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10 dicembre 2013

Armani, Zegna e Dolce&Gabbana in pole position per un eventuale sbarco in Borsa



“Il momento è quello giusto per quotarsi. Tutti gli indicatori parlano di uno scenario promettente. In Italia, in particolare, c’è una finestra molto positiva che si apre sul mercato”, afferma Luca Peyrano, responsabile Primary Markets di Borsa Italiana in occasione della presentazione a Milano, lunedì 9 dicembre, dello studio Pambianco "Le quotabili 2013", ottava edizione della ricerca sulle aziende quotabili dei settori 'Moda & Lusso' e del comparto 'Casa & Design'. Secondo la ricerca, se le 50 aziende della classifica si quotassero potrebbero raccogliere sul mercato tra 9 e 11 miliardi di euro e raggiungere una capitalizzazione di 26,1 miliardi di euro.


Emporio Armani, campagna pubblicitaria autunno/inverno 2013-14

Tra le società italiane della moda e del lusso che sulla carta hanno le caratteristiche per essere candidate alla quotazione in Borsa in un orizzonte temporale di 3/5 anni, i tre gradini più alti del podio restano occupati da Giorgio Armani, Ermenegildo Zegna Group e Dolce & Gabbana, mentre nella classifica delle 15 aziende quotabili del settore design arrivano in pole position Kartell, Flos e B&B Italia.

Il fatturato totale delle 50 aziende quotabili selezionate, su un campione iniziale di 763 società, ha superato nel 2012 i 15 miliardi di euro, registrando una crescita dell'8,1% rispetto al +10,8% nel 2011. La redditività si attesta al 16,9%, mentre il patrimonio netto complessivo è di 10,4 miliardi di euro.

“La moda è uno dei settori che ha resistito il meglio in assoluto alla crisi soprattutto grazie all’internazionalizzazione. Per il 2013 l’export del settore vale 46 miliardi di euro, con un saldo commerciale positivo di circa 20 miliardi di euro, e il 49% delle esportazioni sono destinate ai mercati extra europei. Abbiamo un settore parzialmente forte che ha superato la crisi, ma per proseguire lo sviluppo ci vogliono capitali. Con la crisi e un sistema bancario sempre meno disponibile è chiaro che le PMI non hanno la capacità finanziaria sufficiente, mentre la Borsa può dare loro queste risorse”, sottolinea Luca Peyrano.

Il 2013 è stato particolarmente brillante per Piazza Affari con una ventina di IPO (offerte pubbliche iniziali). Quest’anno si sono quotate 13 società, mentre altre 8 sono in dirittura d’arrivo e potrebbero tagliare il traguardo entro la fine dell’anno. “Per il 2014 abbiamo una decina di operazioni in cantiere, di cui 4 o 5 riguardano aziende del settore della moda”, indica Luca Peyrano.

Nella classifica del settore 'Moda & Lusso' realizzata da Pambianco è uscito il gruppo Moncler, che si appresta a sbarcare in Borsa. Sono uscite inoltre Pomellato e Loro Piana, perché acquisite nel 2013 rispettivamente dai gruppi francesi Kering e LVMH. Tra le 14 new entry da segnalare il marchio Fabiana Filippi, che si posiziona in decima posizione su 50. Quest’ultima ha registrato la quinta miglior crescita tra il 2009 e il 2012 (+24,4%).

Tra gli elementi presi in considerazione per stabilire la classifica è stato introdotto quest’anno il fattore export, mentre il fattore dell’età dell’imprenditore è stato tolto. Nella classifica le 5 aziende con la maggiore quota export risultano essere Stefano Ricci e Zegna con il 92%, OTB con l’89%, Vicini con l’88% e Canali con l’86%.

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