Urban Outfitters, il celebre marchio americano dell'abbigliamento, ha deciso di allargare i suoi orizzonti. Anche per far fronte a vendite in calo da 12 mesi (cosa riflessa che nei prezzi di borsa, scesi di un terzo da inizio anno), il gruppo tra i cui marchi c'è anche Anthropologie ha deciso di darsi alla pizza. Ha infatti acquisito una catena di ristoranti chiamata Vetri Family.
Richard A. Hayne, amministratore delegato di Urban Outfitters, ha annunciato in un comunicato l' accordo: "Sono quasi dieci anni che collaboro con lo chef Marc Vetri attraverso la sua fondazione benefica (la "Vetri Foudation", un'organizzione no-profit la cui missione è quella di aiutare i bambini e sperimentare la connessione tra una sana alimentazione e una vita sana, ndr) e siamo molto onorati che lui e la sua famiglia da oggi facciano parte della nostra società".
L'accordo, i cui dettagli finanziari non sono stati forniti, dovrebbe essere completato alla fine di quest'anno e prevede l'acquisizione di tutti i ristoranti del gruppo: Osteria, Lo Spiedo, Amis e Pizzeria Vetri. Vetri Family diventerà a tutti gli effetti una controllata di Urban Outfitters.
Lo chef Marc Vetri si è formato a Bergamo, in Italia, lavorando al fianco di alcuni dei più celebri chef della Regione. Con il socio Jeff Benjmin, ha iniziato la sua ascesa professionale nel 1998 con l'apertura del suo primo ristorante "Pizzeria Vetri" a Philadelphia (la città nello Stato della Pennsylvania dove ha sede anche il gruppo Urban Outfitters), proponendo una cucina italiana classica ma rivisitata in maniera contemporanea. Secondo lui, quella con Urban Outfitters "sarà una partnership perfetta. Anche se in campi diversi condividiamo lo stesso obiettivo, ovvero, siamo orgogliosi di offrire la migliore esperienza possibile ai nostri clienti. Quindi da oggi, con questa opportunità saremo in grado di concentrarsi su ciò che più ci sta a cuore: fare felici chi ci viene a trovare".
L'unione di Urban Outfitters e di Vetri Family ha la potenzialità di aumentare il traffico nei negozi ma per il momento il mercato resta scettico: il titolo al Nasdaq cede il 7,39% a 22,68 dollari.
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