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05 marzo 2013

Parigi: sfilano Vivienne Westwood e Victor&Rolf




Dalle donne che vestono copiando il guardaroba maschile alle principesse. E che principesse! Sulle passerelle parigine arriva la signorina vestita Vivienne Westwood, una principessa medievale, con tanto di lunghe trecce legate con nastri di plastica (rigorosamente riciclata) e trucco cipriato esagerato, un po' consumato, quasi sbaffato. Il trucco è "sgualcito", ma gli abiti sono perfetti, grandiosi. 

Vivienne Westwood, un particolare della collezione A/I 2013-14

Ispirati alle pagine di vecchi manoscritti, testi che raccontano il Medioevo, sono un trionfo di cappe, mantelle, sontuosi cappotti extra-large, abiti dalle spalle arricciate e gonne ampie. Su tutti c'è questo rimando ai motivi ritrovati sulle pagine di vecchi volumi. A queste ispirazioni la Westwood ha aggiunto le grafiche politiche della climate revolution, per supportare Greenpeace nella salvaguardia dell'Artico. 

Victor&Rolf, collezione A/I 2013-14. Foto: Ansa

Poi, gli accessori: borse e pochette (prodotte dall'italiana Braccialini), occhiali e gioielli vistosi. Maxi zeppa e maxi tacco per le scarpe, con la punta allungata. Chiude la sfilata un abito da sposa, con tanto di bouquet di mimose in mano. A suo modo è sontuosa anche la donna di Haider Ackermann, designer tra i più seguiti dalla stampa internazionale. Questa donna ha i capelli cotonati e tinti di bianco, trucco leggero e indossa maxi cappotti extra lunghi e oversize, parka abbondanti, completi giacca-pantalone molto comodi, pellicce a pelo lungo. Nessun colore forte da lui, soltanto nero, marrone, verde militare e qualche tocco di bianco. Sembra insomma che si stia avviando alla conclusione la tendenza dei colori forti. Anche da Victor&Rolf tutto si gioca soltanto su due colori: bianco e nero, perché "insieme danno un senso di grafica purezza", dice il duo creativo. E' così anche la passerella floreale disegnata dallo studio Job, con cui la griffe collabora. Gli abiti diventano mini, cortissimi, ma esagerano con fiocchi, drappeggi, balze. L'anima ribelle esce fuori nei completi con ricami trompe l'oeil di frange, tagli e strappi. Ai piedi, scarpette maschili in stile Luigi XVI, in vernice nera o bianca, in mano la clutch metallica ispirata alla boccetta di profumo Flowerbomb. "E' il momento di dare il giusto Dna ai brand", dice Renzo Rosso, che con la sua Otb controlla la griffe e annuncia anche importanti novità in arrivo per Victor&Rolf nelle prossime settimane. Novità anche da Sonia Rikyel, per la quale ha sfilato la prima collezione firmata da Geraldo Da Conceicao, stilista nato a Macau, cresciuto a Toronto, a Parigi da 20 anni. Qui in passerella arriva una mademoiselle, tutta di maglia vestita (una buona parte di questi filati sono prodotti dall'azienda italiana Lineapiù). Oltre alla maglia dei mini abiti e dei completi giacca-pantalone, ci sono bluse trasparenti, giacchine in micro-ciniglia e angora che si trasformano in pelliccia. Della divisa militare conserva le linee pulite, ma gioca con le trasparenze per accentuare la femminilità. Seduzione è la parola d'ordine anche da Roger Vivier, dove il direttore creativo Bruno Frisoni nella collezione Sexy Cult rivede i dettagli classici, come il tacco Virgule creato da Monsier Roger Vivier nel 1965. Ora questo tacco è proposto in due altezze di 7 e 10 cm. Sempre dagli archivi arriva l'ultima idea per la borsa Prismick, la versione Specchio, con pelle specchiata, ispirata all'artista tedesco Joseph Beuys e al suo feltro leggendario. Infine hanno attirato la curiosità della stampa le scarpe Blush pon pon, una decolleté con un'applicazione speciale sulla punta: un pennello per fard. Un dettaglio che la musa del brand Ines de la Fressange ha scelto anche come ciondolo, sfoggiandolo alla presentazione.

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