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26 luglio 2012

Il governo cinese lotterà ancor di più contro il traffico di avorio nel 2012-2013

Il governo cinese lotterà ancor di più contro il traffico di avorio nel 2012-2013

Manufatti, gioielli e soprammobili d'avorio, medicine tradizionali cinesi che hanno come ingrediente principale il corno di rinoceronte, arazzi decorativi fatti con le pelli delle tigri. Un mercato che troppo spesso passa attraverso l'illegalità e che ha nella Cina una delle sue destinazioni principali. Ma la Cina è anche uno dei Paesi che recentemente ha destinato più risorse finaziarie alla tutela e la conservazione della fauna selvatica, inserendo le azioni a difesa delle tigri tra le priorità del governo per il 2012-2013.


Foto: Adnkronos

Lo rileva il dossier del WWF "Wildlife Crime Scorecard", che elenca una serie di numeri per dare la misura dell'impegno cinese per il periodo indicato: 1.336,3 kg di avorio sequestrati dalla dogana e azioni intraprese contro più di 1.000 trafficanti e 600 commercianti online dalla Polizia Forestale nell'ambito di un'operazione coordinata dal NICECGC (National Inter-agnecy Cites Enforcement Coordination Group of China) che ha avuto come obiettivi principali i prodotti derivanti da tigri, elefanti e rinoceronti. Una politica che ha portato, a febbraio 2012, all'arresto da parte della State Forestry Administration di otto persone e al sequestro di 28,82 kg di avorio e di manufatti in avorio in un'operazione nelle città di Beijing e Tianjin e nelle province di Fujian, Guangdong e Yunnan.

A maggio, la polizia di Shanghai ha sequestrato 780 articoli di avorio in un mercato antiquario locale arrestando quattro trafficanti. Il 5 luglio sono stati confiscati in un mercato dell'usato di Tianjin 6.109 articoli in avorio, per un totale di 115 kg, e sono state arrestate otto persone sospette: il più grande sequestro di avorio illegale per quanto riguarda il commercio al dettaglio. E poi i recenti sequestri di avorio di contrabbando, tra cui quasi una tonnellata di zanne provenienti dalla Tanzania. Inoltre, negli ultimi mesi è stato osservato un decremento del commercio illegale online di questi prodotti. A luglio, grazie alle azioni di contrasto messe in campo, gli annunci pubblicitari illegali su 24 siti di e-commerce in lingua cinese esaminati, sono diminuiti del 65% per le tigri, del 73% per i rinoceronti e del 51% per l'avorio.

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