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07 gennaio 2014

Jane Reeve (AD di CNMI): "La mia missione è molto chiara, far brillare la moda italiana nel mondo!"



Dal 2 gennaio Jane Reeve ha assunto ufficialmente il ruolo di amministratore delegato della Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI). La manager di origine inglese, da 26 anni residente nel Belpaese, dirigeva in precedenza l’agenzia pubblicitaria JWT Italia. Primo AD nella storia della CNMI, Jane Reeve inizia il suo primo tour nel “fashion system” partendo da Pitti Uomo a Firenze, e svela il suo programma per rilanciare la moda italiana.

Jane Reeve, AD della Camera della Moda

FashionMag: Milano ha perso terreno rispetto alle altre capitali della moda. Quali sono secondo Lei le priorità da affrontare?
Jane Reeve: La mia missione è molto chiara, far brillare la moda italiana nel mondo! Il mio compito è portare una visione manageriale, e aiutare tutti i player a massimizzare le loro attività. La Camera della Moda ha lanciato tante iniziative negli anni passati, ma ha sempre comunicato poco sul lavoro svolto. L’obiettivo oggi è di valorizzare maggiormente il sistema usando tutti i mezzi di comunicazione, in particolare quelli digitali, per proiettare l’immagine della moda italiana in tutto il mondo. Bisogna intensificare, inoltre, le relazioni con il governo, fare più lobbying per ottenere sgravi fiscali e un maggiore supporto.

FM: È già stata delineata una strategia?
JR: L’idea è di focalizzarsi su tre punti chiave. Il primo concerne l’innovazione con un reparto dedicato all’area digitale e tecnologica, sfruttando le nuove tecnologie e il Web per dare influsso all’intero comparto, con delle priorità precise. Il secondo punto riguarda i giovani: rappresentano il futuro, e dobbiamo dar loro un vero supporto, cercando i talenti nelle scuole, aiutandoli a crescere, ma anche a rimanere in Italia. La Camera della Moda può dare più visibilità ai giovani e difendere i loro interessi presso il governo. L’altro tema importante è l’internazionalizzazione. Dobbiamo aiutare specialmente le piccole e medie imprese, meno strutturate rispetto alle grandi griffe, a svilupparsi ed espandersi all'estero. Con i nostri esperti, possiamo essere per loro un ‘facilitatore’.

FM: Concretamente quali saranno le Sue prime mosse?
JR: Cambiare l’immagine sarà il primo progetto. Inizieremo con la creazione di una piattaforma digitale molto performante, concepita sia per dare servizio ai soci, sia per tutelare e usare meglio i social network. È importante, inoltre, fare squadra e allargare la nostra visione. L’eccellenza italiana non è solo moda. C’è anche l’arte, il design, il cibo… Bisogna amplificare questa creatività e fare sistema anche con le altre istituzioni: Altagamma, Cosmit, la città di Milano, il governo. È già in programma in gennaio un incontro con il Presidente del Consiglio Enrico Letta.

FM: Come pensa di riuscire a svecchiare l’immagine della Camera della Moda e renderla più sexy?
JR: Sono una donna, sono giovane e adoro i vestiti !

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