Il marchio Alcantara (ormai da considerare italo-nipponico, visto che la tecnologia e la proprietà sono giapponesi e la manifattura è italiana) sta moltiplicando da alcuni anni le collaborazioni per raccontare un luxury lifestyle contemporaneo. L'ultima iniziativa in questo senso è la capsule collection “The Life of an Alcantara Girl” by Rebecca Moses, costituita da un inventivo mondo onirico di accessori, oggetti di moda e di arredamento d'interni.
Si tratta di un'edizione limitata di pezzi unici che spaziano dalle borse agli accessori, dai più divertenti Charms & Toys all’interior e all’hi-tech, per spaziare su pezzi fashion unici, come lo spolverino dipinto a mano, tracciando idealmente una mappa di tutte le estensioni e infinite applicazioni di un materiale ormai riconosciuto nel mondo come simbolo del lifestyle a 360°. La capsule collection è stata presentata a Milano nel primo Concept Store di Alcantara, in Via Verri 8/Via San Pietro all'Orto, nel cuore del Quadrilatero della Moda, con una disposizione studiata come si trattasse di un’esposizione museale, ed è visibile fino al 28 settembre.
Fondata nel 1972, Alcantara rappresenta sicuramente una delle eccellenze del Made in Italy. Il gruppo italiano con headquarter a Milano e stabilimento produttivo e centro ricerche a Nera Montoro, in provincia di Terni, in Umbria, detenuto dalle società giapponesi Toray Industries (70%) e Mitsui (30%) e guidato dal presidente e CEO Andrea Boragno, da alcuni anni ha cominciato ad orientare la sua strategia verso la proposizione di iniziative molto creative di fashion/lifestyle.
L’azienda lavora con i più grandi produttori di borse al mondo tra Italia e Francia. Nel 2014 ha inoltre collaborato alla realizzazione di braccialetti Swarowski e alla collezione realizzata, appunto in Alcantara, da Yohji Yamamoto per la sua linea Y’s, ma si sta spingendo verso una customizzazione sempre più estrema, che l'ha portata a creare prodotti finiti o componenti di prodotti con i grandi player del settore dell'elettronica di consumo, fino ad arrivare alla moda.
Un nuovo slancio è stato dato in particolare alla linea di prodotti finiti fashion, che il gruppo proponeva già da qualche stagione in collaborazione con giovani stilisti emergenti. La linea ha cambiato nome l'anno scorso chiamandosi semplicemente "A Alcantara" e non più "A di Alcantara" e per la prima volta è stata affidata a un direttore creativo: lo stilista originario di Salerno Bruno Laurenzano, finalista del concorso 'Who’s on Next?' 2009, che è specializzato nelle borse e ha creato il marchio di accessori Villador.
L'Alcantara è un materiale di copertura originariamente sviluppato nei primi anni ‘70 del ‘900 da Toray Industries e il prodotto ha il marchio registrato dalla società con sede in Italia, a Milano. Da allora, l'Alcantara è passato attraverso una serie di trasformazioni che hanno ampliato le sue possibili applicazioni in svariati campi, non solo nei rivestimenti dei sedili delle autovetture, ma anche nel settore in grande crescita dei prodotti elettronici, come le cover per smartphone e tablet, le cuffie e simili, e anche nell’arredamento e nell'interior design (fino ad arrivare al nuovo Panasonic "TX-65CZ950 OLED TV", dal design iper-sofisticato, alla nuova Aston Martin di 007 e agli interni dell’inedito veicolo spaziale ideato dalla Space X di Elon Musk), a seguito della strategia di espansione globale già implementata con successo in Europa, Asia e Stati Uniti.
Il brand Alcantara è già titolare di eventi di moda in città come Milano, Firenze, Los Angeles, Parigi, Pechino e Shangai, così come Tokyo, e dal 2009 è certificato “Carbon Neutral”, avendo definito, ridotto e compensato tutte le emissioni di CO2 legate alla propria attività. Nel 2011 la rendicontazione è stata estesa fino a comprendere l’intero ciclo di vita del prodotto, includendo quindi le fasi di uso e smaltimento (“from cradle to grave”).
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