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30 settembre 2015

Fashion Week, crescono presenze e follower

Fashion Week, crescono presenze e followerFashion Hub
 
 
 

Sono positivi i dati relativi all’edizione della Fashion Week appena terminata. Secondo quanto comunicato da Camera Nazionale della Moda Italiana, il Fashion Hub, sede di Camera della Moda durante la settimana e situato presso Unicredit Pavilion in Piazza Gae Aulenti, ha registrato 8.200 ingressi, circa il 40% in più rispetto alla scorsa stagione. In prossimità del Fashion Hub, l’ampia sala sfilate e presentazioni del The Mall ha registrato più di 4mila presenze distribuite su 3 sfilate, 2 presentazioni e 2 eventi. La Sala delle Cariatidi ha invece ospitato 10 sfilate e 2 eventi, con più di 3.500 presenze. Anche i social media hanno rilevato un aumento dei follower: 31.400 su Instagram (21.500 a febbraio 2015), 70.600 su Facebook (57.281 a febbraio 2015) e 5.200 su Twitter. Il sito di Camera Moda dedicato alla Fashion Week, milanomodadonna.it, ha registrato più di 80mila visite.
In concomitanza con la diffusione dei dati relativi alla Fashion Week, Camera Nazionale della Moda ha pubblicato i risultati dello studio effettuato nel secondo trimestre del 2015 sull’andamento dell’industria della moda (tessile, abbigliamento, pelle, pelletteria e calzature). Dallo studio si evince che il fatturato è in ripresa: con una crescita del 4,1%, principalmente grazie all’abbigliamento (+12,9%) e alle calzature (+3,9%). La crescita è stata progressiva: partendo da un dato negativo a gennaio si è affermata nei mesi successivi portando la media del primo trimestre al +2,7% e quella del secondo al +4,1. A sostenerla sono ancora i mercati esteri. Nel secondo trimestre il fatturato sull’estero è cresciuto dell’8,8%, miglior risultato da quindici trimestri. In particolare, sono molto positivi i risultati sui mercati extra-EU, USA e Cina soprattutto.
I consumi di abbigliamento in Italia stanno comunque vivendo un inizio di ripresa.  Le previsioni per il 2015 sono positive, con un fatturato previsto in crescita dai 61,2 miliardi di euro nel 2014 ai 64,2 miliardi di euro per il 2015 (+5%), nell’ipotesi che il cambio dell’euro si mantenga sui livelli attuali.
 

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