Giovani donne come boccioli: trionfa la minigonna, naturalmente con allure da haute couture, sulla passerella di Giambattista Valli che ormai ha scelto di creare sempre all'ombra delle fanciulle in fiore. Sono le "it-girl" del jet set internazionale che ispirano il creatore romano e ormai parigino d'adozione.
Tutto è corto: abitini come piccole corolle che sbocciano sulle lunghe gambe quasi efebiche. Una pioggia di fiori preziosi che si posa su scolli e su sottanine. Gli abiti sono minuti e insieme corposi, sostenuti dal matelassée avorio impunturato a disegni fiorati. Corpetti piccoli e aderenti, tinte suadenti. Nero e petali bluette accostati al color burro, una manciata di coralli caduta sul bianco e rosa. Fasce basse e strette sui fianchi o aperte come fiocchi ribelli. Piccole gonne su minisottane, tempestate di brillanti anticati come fosse arrivata una grandine preziosa sui vestiti. Grandi bracciali stravaganti come moderne e ingombranti sculture spezzano il clima romantico e la delicatezza dei fiori. Foglioline verde salvia si arrampicano sul semplice tubino mentre intricati ramage si inerpicano sul bustino ricamato. Shantung croccante e sfavillante di luce propria per le grandi gonne da sera che si aprono davanti come petali rigonfi, tulle di seta che spara le sue pieghe come una corolla di garofano blu sotto il corpino di jais nero.
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