C'è tutta la maestria della vera haute couture sulla passerella di Elie Saab, stilista libanese cinquantenne che da trent'anni - ha esordito giovanissimo - affascina le ricche bellezze del medio oriente ma anche dell'occidente.
A Parigi la sua sfilata è sempre attesa: stavolta un classicismo antico la pervade, come un quadro di sir Lawrence Alma-Tadema. Colori dal bianco al corallo, dal giallo oro all'indaco, complesse lavorazioni tridimensionali e grande manualità per abiti che, tra applicazioni, ricami e cristalli, creano un effetto fiorito ed elegiaco. Le uscite sulla scena sembrano evocare la grandezza di un passato idealizzato dall'eterea grazia di un dipinto ad acquerello.
Linea impero o grandi gonne rigonfie perfino con l'aiuto del "panier", fiori e boccioli degradanti di sfumature. Pannelli e strascico, spalle nude o appena velate dal tulle dove i fiori dell'abito si spandono sull'incarnato di chi l'indossa con attitudine classica.
A Parigi la sua sfilata è sempre attesa: stavolta un classicismo antico la pervade, come un quadro di sir Lawrence Alma-Tadema. Colori dal bianco al corallo, dal giallo oro all'indaco, complesse lavorazioni tridimensionali e grande manualità per abiti che, tra applicazioni, ricami e cristalli, creano un effetto fiorito ed elegiaco. Le uscite sulla scena sembrano evocare la grandezza di un passato idealizzato dall'eterea grazia di un dipinto ad acquerello.
Linea impero o grandi gonne rigonfie perfino con l'aiuto del "panier", fiori e boccioli degradanti di sfumature. Pannelli e strascico, spalle nude o appena velate dal tulle dove i fiori dell'abito si spandono sull'incarnato di chi l'indossa con attitudine classica.
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