Mentre è in corso Pitti Uomo 85, la moda maschile sfila a Londra dove il 6 gennaio si è dato il via alle passerelle di 'London Collections Men 2014', evento giunto alla sua quarta edizione (giovanissimo rispetto all'appuntamento fiorentino) e fortemente voluto dal British Fashion Council nel tentativo di recuperare la tradizione di Savile Row in chiave contemporanea e con un occhio al lusso.
Così non mancherà l'innovazione negli show per le collezioni autunno/inverno in corso fino all'8 gennaio, marchio di fabbrica di quella 'London Fashion Week' che da Milano, Parigi e New York si differenzia proprio per la sua capacità di proporre l'alternativa alle grandi griffe, facendo scouting tra i talenti di cui la capitale britannica con le sue scuole di design ancora attive e ambite, si fa capofila.
Resta però al contempo l'esigenza e l'obiettivo di puntare sulla qualità, imprescindibile per il raffinato palato internazionale cui Londra dedica le sue attenzioni, avvalendosi di una tradizione manifatturiera che soprattutto nel maschile garantisce un bacino ancora importante. E' voluta quindi la forte impronta 'made in Britain', per un un mercato che è cresciuto del 12% negli ultimi cinque anni e vale oltre 10 miliardi di sterline.
Sono 130 i designer che vi prendono parte, tra le sfilate affiancate da una serie di eventi disseminati per tre giorni nella città: il 5 gennaio sera la maison Dolce & Gabbana ha presentato la collezione sartoriale pre fall uomo nella boutique di New Bond Street, l'opening party è di Esquire, e in chiusura un evento firmato Tom Ford. Tra le collezioni più attese (e più British), Burberry Prorsum, JW Anderson e Margaret Howell.
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