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11 luglio 2014

Riqualificazione di fieramilanocity: interessati i padiglioni 1 e 2. Tante le novità



Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comuni di Milano, Pero, Rho, Fondazione Fiera Milano ed ENI hanno siglato l’Accordo di Programma che prevede la riqualificazione di una vasta area circostante i padiglioni di fieramilanocity, oltre alla riconversione dei padiglioni 1 e 2, che cesseranno di ospitare attività espositive. In precedenza Fondazione Fiera Milano aveva ceduto al Comune a titolo gratuito l’ex padiglione 3 di Piazza 6 Febbraio (quello detto, in epoca passata, Palazzo delle Scintille), che torna al servizio della città.

L’Accordo di Programma prevede la creazione di una nuova caserma dei carabinieri e l’ampliamento dell’area a verde pubblico all’interno del grande insediamento Citylife, edificato sulla vasta area un tempo occupata da Fiera Milano, prima del suo trasferimento nel nuovo quartiere espositivo di Milano-Rho. Fondazione Fiera Milano cederà infatti i 60.000 metri quadrati situati tra Piazza Tre Torri – cuore di Citylife – e il centro congressuale MiCo.

Questo spazio verrà annesso al parco di Citylife già previsto e che arriverà in tal modo a 158.000 metri quadrati, conquistando il terzo posto per dimensioni tra i parchi del centro di Milano. Ad oggi, l'area a parco già fruibile al pubblico è pari a 25.000 metri. Entro il 2015 si raggiungeranno i 60.000, mentre il completamento è previsto entro la fine del 2016. Sarà anche realizzato un polo commerciale sotterraneo in diretta connessione con la fermata della metropolitana M5, in fase di realizzazione, con oltre 100 negozi di piccola e media dimensione, per un totale di circa 15.000 metri quadrati di superfici di vendita.


Riguardo alla riqualificazione e alle nuove funzioni che interesseranno i padiglioni 1 e 2, Fondazione Fiera Milano intende avviare un percorso di confronto con le istituzioni del territorio, la business community e i cittadini. Ciò che verrà realizzato sarà il frutto di una riflessione improntata alla massima trasparenza, utilità e fruibilità. Esistono già diverse proposte, avanzate da qualificati operatori privati nazionali ed europei.

Gisele consegna la Coppa del Mondo firmata Louis Vuitton



Nonostante la sconfitta nella partita contro la Germania, con un clamoroso 7 a 1 costato l'esclusione della finale alla squadra del Brasile, sarà sempre la top model 'brasiliana' Gisele Bundchen, a consegnare il 13 luglio ai vincitori dei Mondiali di Calcio FIFA, la Coppa del Mondo, contenuta in un baule creato appositamente dalla maison Louis Vuitton.


La top model 'brasiliana' Gisele Bundchen con il trofeo nel baule firmato Louis Vuitton - Foto: Ansa

theMICAM riapre dal 31 agosto al 3 settembre: ecco i numeri dell'edizione 106



theMICAM conferma il proprio ruolo di manifestazione leader del settore della calzatura a livello internazionale, mantenendo buoni risultati nei numeri edizione dopo edizione: saranno 1.557 gli espositori che presenteranno le loro collezioni primavera/estate 2015 a Rho-Fieramilano dal 31 agosto al 3 settembre, dei quali 617 internazionali, su oltre 67.500 mq. di superficie espositiva netta.
La pianta della fiera di Rho

Entreranno per la prima volta a theMICAM nuovi importanti brand: Christian Lacroix, Colmar, Missoni e Porsche Design. theMICAM, come ormai da molte edizioni, sarà anche presente nel cuore di Milano, capitale della moda, con nuove iniziative e installazioni dedicate al mondo della calzatura, che vedranno protagoniste il grande pubblico e i selfie più originali scattati dagli shoe addicted.

Grande novità della prossima edizione, sarà 'theMICAMsquare', centro reale e virtuale del mondo della calzatura, con servizi unici ed esclusivi per gli operatori del settore. Lo spazio ospiterà al padiglione 10 eventi, seminari e presentazioni per la footwear community su argomenti come il visual merchandising, i nuovi fashion trend, l’evoluzione del retail, le nuove tecnologie, oltre a incontri B2B con esperti del settore, rappresentando il luogo ideale per sviluppare le reti professionali.

Incentrata sul tema 'Future Design Lifestyle' per il 2016, 'theMICAMsquare', grazie alla collaborazione di WGSN, prevederà la partecipazione di ospiti d’eccezione del mondo della moda, della calzatura e degli accessori che illustreranno, attraverso seminari, interviste live e sessioni di sviluppo del prodotto, gli ultimi trend in fatto di design, retail e consumatori. 'theMICAMsquare' ospiterà inoltre una mostra realizzata dalla Biblioteca della moda e uno spazio dedicato alle scuole calzaturiere.

Le nuove date di theMICAM (come detto 31 agosto-3 settembre) sono in in anticipo rispetto alle date consuete. Questa decisione è stata presa per permettere ai buyer di pianificare meglio e con anticipo gli acquisti, e per dare agli espositori l’opportunità di organizzare con più tempo la
produzione, oltre che per allinearsi con le tempistiche del calendario internazionale.

Rendering dello spazio 'theMICAMsquare'

theMICAM ha anche ripensato l’accoglienza per visitatori, buyer, operatori e giornalisti, e ha implementato la connessione Wi-fi gratuita nei padiglioni e su Corso Italia, ha collocato degli 'Info point' digitali a disposizione dei visitatori in tutti padiglioni e dei 'Punti informazione ed accoglienza' agli aeroporti di Linate e Malpensa. In più, ha attivato i servizi di 'theMICAMairport&touristservices', per effettuare prenotazioni biglietteria aerea, prenotazioni per ristoranti e hotel, servizi transfer, check-in aeroportuale direttamente in fiera.

La fiera theMICAM si presenta poi con un format rinnovato e una riorganizzazione degli spazi più omogenea, moderna e razionale, studiata per facilitare la visita ai buyer. Un cambiamento che offrirà, attraverso un nuovo visual della manifestazione, percorsi tematici mirati, dedicati alle diverse categorie merceologiche in mostra. Così, i Padiglioni 1 e 3 sono dedicati alle calzature Luxury, i Pad. 2/5 a quelle Contemporary, poi il Pad. 2V è la 'International Designers Area', il Pad. 4 è riservato alle calzature Urban, il Pad. 4B alle scarpe bambino, il Pad. 6 è la categoria Active, il Pad. 7 la Cosmopolitan e infine il Pad. 10 è riservato alle aziende di scarpe dallo stile Street.

"Nata a Vigevano e oggi globale, dopo la sfida vinta in Cina e gli approcci che la porteranno presto negli USA, theMICAM si è presa lo scettro del leader mondiale del settore delle calzature", ha sottolineato Enrico Pazzali, AD di FieraMilano, presentando la prossima edizione.

"Una delle novità - ha spiegato il presidente di theMICAM e di Assocalzature Cleto Sagripanti - è la data che è stata anticipata. Ora la sfida, rispetto ai traguardi già raggiunti, è quella di portare più visitatori, 40.000 è il target che pensiamo di poter superare. L'altra novità è la 'piazza', un punto dove chi vuol sapere di calzature e di moda deve passare perché ci troverà scuole, corsi, seminari e tutti gli eventi organizzati dalle aziende".

Una delle passate edizioni di theMICAM

Farsi trovare pronti alla ripresa dei consumi interni è la parola d'ordine per le aziende delle calzature italiane, settore nel quale il fatturato dell'export pesa per l'80%. "Crediamo che nel secondo semestre del prossimo anno ci saranno segnali forti di ripresa - ha spiegato Sagripanti - sia perché abbiamo toccato il fondo, sia perché gli 80 euro di reddito in più per le famiglie una volta stabilizzati saranno spesi per consumi. Ora c'è da completare l'iter per il 'Made in' col voto in Consiglio Europeo durante il semestre di presidenza italiana".

Una legge europea consentirebbe di dare forza ulteriore al fenomeno del ritorno in Italia di imprese o marchi che avevano delocalizzato (192 nel 2013). "Tornano perché vogliono stare più vicine ai mercati. Col 'Made in', insieme a sgravi fiscali per nuove assunzioni che noi chiediamo al ministro Poletti - ha concluso Sagripanti -potremmo realizzare 4-5.000 nuovi posti di lavoro".

Google: 104 borse di studio per digitalizzare le imprese italiane



Google ha assegnato 104 borse di studio ad altrettanti laureati e neolaureati italiani con l'obiettivo di digitalizzare le imprese del Made in italy. I nomi dei vincitori del bando, realizzato insieme a Unioncamere, sono stati svelati a Venezia nell'ambito dell'evento "Digital Venice", alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, del Segretario Generale di Unioncamere Claudio Gagliardi e del Capo della Segreteria Tecnica del ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Firpo.
Foto: Apcom

Le borse di studio sono parte del progetto Google "Made in Italy: Eccellenze in Digitale", hanno il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e si inseriscono all'interno della campagna "e-Skills for jobs" della Commissione Europea. I 104 laureandi o neolaureati selezionati, oltre a ricevere una borsa di studio di 6 mila euro, verranno ospitati per 6 mesi in 52 Camere di Commercio con il compito di favorire la digitalizzazione delle PMI (piccole e medie imprese) del territorio.

"Il nostro Paese è ricco di giovani talenti, che possono offrire un fondamentale contributo allo sviluppo di idee innovative per il settore agroalimentare - ha dichiarato Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - il lavoro presentato oggi rientra in un più ampio disegno strategico per contribuire a migliorare la presenza Web del mondo wine&food italiano, cogliere al meglio le opportunità dell'e-commerce e proteggere le nostre eccellenze".

Dopo un training realizzato da Google e Unioncamere, i vincitori svolgeranno attività di sensibilizzazione e supporto alle imprese del territorio loro assegnato per aiutarle a creare o sviluppare la propria presenza online, sfruttando così le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo le eccellenze del Made in Italy.

Le PMI interessate invece possono seguire su www.eccellenzeindigitale.it un percorso formativo gratuito, realizzato da Google con la Fondazione Symbola, con il coordinamento scientifico del Professor Stefano Micelli dell'Università Ca' Foscari di Venezia, con consigli pratici per utilizzare il Web come mezzo di sviluppo di business.

Paris Haute Couture: Viktor&Rolf e Maison Martin Margiela



La haute couture è anche sperimentazione di materiali inusitati. Viktor&Rolf riflettono sulla ossessione contemporanea per il red carpet e realizzano la collezione proprio con il tappeto rosso calpestato dai divi. Maison Martin Margiela recupera invece antichi broccati e li assembla con voluta trascuratezza. Entrambi i marchi del gruppo Otb (di Renzo Rosso) fanno alta moda tentando di dissacrarla.
Maison Martin Margiela, haute couture - Foto: Ansa

Il passaggio dei vip sul tappeto rosso è quasi una malattia contemporanea, feste ed eventi ormai si riducono a questo rito sotto i flash dei fotografi. I due stilisti olandesi hanno imbastito quindi una piccola collezione tagliando il red carpet come fosse uno spesso velluto da avvolgere o drappeggiare intorno al corpo con gesti spontanei.

Tecnicamente in realtà i capi sono complessi e lavorati, ma l'effetto è volutamente semplice, quasi primitivo. Anche le classiche scarpe derby sono di "moquette" e così pure la cappa animalier ("il maculato non può mancare essendo - dicono Viktor Horsting e Rolf Snoeren - la quintessenza del glamour") è stata creata rasando il tappeto rosso e applicandolo a macchie sul tessuto tecnico, con 300 ore di lavoro a mano.

Musica dal vivo che inizia come un normale applauso e via via diventa concerto "manuale" di quindici studenti del conservatorio di Anversa. Un antico lampasso tagliato asimmetrico per un abito monospalla, scampoli di broccato riuniti con fantasia ma anche un cappotto di Paul Poiret in broccato a motivi persiani, usato all'epoca per una festa orientalista: sono tra gli ingredienti della collezione Artisanal di Margiela, come sempre dedita a ridare una seconda vita ai vecchi materiali della moda.

Il capo di Poiret è stato restaurato con del nastro di cotone e viene indossato su una gonna piena di monetine antiche. Sono franchi francesi quelli applicati sullo chiffon grigio dell'abito a colonna senza spalle mentre il classico cappotto in cashmere deve le sue diverse sfumature di beige al patchwork di tessuti da campionario.

A Parigi sfila anche la couture junior di Bonpoint



Nel giardino incantato di un settecentesco hôtel particulier dove ha sede, in rue Tournon, la più fascinosa delle boutique di Bonpoint, esordisce a Parigi anche la passerella della couture infantile del marchio che ha tutto per i bambini chic, incluso il profumo senza alcol.
Una proposta Bonpoint

Bonpoint si considera a ragione una vera maison di moda: nella sua sede di rue Barrault - regno creativo di Christine Innamorato - tutto è fatto esattamente come in un atelier, dal patron di carta al prodotto cucito e pronto per sfilare.

In passerella dunque ben sessanta uscite per una moda che si spinge fino all'adolescenza (sfila anche una attrice quindicenne) e fa tendenza, mescolando romanticismo e sport, vezzi da bimba e spirito più birichino da maschietto. Erano di Bonpoint i vestiti delle damigelle al matrimonio di Kate Moss e proprio nella boutique di rue Tournon, Michelle Obama durante la sua visita parigina volle organizzare la festa per la figlia più piccola.

Bonpoint fu fondata nel 1975 da Marie France Cohen e da suo marito Bernard, poi deceduto nel settembre del 2010, i quali nel 2009 crearono anche il raffinato department store parigino Merci, ed è stata poi acquisita nel 2007 dal fondo francese EPI. Da tre mesi Bonpoint ha un nuovo PDG, Sabine Brunner (ex Roger Vivier). In Italia il marchio ha negozi a Milano, Firenze, Torino, Roma e ora anche un programma di espansione.

Paris Haute Couture: Valentino bellezza classica preraffaelita



C'è un'idea sacra della bellezza, in senso anche pagano, e c'è la pittura preraffaellita nella collezione Valentino Haute Couture. Una corrente artistica (cui è dedicata una mostra ancora in corso a Torino) così intensamente centrata sulla bellezza avrebbe spaventato chiunque. Non Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli che l'hanno scelta per fare il loro discorso sulla beltà femminile nella moda.
Paris Haute Couture, Valentino - Foto: Ansa

I vestiti sono un incanto, neanche a dirlo. Bisognerebbe descriverli uno per uno come si fa con le opere d'arte. Stavolta poi le citazioni dei quadri sono precise: una sfida titanica (ma vincente) pensare di riprodurre lo spirito pittorico di sir Lawrence Alma Tadema nella toga di lana grigio-azzurra con un'ala sciolta sul fianco. Oppure concepire il peplo che si ispira alla "Deianira" di Evelyn De Morgan e avvolge la modella con un drappeggio che pare rigirato al momento ma è un gioco raffinato di chiusure.


Paris Haute Couture, Valentino - Foto: Ansa

C'è il quadro "Monna Vanna" di Dante Gabriele Rossetti nel completo con cappotto e gonna color diaspro in cashmere double tutto ricamato di arabeschi in seta e marcassite. La Clitennestra di John Maler Collier è interpretata da un soprabito avorio con applicazioni di lana, pelle e oro. Lo smoking una lunga gonna di plissé ha la giacca che si chiude con un laccio rigirato intorno alla vita. E' un tema che ritorna sempre, quello del nastro avvolto e annodato alto in vita, quasi a voler citare il corsetto d'alta moda: sono infatti vestiti che stanno nella tradizione, ma sono fatti in modo diverso dal passato "quando i grandi abiti - dice Piccioli - stavano in piedi da soli, tanto erano strutturati".

Paris Haute Couture, Valentino - Foto: Ansa

Qui il vestito lungo di plissé verde è un soffio e così anche l'abito grigio di tulle con lo "scapolare" ricamato d'argento e dipinto di verde giada. Pepli, toghe, scapolari, calzari, fasce, sono tutti riferimenti all'antichità classica e ai quadri preraffaelliti, con qualche contaminazione: il grandioso abito del finale è come una giostra, una Cavalcata fantastica, ispirata all'omonimo quadro di Fortunato Depero, e siamo ormai negli anni Venti del secolo scorso.

Paris Haute Couture, Valentino - Foto: Ansa

Ma perché questo azzardo e tutto questo cimento? Per affrontare - spiegano i due - il concetto di bellezza come arte, nel senso classico, nella sua sacralità che non va abbrutita ma semmai personalizzata e adeguata ai tempi. "Non bisogna aver paura della bellezza" dicono Chiuri e Piccioli ripetendo in fondo quello che è sempre stato il principio della maison Valentino. Ma con la sfilata couture di oggi, i due hanno anche voluto rispondere a un'obiezione che veniva fatta al loro stile. Non era proprio una critica, ma un appunto che suonava così: certo, voi fate collezioni molto eleganti ma è facile rendere tutto raffinato quando si sceglie lo stile severo, accollato, pudico.


Paris Haute Couture, Valentino - Foto: Ansa

Maria Grazia e Pier Paolo replicano oggi con 61 uscite in passerella, piene di vertiginose scollature sul seno e sulla schiena: "E' una sfilata contro i luoghi comuni, contro l'idea che il vestito scollato non possa essere elegante. Sì, abbiamo voluto dimostrare che il nostro stile non ha bisogno di severità, che possiamo anche aprire uno scollo fino in vita". Perché la bellezza è "un valore da rendere sempre contemporaneo" è un riferimento di cui non aver paura: "Pensare di cavarsela lavorando sul brutto, sull'ugly-chic, è una scappatoia che non ci convince". E non convince neppure la clientela che accorre chez Valentino: "l'età media della cliente d'alta moda - spiega l'amministratore delegato Stefano Sassi - è 40 anni, quest'anno il fatturato haute couture cresce del 35%, abbiamo portato l'organico da 40 a 60 dipendenti".

Dubai vuole costruire il più grande centro commerciale del mondo



Già considerata come una capitale dello shopping, la città-emirato di Dubai ha annunciato di voler costruire il più grande centro commerciale del mondo, una vera e propria città collegata a strade commerciali coperte per sfuggire al calore.
La presentazione del progetto del "Mall of the world" (Foto: AFP)

Il "Mall of the world", che si estenderà su una superficie di 743.000 metri quadrati, sarà collegato a una rete di vie commerciali la cui temperatura sarà controllata, ha annunciato il governo di Dubai.

Il complesso del “Mall del mondo” comprenderà anche "il più grande parco di divertimenti a tema coperto del mondo", oltre a un quartiere culturale che ospiterà dei teatri e sarà collegato a un centinaio di hotel e appartamenti arredati.

"Le passeggiate lunghe sette chilometri che collegheranno tutti gli edifici resteranno aperte durante l'inverno e saranno coperte in estate" per sfuggire alla calura dell'emirato, dove le temperature si aggirano intorno ai 50 gradi da giugno a settembre.

Il governo non ha precisato in quale data devono iniziare i lavori del progetto di cui è incaricata Dubai Holding, appartenente al sovrano di Dubai, lo sceicco Mohammed ben Rached Al Maktoum.

"Abbiamo ambizioni più ampie di quelle di avere solo un turismo stagionale. Vogliamo fare degli Emirati una meta turistica per tutto l'anno", ha spiegato il sovrano, citato nel comunicato.

Dubai spera con questo progetto gigantesco di attrarre 180 milioni di visitatori all'anno. A causa della crisi del debito nel 2009, l'emirato aveva dovuto rinunciare a molti progetti faraonici, ma in seguito è riuscito a ristrutturare la montagna di debiti che gravavano sulle sue società e la sua economia è tornata a crescere.

Dubai ospita già uno dei più grandi centri commerciali del mondo, il Dubai Mall, e si è imposto come centro turistico nella regione approfittando degli sconvolgimenti che hanno scosso il mondo arabo.

L'emirato, le cui risorse petrolifere sono quasi a secco, ha scelto di concentrare la propria economia sui servizi e ha ottenuto di organizzare l'Esposizione Universale del 2020, durante la quale spera di attrarre 25 milioni di visitatori.

Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP

Dopo Parigi, riflettori puntati su AltaRoma



Dopo le sfilate di Parigi, riflettori puntati sulla kermesse di AltaRoma, in programma nella capitale dal 12 al 16 luglio, in location desuete per la moda come il Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia, a cui si aggiungono stavolta altre sedi storiche.

Foto: Ansa

Agli Horti Sallustiani il 13 luglio si terrà un evento di Bulgari a sostegno di Save the Children: la presentazione del volume Forma/Luce, edito da Drago e una mostra fotografica. Nella stessa serata saranno presentati i ritratti di Isabella Ferrari scattati dal fotografo Max Cardelli, alternati alle poesie di Aldo Nove sulla sfera femminile. Il tutto con la testimonianza di Francesco Clemente. Le Scuderie di Palazzo Ruspoli ospiteranno la mostra dei 50 anni della maglieria made in Italy, "Maglifico Flora/Fauna". Al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia si terrà la mostra Made in Italy, Una visione Modernista (Johnny Moncada, Gastone Novelli e Achille Perrelli). Uno spazio a Trastevere, tra l'Orto Botanico, il Tevere e il Gianicolo aprirà in anteprima solo per A.I. e Altaroma. Palazzo Braschi, sede del Museo di Roma, ospiterà l'11 luglio il debutto del nuovo marchio dell'ex delfino di Fausto Sarli, New Land by Carlo Alberto Terranova, che proporrà una capsule di 12 abiti couture in bianco e nero ispirati alle icone femminili degli anni '70, da Benedetta Barzini a Veruska. Al Palazzo dei Congressi all'Eur si terrà invece il 12 luglio, la sfilata di Sarli Couture, che vede il ritorno alla maison dello stilista Rocco Palermo, per 20 anni assistente di Fausto Sarli. La XXV edizione di AltaRomAltaModa, oltre ai classici defilè, prevede inaugurazioni di mostre e negozi (Longchamp che festeggia il nuovo store e i 20 anni della iconica borsa Le Pliage), anteprime e progetti speciali. Ma stavolta l'artista chiamato a rappresentare la manifestazione dedicata alla couture è l'americano Dain con la sua street art, da cui l'immagine che rappresenta la fashion week romana, intitolata If The Shoe Fits. L'opera crea inediti equilibri tra arte, moda e cinema, attraverso il confronto tra linguaggi e epoche. In omaggio all'artista, l'esposizione Dain|Tribute to Rome, a S. Spirito in Sassia il 12 luglio, che mette in evidenza l'attenzione delle istituzioni capitoline nei confronti di un movimento creativo spesso utilizzato per dare un'altra faccia, non soltanto da un punto di vista artistico ma anche in termini d'inclusione sociale, a interi quartieri e a periferie. Nel calendario sono presenti le maison storiche Curiel Couture (sfila in serata il 14 a S.Spirito in Sassia) Renato Balestra che presenta il 13 luglio nel suo atelier di via Cola di Rienzo, e a cui rende omaggio L'accademia di Costume e Moda con Be Blue be Balestra. Tornano con le loro presentazioni Antonella Rossi, Giada Curti, Luigi Borbone e Sabrina Persechino. Due le new entry, il libanese Rani Zakhem (il 13 a S.Spirito in Sassia) e Peter Langner (il 15 luglio in un hotel). Torna Antonio Grimaldi Haute Couture con la presentazione di una capsule a Palazzo Besso e di una White collection nel suo nuovo negozio. Lo stilista palestinese Jamal Taslaq sfilerà invece il 15 luglio nel Quartiere Generale delle Nazioni Unite a New York (ore 20 locali) e il video sarà visibile sul nostro sito di AltaRoma il giorno dopo.

Who Is On Next?" concorso di scouting ideato da Altaroma con Vogue Italia, festeggia 10 anni con una mostra che racconta i talenti scoperti da Altaroma. yoox.com, l'online lifestyle store di moda rinnova la partnership con il concorso offrendo ai vincitori visibilità nella sua vetrina di web. Nel vivaio di Altaroma, a presentare le loro collezioni 2015, Esme Vie, Fabio Quaranta, Greta Boldini e San Andrès Milano. Al Rome Marriott Grand Hotel Flora andrà in scena la sesta edizione di Room Service, progetto curato da Simonetta Gianfelici, che le suite dell'albergo trasformate in show room per 15 brand. Per A.I. Roman Inspirations, a cura di Clara Tosi Pamphili e Alessio de' Navasques, una galleria che aprirà a settembre ospita la collezione di Giacomo Guidi e di altri designer, i costumi de "La Grande Bellezza" della Sartoria Annamode, e quelli di "Le Meraviglie" della Sartoria Farani. Prosegue infine la collaborazione tra Altaroma e l'International Trade Centre (ITC) Ethical Fashion Initiative presentando, oltre all'affermata italo-haitiana Stella Jean, una selezione di designer dall'Africa.

Woolmark Prize: a Parigi i vincitori della finale regionale



I vincitori della fase regionale dell'International Woolmark Prize che si è svolta l'8 luglio scorso a Parigi durante la settimana dell'alta moda, sono Asger Juel Larsen, dalla Danimarca, per la categoria dell'abbigliamento maschile (novità introdotta quest'anno), e il duo Augustin Teboul, dalla Germania, per la moda donna.

Il duo Augustin Teboul e la loro proposta vincente (DR)

"La presentazione di Asger è stata articolata e strutturata, la sua ricerca su tessuti e texture è elaborata e completa", ha detto Veronique Nichanian di Hermès, tra i membri della giuria. "La personalità di Annelie e Odely ci ha particolarmente toccato, hanno conferito alla lana un inaspettato tocco di eveningwear", ha osservato anche Emmanuelle Alt di "Vogue Paris", al termine della vittoria di Augustin Teboul.

I due vincitori, scelti tra i 20 talenti più promettenti in Europa per ciascuna categoria, ricevono un contributo finanziario di 50.000 dollari australiani, oltre all'opportunità di rappresentare l'Europa alla prestigiosa finale internazionale (il cui vincitore riceverà un ulteriore contributo di 100.000 dollari australiani e l'opportunità di vedere la propria collezione in vendita presso i più importanti retailer al mondo).


Asger Juel Larsen e la sua proposta uomo vincente (DR)

La finale dell'International Woolmark Prize per l'abbigliamento uomo si terrà il prossimo gennaio durante 'London Collections: Men', mentre quella per la categoria donna avrà luogo a Pechino in marzo. Il premio, organizzato da The Woolmark Company - autorità globale della lana Merino - istituito nel 1954 e che in passato ha lanciato anche Karl Lagerfeld e Yves Saint Laurent, ha l'obiettivo di promuovere i migliori stilisti emergenti di tutto il mondo.

AltaRoma, con '100' couture in mostra a Museo Fanteria




La mostra "100" celebra la creatività di alcuni atelier romani, fashion designer e studenti delle scuole di moda, rendendo un tributo alla "Grande Guerra, 1914-2014", con una serie d'installazioni nel cortile del museo Storico della Fanteria. Tema conduttore del progetto di Antonio Falanga è il tricolore della bandiera italiana. Sui manichini, abiti da sera di grandi maison e pellicce (quelle di Bertoletti 1882). 




Il Museo Storico della Fanteria, aperto nel 1959 è diviso in sezioni, 35 sale. Vi è documentata l'evoluzione storica dell'arma, dal Risorgimento alla guerra di Liberazione. Per l'inaugurazione della mostra, il 12 luglio, un abito simbolo sarà esposto nell'abside del Tempio Romano inscritto al museo e altri due verranno posizionati in altre sale. Per la restate durata della mostra, i tre abiti saranno riuniti. I 100 anni della Grande Guerra, uno dei conflitti più cruenti della storia, parte dall'omaggio al grande sarto di quel periodo, Paul Poiret, il primo ad avere l'idea di esporre le proprie creazioni con "quadri moda" nelle vetrine delle routes parigine. Un'idea precorritrice dei tempi che vuole rivivere nel progetto '100', a cui partecipano griffe come Egon von Furstenberg, Eleonora Giamberduca by Elins Moda, le Gemelle Donato, La Via della Seta di Francesca Paternò, Mariano La Barbera, Mauro Gala Couture, e nuovi fashion designers, come Elena Guerrieri, Hilda Falati, Sergio Tamburrino. Il progetto è realizzato in collaborazione con l'Esercito Italiano e patrocinato da Roma Capitale e Regione Lazio. Logo ufficiale, quello della Struttura di Missione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, Presidenza del Consiglio.

10 luglio 2014

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Il Bread&Butter a Barcellona in cartellone prima del Pitti Uomo a gennaio



Come di consueto, Karl-Heinz Müller ha organizzato una presentazione ufficiale fatta a modo suo. Mezz'ora prima della semifinale della Coppa del Mondo FIFA di Calcio, serata che ha rischiato di essere annullata a causa di un fortissimo temporale, il fondatore del Bread&Butter è salito sul palco per lanciare una clip.

Dal mitico aeroporto di Berlino, l'aeroplano del video va in direzione Sud, back to Barcelona, torna a Berlino per luglio e fa il pieno per settembre e la destinazione Seoul. Le sole date conosciute sono quelle di Barcellona, dall'8 al 10 gennaio 2015. «Anticiperemo gli italiani, questa è la vera breaking news della serata», commenta Karl-Heinz Müller, che su questo punto ha proprio ragione. FashionMag annunciava venerdì il probabile approdo a Barcelona a partire da gennaio e la Corea del Sud era evocata già dallo scorso gennaio. Ricordiamo che il Pitti Uomo il prossimo anno si svolgerà dal 13 al 16 gennaio.

Il Bread&Butter si svolgerà a Seoul dal 3 al 5 settembre prossimi

Il salone di moda giovane e urban, in cerca di una nuova vita, cambia ritmo con tre edizioni e tre metropoli, ogni volta con il sostegno di sindaci e autorità locali. «Per il 2016, non sappiamo nulla. Forse avete voglia di un'estate a Barcellona? O di un inverno a Berlino? E' magnifica sotto la neve. Tuttavia, vi garantisco che a Seoul, in settembre, il tempo è bello»….,riassume il boss del Bread prima di andare a vedere la partita con la bandiera tedesca sulle spalle.

Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

AltaRoma: nasce il 'Premio Fernanda Gattinoni'



Debutterà nell'ambito di AltaRoma AltaModa, la prima edizione del 'Premio Fernanda Gattinoni' dedicato ai giovani stilisti delle scuole di design, che si terrà il 16 Luglio a Santo Spirito in Sassia, durante la sfilata dell'Accademia Creazioni Moda di Maria Maiani. Alla couturière verrà inoltre presto dedicata una delle vie della Capitale, come omaggio indelebile alla sua creatività e devozione alla città di Roma.
Fernanda Gattinoni (a destra) - Foto: Ansa

La giuria del premio presieduta da Stefano Dominella, assegnerà il riconoscimento ad uno dei 24 allievi dell'accademia che manderanno in passerella 37 abiti ispirati dalle tendenze degli anni a cavallo tra il quaranta e i cinquanta.

E' stato un rapporto stretto e sinergico quello di Fernanda con i giovani, che ha segnato anche il percorso dello storico atelier di Via Toscana. Non a caso all'inizio degli anni Ottanta, Fernanda Gattinoni scelse per il rilancio di un' immagine più contemporanea della maison proprio il figlio Raniero e Stefano Dominella, entrambi poco più che ventenni. E' proprio in questa particolare collezione realizzata dagli allievi dell'Accademia Maiani e dedicata alla rinascita, la giuria dovrà scegliere lo stilista vincitore.

"Nel valutare - spiega Dominella - terremo conto anche di quelle indicazioni, sempre attuali, dettate da Fernanda e rilette con uno sguardo d'avanguardia. Il punto di partenza, insegnava Fernanda Gattinoni, è sempre la tradizione che viene poi destrutturata, ricostruita e aggiornata. Giocare a mescolare linee e stili di altri tempi fa parte del gioco. L'importante è farlo con gusto e mai come una brutta copia".

Paris Haute Couture: il rosso e nero appassionato di Armani Privé



Uno scrigno di lacca nera si apre sulla magia della collezione Armani Privé, tutta in rosso e nero, con lo stacco del bianco: colori basici, colori forti. "Ero stanco di nuances e mezze misure, questa è un'alta moda da presa di posizione decisa", dice Giorgio Armani.
Paris Haute Couture, Armani Privé

La stanza delle meraviglie è piena di sorprese. I colori sono quelli delle carte da gioco, in fondo la couture è frutto di una abilità che ai profani può sembrare da prestigiatore: pare impossibile che mani umane possano trasformare delle piume in un origami tridimensionale di perfetta geometria, da portare come un piccolo caban sui pantaloni neri. Uno dei pochi, perché il resto di questa couture è soprattutto in minigonna-pant, e anche parecchio corta, salvo poi allungarsi decisamente per la sera.

Anche le clienti dell'alta moda vogliono essere sexy come le altre, dice Armani che dà dunque il via libera alla mini-pant da haute couture ("questa naturalmente è solo una proposta, poi - aggiunge prudente - gli orli si possono sempre allungare").

Rosso e nero, passioni forti, simboliche, da romanzo di Stendhal: i due colori si punteggiano vicendevolmente, diventano pois e fantasie astratte sui corti soprabiti, oppure si sommano al bianco senza confondersi. Mezze perle metalliche sull'organza della gonna godet, una grande cappa rossa di tundra, il tessuto tecnico che normalmente dà struttura interna ai capi e qui invece rivela tutta la sua luminescente eleganza.

Paris Haute Couture, Armani Privé

Materiali innovativi, dunque, perché l'alta moda è perenne ricerca, è modernità (la giacca nera che sembra di astrakan è un insieme di ruches in chiffon tecnico) ma anche stravaganza, come il dettaglio dei guanti di lattice rosso e l'acconciatura bizzarra con grosse biglie. Ci sono il pizzo e le paillettes ma sembrano scomparire nell'insieme, il vero valore aggiunto è la grinta. Sì, è un'alta moda grintosa quella di questa stagione: con tacchi alti o scarpe raso terra la donna Armani Privé è un tipo senza mezzi termini.

Di sera tutto sfuma e si addolcisce. Gli abiti lunghi diventano più vaporosi, quasi delle nuvole di volants in tulle che creano un effetto di dissolvenza, accentuato da una novità assoluta: un velo a rete di tulle ricamato a pois d&rsquoesprit che volteggiano attorno al corpo. Quasi una mantiglia, ma non è spagnoleggiante: è una invenzione Armani Privé e parte dall'acconciatura per scendere a coronare tutta la figura. L'effetto è quello di un abito il cui profilo non sembra definito, come in perenne evanescenza.

Giorgio Armani al termine della sua sfilata Privé - Foto: Ansa

"Un sogno che giustifica il suo costo", questo è il principio dell'alta moda di Giorgio Armani che chiude la passerella con un abito rosso da sirena, senza il lungo velo ma con un bolero cocoon tutto in striscioline di chiffon tagliate e cucite con abilità certosina per formare la nuvola che sembra una pelliccia di marabù.

Il Bread&Butter svela i suoi padiglioni per Barcellona



Il Bread&Butter, nella serata di martedì, ha distribuito ai suoi ospiti un giornale. Con il sottotitolo di "Breaking News", il newspaper è composto da quattro fascicoli, uno sul concept di 'International Season Kick Off', uno che riguarda Barcellona, uno su Berlino e uno per Seoul. 








Le informazioni riportatevi sono chiare soprattutto per l'edizione catalana. In primis, le date: 8-10 gennaio. In secundis: il prospetto dei 100.000 metri quadrati della Fira. Vi si può notare innanzitutto il ritorno di uno spazio che comprende il termine 'Denim' nella sua denominazione. Almeno 19.100 metri quadri saranno infatti riservati al 'Denim & Contemporary Urban Wear'. Torna anche lo 'Sport & Street' che, insieme al 'Lock', disporrà di 15.408 metri quadrati di esposizione.

Per quanto riguarda il centro fieristico, vi farà la sua apparizione un padiglione italiano, che sarà dedicato alle sfilate. Gli altri padiglioni sono 'Young Fashion' (15.624 metri quadrati), 'Superior Women'/'Women&Menswear'/'Design&Agents'/'Accessoires&Gadgets' (quattro spazi per 21.390 metri quadrati totali), e il celebre 'Luna Park'. Ad essi si aggiungerà un padiglione per gli stilisti emergenti.

«I marchi di jeans torneranno», «Era o lo spostamento o la morte», «A Barcellona, i dettaglianti di piccole dimensioni verranno», «L'alternanza Nord-Sud è piacevole», «Il grosso del business sono ancora la Germania, la Scandinavia...»…. Sono alcune delle affermazioni che si potevano ascoltare fra un gol e l'altro della Germania nello storico e incredibile 7-1 al Brasile della semifinale del Mondiale di calcio di martedì sera. Come a dire che gli espositori hanno già pensato che molto presto faranno il punto della situazione con i rispettivi team.

Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

Levi’s: una collezione per la S/S 2014 dedicata agli shorts



Sarà un'estate in shorts. Levi’s dedica al pantaloncino corto una intera nuova collezione Spring/Summer 2014 uomo e donna, che trae ispirazione dall’inconfondibile spirito della West Coast americana. La nuova collezione deriva dal concetto “The New Californian” e rende omaggio alla tradizione del brand e allo stile di vita vacanziero della metà degli anni Sessanta catturando al tempo stesso la moda elegante, allegra e giovanile della street culture contemporanea del Golden State.


Gli shorts Levi's per la S/S 14 - Foto: Ansa

Pezzi iconici della tradizione e classici di culto vengono reinventati, combinando colori vivaci a tessuti leggeri per creare nuove e fresche interpretazioni di alcuni dei nostri capi preferiti, delle nostre forme classiche e dei fit che possono solo migliorare nel corso del tempo.

Le finiture comprendono stampe decise, come quelle militari e pixelate, tocchi di colore in contrasto al canvas bianco e blu, piccolo strappi sui jeans e nuove versioni delle classiche camicie check western sia nella collezione uomo che donna.