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29 gennaio 2013

Zibilla Atelier...una bella realtà vincente

ZIBILLA ATELIER
Tania e Livia Stiliste via Internet
Zibilla Atelier è a Conversano
Le due sorelle Spagnolo prendono le misure (anche) con la web camera



BARI - Tutto è iniziato da una piccola esposizione di tre abiti e adesso a quasi trent’anni sono riconosciute tra i giovani talenti del «Made in Italy». Tania e Livia Spagnolo, due sorelle, una stilista e l’altra direttore commerciale, 30 e 29 anni, hanno fondato in Puglia il marchio Zibilla, creando un nuovo stile e un nuovo modo di vivere la moda. Una storia singolare la loro, iniziata quasi per gioco, che nel giro di poco tempo, due anni circa, le ha portate a vedere i loro abiti sfilare sulle passerelle della Fashion week di Milano. Dietro tutto questo, però, non c’è solo fortuna, ma anche tanto talento e studio. Tania si è formata all'Istituto Marangoni, una delle più importanti scuole di moda in Europa, e poi è decollata in Cina, ad Hong Kong, dove ha seguito per cinque anni la produzione internazionale di varie case di abbigliamento. Livia si è laureata in lingue orientali a Venezia e ha raggiunto sua sorella poco dopo in Cina, per seguire un master a Pechino. Ma il richiamo della loro terra è stato più forte di ogni altra cosa, per cui «Un giorno ci siamo dette: ritorniamo e creiamo qualcosa di nostro dove siamo nate», spiega Tania. Un percorso al contrario il loro, soprattutto per chi lavora nel settore moda, partite dalla Cina la vera fortuna e lo spazio per emergere Tania e Livia Spagnolo l’hanno trovato in Puglia.
Una scommessa coraggiosa la vostra 
«Proprio vivendo all'estero abbiamo imparato ad apprezzare di più la nostra terra, qui abbiamo delle potenzialità e una tradizione, soprattutto nel settore della moda, che non può e non deve scomparire. Ed ecco che appena tornate, io ho iniziato a disegnare abiti e Livia ad occuparsi dell’aspetto 
commerciale, dal marchio all'esposizione sino alla vendita. Abbiamo cominciato nel 2010 proprio da qui, dal paese dove siamo nate, Conversano, con tre manichini e una vetrina, poi date le richieste abbiamo cercato spazi sempre più grandi. Oggi Zibilla è un atelier di 200 metri quadri, con una grande esposizione dedicata alla vendita e una sartoria».
Qual è stato il segreto di questo rapido successo? 
«La nostra prima pubblicità è stato proprio il passa parola, poi la nostra idea è proprio quella di avvicinare il capo di sartoria alla gente, in molti pensano che un abito fatto su misura sia molto costoso, noi vogliamo smentire questa preconcetto. Io offro alle mie clienti, dopo che abbiamo individuato il modello, sempre tre soluzioni: una alta, una media e una più economica. Il prezzo varia in base al tipo di rifiniture e alla stoffa che si sceglie. Loro così si sentono libere e anche più tranquille».
Per esempio? 
«Se pensiamo ad un tubino in un tessuto crèpe cady, molto in voga in questa stagione, si parte da un prezzo di centoventi euro se lo vogliamo senza maniche, da circa centocinquanta euro se lo vogliamo con le maniche. Insomma con poco più di cento euro siamo riusciti ad acquistare un capo su misura, unico e anche in fibra non artificiale». 

Quanti abiti ha confezionato per la stagione invernale? 
«Circa tremila! Escluso quelli che ho già realizzato per la prossima Fashion week, a febbraio ci ritorno con la nuova collezione autunno-inverno 2013/2014».
Può darci qualche anticipazione? 
«Deve restare tutto top secret, posso solo dirvi che questa volta oltre alla linea alta da "red carpet" presento anche quella più casual che abbiamo chiamato "Zebe by Zibilla". Invece la collezione primavera-estate presentata a settembre, sempre a Milano, sarà tra poco disponibile in atelier a Conversano».
Voi riuscite a fare anche abiti su misura via internet, come fate? 
«Basta un pc connesso, una webcam e un centimetro. In video conferenza faccio vedere alla cliente dove e come prendere le misure, lei poi sceglie modello, colore e tessuto dal catalogo e il gioco è fatto. Taglio, cucio e spedisco».
Le clienti sono soddisfatte? 
«Invio abiti anche in Corea e le richieste aumentano»
Indagando un po’ sul suo stile, come è la donna Zibilla?
«E’ una donna dinamica, che incontriamo tutti i giorni per strada e che deve stare comoda nel suo abito. La donna Zibilla ha carattere e sceglie cosa indossare. Anche quando faccio le sfilate non scelgo delle modelle filiformi, ma donne che abbiano una storia, un argomento, che comunichino qualcosa. Il nostro slogan è Intelligence is sexy».

LIVIA E TANIA SPAGNOLO





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