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20 giugno 2014

"Equilibrium", l'arte di camminare per Ferragamo



La storia dell'uomo è legata al suo ergersi sulla stazione eretta. Se il primate non avesse utilizzato le mani, oltre 3,5 milioni di anni fa, sollevandosi spaventato nel vuoto, non avremmo potuto raggiungere nessuna evoluzione: tutto è partito dal camminare.

Foto: Ansa

Salvatore Ferragamo, fondatore della celebre maison fiorentina, era consapevole di quanto il passo umano fosse stato determinante per la civiltà e del collegamento del piede al cervello. Era quindi ossessionato dalla camminata comoda, dall'idea di realizzare la scarpa perfetta. Intuì quindi l'importanza dell'arco plantare e per questo s'iscrisse ai corsi serali di anatomia della University of Southern of California, convinto che la conoscenza dello scheletro lo avrebbe aiutato a realizzare il suo sogno.

E come un ingegnere medioevale decise di utilizzare il filo a piombo per controllare il peso del corpo così da scaricarlo nel punto giusto del piede e mantenere la persona in asse perfetto, tra terra e cielo. Brevettò quindi una lamina d' acciaio, il cambrione, che sostenendo l'arco plantare permetteva al piede di muoversi come un pendolo inverso, regalando l'equilibrio nella camminata.

"Equilibrium", è infatti il titolo della mostra allestita nel Museo Salvatore Ferragamo, curata da Stefania Ricci e Sergio Risaliti e dedicata ai rivoluzionari studi condotti dal maestro sull'anatomia del piede, che ha inaugurato il 18 giugno a Firenze con un party inserito nel calendario di Firenze Hometown of Fashion, programma di eventi speciali organizzati in occasione di Pitti Immagine Uomo, per festeggiare i 60 anni dalla nascita del Centro della Moda Italiana.

Foto: Ansa

La mostra (che resterà aperta fino ad aprile 2015) include opere di grande valore storico e artistico appartenenti alle discipline più disparate: pittura, scultura, fotografia, riprese video e cinematografiche, letteratura, in prestito da musei e gallerie d'arte fra i più importanti nel mondo.

Capolavori di Canova, Degas, Rodin e Bourdelle, Matisse e Picasso, Lipchitz e Severini, Klee e Calder, Bill Viola, Marina Abramovic, le geometrie di Wassily Kandinsky, le strutture esili di Fausto Melotti, la "Fortuna" di Albrecht Dürer e il "Funambolo" di Giulio Paolini si susseguono nelle nove sale del museo accanto a documentari, testimonianze storiche e immagini d'archivio di personaggi come Nijinsky, Isadora Duncan, Martha Graham e Trisha Brown. Ma gli ospiti all'ingresso su strada possono subito ammirare le zeppe multicolori create per Judy Garland nel 1958 o le decolletèe di Marylin Monroe. Nelle sale più interne in tutto 84 modelli di calzature realizzate dal maestro, 100 forme, 27 modelli.

Foto: Ansa

"La mostra è l'elogio del camminare - spiega il curatore Risaliti in un incontro stampa - per questo include riferimenti alla danza, ai funamboli agli scalatori di montagne, ma anche agli dei. Come mostra il piede della "Nike", raro esempio di scultura in bronzo dorato del II secolo a.C. prestato dal Foro di Augusto, contrapposto a "Etude de pied" di Matisse". Una sezione è dedicata al camminare dei personaggi storici da John F. Kennedy a Martin Luther King. Infine, il video della missione di Apollo 11 con i primi passi di Neil Armstrong sulla Luna.

Al cocktail d'inaugurazione, la famiglia Ferragamo, con la signora Wanda in testa, 93 anni, ha dato il benvenuto ad artisti come Will Self, Cecil Balmond, Bill Viola e Philippe Petit. Nella storica Piazza di Santa Trinità davanti a Palazzo Spini Feroni, ospiti e pubblico hanno potuto ammirare "Hedge", la straordinaria installazione di Cecil Balmond composta da una struttura metallica in equilibrio.

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