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21 settembre 2012

Prato stipula accordo con comune olandese per il riciclo nel tessile

E' stato firmato il 19 settembre nel Salone Consiliare di Palazzo Comunale il protocollo d'intesa fra la città olandese di Almere e il Comune di Prato per la condivisione, la valorizzazione e lo sviluppo di iniziative per il riutilizzo di materiali, principalmente tessili, e la diffusione di buone prassi ambientali. A sottoscriverlo il sindaco di Prato, Roberto Cenni e il sindaco di Almere, Annmarie Jorritsma. 


Première Vision


"Dobbiamo saper guardare ad uno sviluppo sostenibile con l'ambiente - ha sottolineato il sindaco Cenni - e Prato con il cardato rigenerato è perfettamente in linea con questa necessità. Ritengo pertanto giusto che due città si impegnino a sostenere le imprese che svolgono la funzione di riciclo, come quelle del distretto pratese". 

Il protocollo rientra nel Congresso mondiale sui Rifiuti Solidi Iswa 2012 appena concluso a Firenze. Il 19 settembre si è svolta la sessione intitolata ''Nuove frontiere per il riciclaggio tessile'' in cui sono state illustrate varie iniziative italo-olandesi, tra cui quelle dei comuni di Prato e Almere con l'obiettivo di avviare una collaborazione nel campo del riciclo dei materiali tessili. 

"Sono molto contenta - ha affermato il sindaco di Almere, Annemarie Jorritsma - che in questa impresa una delle città più antiche d'Europa e la città più nuova dell'Olanda possano lavorare insieme. Prato ha l'esperienza e le conoscenze nel settore tessile dei filati e dell'abbigliamento, Almere invece è forte nella raccolta e nella divisione di abiti e altri tessuti. L'obiettivo è quindi quello di combinare le nostre conoscenze per dare un contributo per un'economia e una società più pulite, più ecologiche e più felici". 

L'iniziativa nasce dalla proposta di RE-MO Recycling Movement per diffondere la conoscenza del prodotto riciclato e creare un marchio di garanzia per tessuti riciclati per assicurarne la tracciabilità lungo tutta la filiera produttiva. Entrambi i Comuni hanno interesse a favorire comportamenti ecologicamente virtuosi e iniziative economiche che coniughino il rispetto dell'ambiente con la redditività e la creazione di lavoro e ricchezza diffusa. 

Ecco tutte le azioni che saranno attuate per sviluppare le opportunità di chiusura del cerchio della filiera del riciclo: attivare relazioni "continue e costruttive" tra istituzioni, imprese di gestione rifiuti, sistema delle imprese e loro rappresentanze dei due territori per favorirne lo sviluppo sostenibile; informare reciprocamente delle migliori pratiche ambientali implementate nei due territori; avviare un percorso che sviluppi la collaborazione tra istituzioni, imprese di gestione rifiuti sistema delle imprese e loro rappresentanze per individuare e favorire forme di riutilizzo delle particolari tipologie di rifiuto raccolte e trasformarle in nuovi prodotti competitivi sui mercati. 

E ancora: collaborare affinchè si sviluppino le migliori condizioni culturali ed economiche capaci di favorire l'utilizzo e l'impiego di prodotti derivanti dal riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti con particolare riferimento a quelli di matrice tessile; organizzare in ciascun territorio iniziative ed eventi in cui siano reciprocamente presentati progetti, prodotti e tecnologie legati al riutilizzo di materiali tessili già in essere o in fase di lancio; sviluppare nuovi potenziali mercati valorizzando il ri-prodotto come risorsa locale per creare/sviluppare economie ed occupazione sui rispettivi territori, anche con azioni promozionali e di sensibilizzazione verso le Pubbliche Amministrazioni nelle logiche di attuazione dei contenuti del Green Public Procurement. 

E infine mirare ad un'economia circolare nel settore dell'industria tessile (ovvero, chiudere il cerchio della filiera del recupero dei materiali o e promuovere la crescita economica sostenibile). Facendo inoltre riferimento anche a quanto riportato dal "Partnernariato Europeo per l'innovazione sulle Materie Prime" e nel "Manifesto della sostenibilità per la moda Italiana".

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