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11 febbraio 2014

A Berlino YSL patinato e 'corretto'



Si parte dalla Parigi del 1957. Qui All'età di 21 anni il longilineo talentuoso giovane designer Yves Saint Laurent raggiunge la posizione di assistente del grande Christian Dior. E, dopo l'improvvisa morte dello stesso Dior, giovanissimo è nominato direttore artistico di una delle case di moda più prestigiose del mondo.


Il cast del film - Foto Ansa



Così, senza troppi preamboli, parte 'Yves Saint Laurent', film patinato e 'politicamente' corretto, di Jalil Lespert passato oggi nella sezione Panorama alla 64esima edizione del Festival di Berlino e in sala con la Lucky Red a marzo.

Maniaco della precisione, raffinato culturalmente, curioso e timido al giovane Saint Laurent (Pierre Niney) sembra andare tutto bene. La sua prima collezione ottiene un trionfante successo e in Pierre Bergé (Guillaume Galliene lo straordinario protagonista di Tutto sua madre), suo compagno fino alla fine, trova subito l'amore della sua vita, l'uomo che lo rassicura e sopporta le sue intemperanze. Insieme poi fonderanno il loro marchio vincente: 'Yves Saint Laurent'.

Nel film, approvato dallo stesso Bergé, scorrono circa venti anni di crisi creative e conflitti emozionali di un'artista sensibile e fragile che deve vedersela in primo luogo con la gestione di se stesso. Tradimenti reciproci, strisce di cocaina, promiscuità, voglia di rivoluzionare la moda come il modo di essere della donna, ma anche l'ingresso dell'arte-arte nel mondo del fashion.

Basato sulla biografia dello stilista scritta da Laurence Benam (Yves Saint Laurent. Biographe, ed. Livre de Poche) e su Lettres a Yves (ed. Galimard) scritto dallo stesso Bergé, il film racconta insomma il rapporto d'amore di due persone: Pierre, intellettuale socialista che si occupa degli affari della Maison mentre presiede l'Opéra de Paris e Yves intellettuale appassionato di Proust. "Il film non si schiera, riflette la verità. Tutti gli uomini hanno un lato scuro e uno chiaro. La mia vita con Yves non è stata una favola", aveva detto Pierre Bergé presentando il film a Parigi. Ma forse tutta una favola non è stata se accadrà che al prossimo Festival di Cannes sarà presentato Saint Laurent, il film di Bertrand Bonello con Gaspard Ulliel nei panni dello stilista. Un film osteggiato fin da subito da Pierre Bergé che, tra l'altro, ha querelato il regista per l'uso di abiti falsi disegnati da Saint Laurent". Io come d'altronde il regista non siamo particolarmente appassionati alla moda - dice Niney - ma proviamo curiosità per il personaggio e la sua storia d'amore con Pierre Bergé". Frase cult del film, quella che dice lo stesso Saint Laurent: "la cosa che mi piace di più? Il letto pieno".

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