Uno scrigno di lacca nera si apre sulla magia della collezione Armani Privé, tutta in rosso e nero, con lo stacco del bianco: colori basici, colori forti. "Ero stanco di nuances e mezze misure, questa è un'alta moda da presa di posizione decisa", dice Giorgio Armani.
La stanza delle meraviglie è piena di sorprese. I colori sono quelli delle carte da gioco, in fondo la couture è frutto di una abilità che ai profani può sembrare da prestigiatore: pare impossibile che mani umane possano trasformare delle piume in un origami tridimensionale di perfetta geometria, da portare come un piccolo caban sui pantaloni neri. Uno dei pochi, perché il resto di questa couture è soprattutto in minigonna-pant, e anche parecchio corta, salvo poi allungarsi decisamente per la sera.
Anche le clienti dell'alta moda vogliono essere sexy come le altre, dice Armani che dà dunque il via libera alla mini-pant da haute couture ("questa naturalmente è solo una proposta, poi - aggiunge prudente - gli orli si possono sempre allungare").
Rosso e nero, passioni forti, simboliche, da romanzo di Stendhal: i due colori si punteggiano vicendevolmente, diventano pois e fantasie astratte sui corti soprabiti, oppure si sommano al bianco senza confondersi. Mezze perle metalliche sull'organza della gonna godet, una grande cappa rossa di tundra, il tessuto tecnico che normalmente dà struttura interna ai capi e qui invece rivela tutta la sua luminescente eleganza.
Materiali innovativi, dunque, perché l'alta moda è perenne ricerca, è modernità (la giacca nera che sembra di astrakan è un insieme di ruches in chiffon tecnico) ma anche stravaganza, come il dettaglio dei guanti di lattice rosso e l'acconciatura bizzarra con grosse biglie. Ci sono il pizzo e le paillettes ma sembrano scomparire nell'insieme, il vero valore aggiunto è la grinta. Sì, è un'alta moda grintosa quella di questa stagione: con tacchi alti o scarpe raso terra la donna Armani Privé è un tipo senza mezzi termini.
Di sera tutto sfuma e si addolcisce. Gli abiti lunghi diventano più vaporosi, quasi delle nuvole di volants in tulle che creano un effetto di dissolvenza, accentuato da una novità assoluta: un velo a rete di tulle ricamato a pois d&rsquoesprit che volteggiano attorno al corpo. Quasi una mantiglia, ma non è spagnoleggiante: è una invenzione Armani Privé e parte dall'acconciatura per scendere a coronare tutta la figura. L'effetto è quello di un abito il cui profilo non sembra definito, come in perenne evanescenza.
"Un sogno che giustifica il suo costo", questo è il principio dell'alta moda di Giorgio Armani che chiude la passerella con un abito rosso da sirena, senza il lungo velo ma con un bolero cocoon tutto in striscioline di chiffon tagliate e cucite con abilità certosina per formare la nuvola che sembra una pelliccia di marabù.
Nessun commento:
Posta un commento