visitatori l'anno di cui oltre il 75% rappresentato da stranieri provenienti da Russia, Cina, Giappone e Medio Oriente, durante tutto l'anno e con presenze garantite anche dal lunedì al venerdì. La conversion rate della clientela dell'attuale plesso commerciale supera abbondantemente il 90% e lo scontrino medio è di oltre 500 euro a cliente.

Il lancio del The Castle rappresenta solo il primo step della politica commerciale di En Vogue Management; infatti, questa prima esperienza è “pilota” di iniziative simili anche all’estero: è già in fase di studio la duplicazione di The Castle a Marrakech, una delle destinazioni internazionali tra le più ambite del Meditteraneo.

L'apertura di The Castle a Leccio, sarà supportata da azioni di marketing e comunicazione e da un programma di eventi dedicati che si terranno nella galleria commerciale coinvolgendo tutti i brand presenti negli stores.

Micol Fontana dedica i suoi 100 anni ai giovani



Sono dedicati ai giovani i 100 anni di Micol Fontana, che ha festeggiato il 23 maggio al Maxxi a Roma con la premiazione del Concorso Internazionale di Moda, a cui hanno partecipato alla gara 440 nuovi talenti del design provenienti da tutto il mondo. Sono stati premiati per il design del gioiello Hermina Elisabetta Bruno, per la calzatura Elisa Huber, per la borsa Carla Valentina Petino e per l'abito Giulia Santi.
Micol Fontana - Foto: Ansa

L'elevato numero di partecipanti al concorso, patrocinato del Presidente della Repubblica, dal Consiglio Regionale del Lazio, di Roma Capitale e di AltaRoma, è la testimonianza del successo dell'iniziativa al quale hanno contribuito la maison Bulgari, la Fondazione Ferragamo, Fendi e Max Mara con l'offerta di stage presso le proprie aziende. Presenti per la selezione finale Giampaolo Della Croce, quality control and gemmological center manager della maison Bulgari, Francesca Piani, assistente direzione del Museo Salvatore Ferragamo di Firenze, Cristiana Torre, Leathergoods & Shoes director di Fendi, Laura Lusuardi, fashion director del Gruppo Max Mara.

Foto: Ansa

Tra gli altri nella giuria, lo stilista Camillo Bona, la direttrice didattica Luisida Caligaris Papa, Roberta e Luisella Fontana. L'evento condotto dalla nipote di Micol Fontana Cristina Giusti ha avuto come testimonial Federica De Cola, attrice co-protagonista del film tv "Atelier Fontana. Le sorelle della moda".

Foto: Ansa

Brindisi finale nel giardino del Maxxi per la decana della moda con la rosa che i Vivai Barni hanno creato e dedicato ai suoi 100 anni.

Addio a Massimo Vignelli, grafico e designer di fama mondiale



Un vero ambasciatore del design e della creatività italiana. E' morto a 83 anni a New York Massimo Vignelli, uno dei più importanti e celebri designer del nostro Paese, celebre per il suo lavoro sulla Metropolitana della Grande Mela, ma anche per aver curato l'immagine di aziende come Ford, Benetton o American Airlines.
Massimo Vignelli

"Mi piace dividere - raccontava in una intervista al progetto Big Think - il nostro lavoro in un B.C e in un A.C. Prima del computer e dopo il computer". Il motto di Vignelli, divenuto proverbiale, era "Design is one" e, a conferma di questa filosofia, insieme alla moglie Lella ha lavorato in molti rami del settore, compreso quello, cruciale, della grafica.

A lui si deve un forte impulso per il rinnovamento tanto di quella italiana quanto di quella americana, nella quale ha instillato i germi del modernismo europeo. Con la convinzione che, fatte salve le abilità specifiche, un grande progettista può fare qualunque cosa.

Giambattista Valli: debutterà a Milano la nuova linea 'Giamba'



Non sarà una seconda, ma una nuova linea, e debutterà a settembre a Milano, nel calendario della Moda Donna per la primavera estate 2015: è la 'Giamba', la nuova creatura di Giambattista Valli. Una proposta di prêt-à-porter battezzata con il soprannome con cui lo stilista è chiamato dagli amici e ormai spesso anche dagli addetti ai lavori.


Giambattista Valli - Foto: Ansa


Un nome che - spiegano dalla maison - riassume in sé lo spirito di questa nuova avventura: dinamica e alla mano nell'approccio, nello stile e nella funzione d'uso. Pur condividendo con le collezioni Giambattista Valli Paris lo spirito senza tempo, senza sforzo e senza età, connaturate allo stile del designer romano, la 'Giamba' si svilupperà con una filosofia differente e complementare, come un'altra faccia della stessa medaglia, sia per soddisfare le richieste delle 'Valli Girls', ossia le It-girls e socialites internazionali che già apprezzano lo stilista romano, sia per attrarre nuovi clienti.

Il debutto della Giamba arriva a quasi un decennio dalla prima sfilata in proprio a Parigi nel 2005, con la nascita della linea Giambattista Valli, cui sono seguite le collezioni di accessori, pellicceria e la creazione della Maison Haute Couture nel 2011. Le collezioni Giamba proporranno due sfilate e due pre-collezioni all'anno.

L'assetto distributivo - viene anticipato ancora - sarà particolarmente curato, con un target di circa 500 punti vendita nel mondo, nei grandi department store e nei migliori multimarca internazionali. La gestione sarà ancora una volta assunta da Gbo, società appositamente costituita da Giambattista Valli e Mario Bandiera, dedicata allo sviluppo del mondo prêt-à-porter della Maison. Gbo sarà affiancata da BVM, che ne garantisce la produzione, supervisionando l'intero processo.

26 maggio 2014

LAUNCH LOOKBOOK BLACK REBELS MPF®





















MOODBOARD PANDORA STYLE MPF®



#MikePiedimonteFactory #MPFinMe #madeinitaly #vogueitalia #vogue #fashion #roma #MPF #fashiontrends #FashionDesigner #fashionweek #fashionbloggers #moodboard #moda #italy #weloveit #luxury #runway #fashionista #fashionblogger #collection #cool #Couture #sportswear #Style #StillLife #stilistadimoda #PandoraStyle

MOODBOARD NEW CLASSICISM STYLE MPF®




#MikePiedimonteFactory #MPFinMe #madeinitaly#vogueitalia #vogue #fashion #roma #MPF #fashiontrends #FashionDesigner #fashionweek #fashionbloggers #moodboard #moda #italy #weloveit #luxury #runway #fashionista #fashionblogger #collection #cool #Couture #sportswear #Style #StillLife #stilistadimoda #NewClassicismStyle

MOODBOARD RICH REDS MPF®





#MikePiedimonteFactory #MPFinMe #madeinitaly #vogueitalia #vogue #fashion #roma #MPF #fashiontrends #FashionDesigner #fashionweek #fashionbloggers #moodboard #moda #italy #weloveit #luxury #fluid #red #PassionEmotion #model #man #woman

Giorgio Armani: "Compio 80 anni, ma non mollo il mio gruppo"


"Sto per compiere 80 anni e per celebrare i 40 dalla fondazione del mio marchio. Il doppio anniversario è un traguardo importante, che unisce il personale e il professionale. Ho ancora grande energia e i miei progetti per il futuro sono concentrati sulla creatività delle collezioni così come sulla strategia globale. Per chi se lo stesse chiedendo, non ho alcuna intenzione di mollare. Coltivo sempre, però, il mio team per assicurare la necessaria continuità all'azienda". In un'intervista al "Sole 24 Ore", Giorgio Armani fa il punto sui suoi progetti e sul futuro dell'Italia.
Giorgio Armani al termine di una sua sfilata - Foto: Apcom

Il 2013 è stato archiviato con soddisfazione: record di ricavi (2,186 miliardi, in crescita dell'8,3% a cambi costanti), di redditività (l'Ebit è a 401 milioni, +18,2%, con un'incidenza del 18,4% sul fatturato) e di liquidità, circa 700 milioni, dopo investimenti patrimoniali per cento milioni.

E sull'Italia, secondo lo stilista, "non basta puntare su una ripresa solo a livello economico. Si tratta anche e soprattutto di investire di nuovo nella cultura, nel territorio e nel patrimonio unico del nostro Paese: è così che incoraggeremo l'arrivo di turismo più qualificato dall'estero e daremo nuove opportunità e nuovo entusiasmo alle giovani generazioni".

Attrattività delle città: Londra, New York e Singapore in testa



L'edizione 2014 della classifica “Cities of Opportunity” di PWC pone Londra, New York e Singapore in testa alle città più attraenti. Seguono Toronto, San Francisco e Parigi.


Tra i diversi fattori presi in considerazione per classificare le 30 città selezionate, Londra arriva in testa in termini di apertura al mondo (city gateway), di peso economico e di tecnologia disponibile. Campo nel quale la capitale britannica si distingue maggiormente insieme a Seoul, 14ma nella classifica generale.

Nonostante il suo secondo posto, New York non arriva in testa a nessuna categoria, ma la sua buona posizione in ognuna di esse le permette di mantenere la posizione dell'anno scorso. Singapore domina invece nel campo dei trasporti e delle infrastrutture, nonché per le strutture imprenditoriali offerte dalla città.

Parigi, che quest'anno è retrocessa di due posti in classifica, è la leader in materia di capitale intellettuale e innovazione. Settima in classifica, Stoccolma brilla per la sua offerta nella salute e nella sicurezza, oltre che per le sue attenzioni all'ambiente e allo sviluppo sostenibile.

Dietro a Hong Kong, Sydney occupa l'ottavo posto, uguaglia la capitale svedese in materia di ecologia, e domina tutte le altre nell'ambito demografico e di qualità della vita.

Da notare che Los Angeles, al dodicesimo posto mondiale, conserva la leadership nel livello degli stipendi.

Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

12 maggio 2014

Firenze si prepara a diventare "capitale della moda"



Firenze scalda i motori per diventare “capitale della moda”. In concomitanza con la prossima edizione n° 86 di Pitti Uomo, in programma dal 16 al 20 giugno 2014, il capoluogo toscano si appresta a celebrare 60 anni di moda italiana con il progetto “Firenze Hometown of Fashion”, il cui programma è stato svelato nel corso di una conferenza stampa a Roma, venerdì 9 maggio.


La manifestazione è promossa dal Centro di Firenze per la Moda Italiana (CFMI), che festeggia quest’anno 60 anni di attività, e da Pitti Immagine. È realizzata con il contributo straordinario del Ministero Sviluppo Economico e di ITA (Italian Trade Agency) in collaborazione con il Comune di Firenze. Il CFMI è una holding semi-privata e pubblica, controllata dalle istituzioni locali e diverse associazioni industriali, che detiene Pitti Immagine. Il centro è nato nel 1954 per promuovere lo sviluppo della moda italiana, che ha esordito proprio a Firenze negli anni Cinquanta con le prime sfilate in scena a Palazzo Pitti, e con la nascita di alcune tra le più famose maison italiane.

È stato chiesto proprio a cinque grandi protagonisti del Made in Italy nati a Firenze di partecipare all’evento con eventi specifici realizzati in alcuni suoi luoghi simbolo: Salvatore Ferragamo, Gucci, Emilio Pucci, Ermanno Scervino e Roberto Cavalli. Quest’ultimo ha dato forfait. “La griffe è concentrata su altri progetti in questo periodo. Probabilmente organizzerà un evento con Pitti Uomo per l’edizione seguente di gennaio 2015”, fanno sapere gli organizzatori del salone. Si potrà ammirare in ogni caso il lavoro di Cavalli nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, dove sarà allestita una speciale galleria fotografica, che metterà in scena lo stile dei cinque designer attraverso immagini di servizi fotografici tratte dagli archivi di "Vogue Italia".

L'evento di Scervino in occasione di "Firenze Hometown of Fashion" si terrà a Forte Belvedere

Ermanno Scervino organizzerà presso il Forte Belvedere, il 18 giugno, una serata speciale in cui renderà omaggio alla Sala Bianca, luogo storico della moda italiana. Gucci prevede “una serie di eventi unici presso il Gucci Museo e presso il rinnovato negozio Richard Ginori di Firenze”. Salvatore Ferragamo annuncia invece una mostra presso il suo museo di Firenze: "Equilibrium", curata da Stefania Ricci e Sergio Risaliti. Per quel che riguarda Emilio Pucci, infine, la maison è in attesa di tutti i permessi per annunciare il suo evento e la location.

Oltre ai big della moda, uno spazio sarà anche dedicato ai nuovi nomi del Made in Italy. Il programma 'Pitti Italics' è stato inserito, infatti, all’interno del programma di "Firenze Hometown of Fashion", e prevede la partecipazione del giovane marchio Au jour le jour, nato dalla sinergia creativa tra Mirko Fontana e Diego Marquez, che sfilerà a Firenze per la prima volta con la linea garçon alla Dogana. Altra partecipazione quella del giovane designer Marcelo Burlon, per la prima volta a Pitti Uomo. Di origine argentina, lo stilista presenterà a Firenze la nuova collezione uomo del suo brand Marcelo Burlon County of Milan, con una performance-evento al Parterre di Piazza della Libertà.

Mirko Fontana e Diego Marquez di Au jour le jour

Il progetto “Firenze Hometown of Fashion” non si concentrerà solo sulla moda. Prevede infatti un fitto programma di appuntamenti ed eventi paralleli. La serata inaugurale si terrà lunedì 16 giugno all’Opera di Firenze con un concerto di Andrea Bocelli assieme alla Filarmonica del Maggio Musicale Fiorentino. All’interno del foyer del teatro saranno esposti in quell’occasione otto capi iconici della Sartoria Tirelli, celebre atelier romano, emblema della grande tradizione manifatturiera della sartoria. A coronare la serata, la presentazione della nuova illuminazione del Ponte Vecchio voluta e finanziata da Stefano Ricci, con un grande spettacolo acquatico. La cerimonia di apertura ufficiale si svolgerà il giorno dopo, martedì 17 giugno nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

In occasione di "Firenze Hometown of Fashion" verrà pubblicato "Fashion Atlas", un libro-atlante dedicato a Firenze città della moda a cura di Maria Luisa Frisa, che ricostruisce il ruolo centrale della città nella storia della moda degli ultimi sessant’anni.

In programma, inoltre, una mostra intitolata “Il design automobilistico italiano degli anni ’50 e ’60” in scena al Forte Belvedere di Firenze con sedici automobili d’epoca provenienti dalla collezione Lopresto, dedicata alle autovetture italiane costruite in un unico esemplare o in tiratura estremamente limitata. Altro evento espositivo, “Vezzoli Primavera-Estate”, una mostra personale del celebre artista Francesco Vezzoli, dislocata in tre luoghi “segreti” della cultura di Firenze: il Museo Bardini, Casa Martelli e il Museo Bellini.

Il Ponte Vecchio di Firenze avrà una nuova illuminazione

Oltre a queste mostre, Firenze offrirà anche spettacoli, a cominciare da “La Notte dei Modivori”, una serata speciale, che si terrà il 17 giugno negli spazi art nouveau del Cinema Teatro Odeon di Firenze, dedicata ai momenti salienti della moda a Firenze attraverso una selezione di video provenienti da Rai Teche, intervallati da interviste ai protagonisti dell'epoca, come Giovan Battista Giorgini, donna Giovanna Caracciolo, Jole Veneziani, Simonetta, Emilio Pucci, Roberto Capucci e Fausto Sarli.

Sempre al Cinema Teatro Odeon, giovedì 19 giugno verrà infine proiettato, in anteprima, il film di Gianluca Migliarotti “E poi c’è Napoli”, un viaggio attraverso la cultura e la tradizione partenopea, lontano dai cliché della Napoli da cartolina.

Gucci compra 30 kg di oro "sostenibile" certificato “Fairmined”. E' la prima volta in assoluto



Il marchio di lusso Gucci, di proprietà del gruppo Kering, che si è posto obiettivi molto ambiziosi in materia di sviluppo sostenibile, ha acquistato 30 chili d'oro "Fairmined", il che rappresenta il più grande acquisto di oro "sostenibile" realizzato da un'azienda nel mondo, secondo Kering.



Un negozio Gucci in Cina. Foto: AFP

"Gucci ha acquistato un primo lotto di 30 kg di oro “Fairmined” della miniera peruviana di Sotrami. E' una delle iniziative di cui vado più fiera", ha dichiarato Marie-Claire Daveu, la direttrice dello sviluppo sostenibile di Kering, all'assemblea generale degli azionisti di martedì scorso a Parigi.

“Il gruppo Kering s'impegna a raddoppiare questo volume d'acquisto entro la fine del 2014”, ha precisato Marie-Claire Daveu all'AFP, “e ad aumentare i suoi acquisti in collaborazione con l'ONG internazionale Solidaridad e l'Alliance for Responsible Mining (ARM)”.

La denominazione “Fairmined”, promossa dall'ARM, è utilizzata per certificare che l'oro venduto da piccoli produttori e artigiani sia stato estratto e trattato in condizioni economiche, ambientali e sociali responsabili. 


Kering, che possiede oltre a Gucci marchi di lusso come Bottega Veneta, Saint Laurent, Brioni, Boucheron, Stella McCartney e il marchio sportivo Puma, martedì scorso ha pubblicato una relazione sugli obiettivi di sostenibilità che intende raggiungere entro il 2016 (rispetto dell'ambiente, responsabilità sociale...), una sfida che ha lanciato nel 2012.

"Questi obiettivi sono oggi integrati nelle nostre attività", ha assicurato Marie-Claire Daveu. Tra loro, Kering punta soprattutto all'eliminazione di tutto il PVC dai suoi prodotti. Solo il 2% di essi ne contiene ancora una certa quantità in questo momento, ha sottolineato Marie-Claire Daveu. "Dal 2012, abbiamo realizzato dei progressi importanti. Abbiamo ridotto la produzione di rifiuti del 15% e le emissioni di CO2 del 4% sulla superficie totale dei nostri siti", ha aggiunto la Daveu.

Il gruppo, che ha ottenuto diversi premi per il suo impegno per lo sviluppo sostenibile, intende pubblicare nel 2016 un resoconto completo del suoi risultati ambientali, che comprenda tutti i propri marchi. Kering tiene a mettere l'accento su quanto siano "sostenibili" sia i suoi processi produttivi, sia l'approvvigionamento di materie prime, sia il personale.


Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP

Berluti crea una capsule per il ciclismo in città



Per la prima volta nella sua storia, Berluti lancia una capsule collection dedicata alla pratica della bicicletta. La maison di moda uomo del gruppo LVMH ha coinvolto un giovane produttore di bici su misura, la Cycles Victoire di Clermont-Ferrand. Il calzaturiere di lusso, inoltre, ha scelto di sviluppare la sua campagna pubblicitaria per la prossima stagione sempre attorno al tema della bicicletta.
La bici di Berluti e i suoi accessori in pelle (© Berluti & Cycles Victoire)

Berluti ha elaborato una capsule di accessori interamente realizzata in pelle: tasche portaoggetti da telaio, cestelli con bretelle, cinturini per i poggiapiedi e paia di scarpe con suole specifiche. Questi accessori saranno disponibili a partire dal mese di maggio nei flagship Berluti di tutto il mondo. E la bicicletta è già da ora disponibile per l'ordinazione sul sito web di Cycles Victoire.

Florent Gilles (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

10 maggio 2014

NEVER AGAIN FRAGMENTS MOODBOARD MPF®





NEVER AGAIN FRAGMENTS MOODBOARD MPF®


 #MPF #MikePiedimonteFactory#madeinitaly #italy #italia #FashionDesigner #MoodBoard #fashion #moda #look#totallook #outfit #cool #glmour #fashionbloggers #blogger #colorful #colori #model#man #Style #woman #roma #milanofashionweek #vogue #sartoria #esclusivo#collection #coolhunter #vogueitalia #moodboard #fashiontrends#NeverAgainFragments

ITS 2014: arrivano da 20 Paesi nel mondo i 40 finalisti



Arrivano da 20 Paesi nel mondo (Austria, Belgio, Cina, Colombia, Corea del Sud, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Islanda, Israele, Italia, Norvegia, Serbia, Slovenia, Svizzera, Svezia e Taiwan) i 40 finalisti di ITS 2014, International Talent Support, la piattaforma creativa di Trieste ideata e sviluppata dall'agenzia EVE, che per l'edizione dell'11 e 12 luglio prossimi sta preparando i suoi 'Lucid Dreams', in equilibrio tra sogno e consapevolezza.
Foto: itsweb.org

Le quattro giurie, di cui fanno parte, tra gli altri, Consuelo Castiglioni (Marni), Nick Knight, Nicola Formichetti, Nicholas Kirkwood, Manish Arora, Olivier Saillard, Carla Sozzani, Floriane de Saint Pierre e Susie Bubble, hanno scelto una decina di talenti per ognuna delle quattro aree che compongono la piattaforma (ITS Fashion, ITS Accessories, ITS Artwork e ITS Jewelry) dopo quattro giorni di intensa discussione e di analisi di oltre 1.200 progetti, provenienti da circa 80 nazioni.

Dall'osservazione dei lavori, emergono alcuni concetti chiave: l'alto impatto visivo, con idee pronte da essere condivise su Instagram, il ridisegno del corpo, la terza dimensione e l'immateriale. I concorrenti selezionati, che parteciperanno alla finale dell'11 e 12 luglio, rappresentano 20 nazioni, ma un gran numero di loro proviene da scuole londinesi, confermando l'autorevolezza del sistema formativo britannico.

I designer rimasti in gara, che come da tradizione entrano automaticamente a far parte della 'Jewelry Family' che raccoglie gli oltre 480 concorrenti selezionati nella ultradecennale storia di ITS, si preparano all'evento finale, presso il Salone degli Incanti di Trieste, che per un weekend trasformerà la città adriatica in autorevole osservatorio globale della creatività e del talento contemporaneo.

Il Metropolitan Museum di New York riscopre il couturier americano Charles James



"La Venere di Milo non sarebbe elegante senza un grande sarto": parola di Charles James, il coutourier americano del secondo dopoguerra a cui il Metropolitan Museum di New York dedica la mostra di primavera del Costume Institute: non una mostra qualunque, perchè quest'anno l'evento di maggio che per il museo americano è da 16 anni una gallina dalle uova d'oro è l'occasione per ribattezzare il rinnovato Istituto in onore della donna che dal 1998 ha garantito incassi per 125 milioni di dollari: la direttrice di "Vogue" Anna Wintour.
Alcuni degli abiti in mostra al Metropolitan Museum di New York

Tanto importante è l'appuntamento che per il taglio del nastro e il gala serale, una vera e propria fiera delle vanità per divi di Hollywood e celebrità dei salotti e di Wall Street, è venuta da Washington Michelle Obama.

Il Centro Anna Wintour, costato 40 milioni di dollari e tre anni di lavoro, e la mostra su James hanno aperto i battenti l'8 maggio.

"Sono qui oggi a causa di Anna", ha detto Michelle a cui due volte "Vogue" ha dedicato la copertina, definendola nel processo "la First Lady della moda". La moda "è un business e un'arte", ha aggiunto la moglie del presidente a un pubblico di vip assembrati nel Tempio di Dendour: tra questi Sarah Jessica Parker, Diane Von Furstenberg, Tory Burch, Zac Posen, Ralph Lauren, Mary Kate ed Ashley Olsen e Donatella Versace.

Alcuni degli abiti in mostra al Metropolitan Museum di New York

Quanto a Charles James, semisconosciuto britannico del Berkshire, ma naturalizzato americano, è una riscoperta della Wintour e del direttore del Costume Institute Harold Koda: "Un genio della moda e un grande maestro", ha spiegato Koda, mentre secondo il direttore del Met, Thomas P. Campbell, è stato il primo grande coutourier americano, ma non solo: "Si considerava un artista e si avvicinava alla moda con l'occhio di uno scultore e la logica dello scienziato". James arrivò negli USA giovanissimo e lavorò a New York tra il 1940 e i primi Anni '50 conquistando la sua clientela con quegli abiti da sera ispirati ai ball gown creati dai costumisti di Hollywood con gran frusciare di raso e scollature scolpite, drappeggi e arricciature. Negli anni Cinquanta James divenne tra i sarti preferiti dalle ricche signore di New York con nomi e cognomi dal sapore del dollaro come Austine Hearst (giornali) e Millicent Rogers (petrolio), alle quali dedicò abiti battezzati "Butterfly", "Diamond", "Tree", "Swan".

Sono questi abiti che riempiono la Great Hall del museo, installati su piattaforme rotanti tra specchi come ad un grande ballo, ma analizzati e decostruiti con proiettori high tech che dirigono lo sguardo dello spettatore sul punto dell'abito che si sta osservando.