La 'pantera bolognese' si prepara al balzo sulla passerella di Milano. Elisabetta Franchi ha coltivato con cura il proprio brand di moda donna negli ultimi anni, e adesso si sente pronta per il debutto in pedana con la P/E 2015, rigorosamente in Italia, anche se "sono arrivate proposte dall'estero - racconta - ma questo rimane il Paese nel quale disegno e produco le mie collezioni".
La casa della designer e il quartier generale, infatti, sono a Bologna, con 150 dipendenti di cui 91 donne, ma Elisabetta fa la spola tra l'Emilia e la capitale del fashion, dove ha aperto lo showroom. Seduta nello spazio espositivo milanese, che sembra il salotto di casa sua, l'imprenditrice ripercorre la storia del suo marchio e della sua vita.
Di strada ne ha fatta da quando, nel 1995, ha lasciato il lavoro di commessa nella sua città per fondare la società Celine B, poi confluita in Betty Blue con l'aiuto del compagno che sarebbe diventato suo marito. Dopo la morte del suo uomo, poi, non si è pianta addosso la stilista, che è andata "avanti da sola fino a qui", con la piccola figlia Ginevra (lo stesso nome che ha dato a un modello di borsa).
Nel 2013 nasce Leone da un nuovo amore, lo stesso anno in cui il fondo Trilantic entra nella compagine societaria. Elisabetta assume contemporaneamente il ruolo di CEO e di direttore creativo. "Non ho molto tempo libero, neanche per viaggiare - racconta - ma l'ispirazione mi viene anche guardando il soffitto bianco, senza aprire un giornale" e senza muse di riferimento ("la più grande rimane comunque Jacqueline Kennedy", confessa).
Così, il marchio è arrivato a fatturare, nel 2013, 105,5 milioni di euro, e quest'anno prevede di crescere del 10%, anche grazie al focus sugli accessori e alla linea couture lanciata nel 2013. Se le si chiede come ha fatto, risponde "capacità e coerenza, riempiendo una fetta di mercato di lusso accessibile" (la giacca più cara costa circa 600 euro, mentre un abito da red carpet si aggira intorno ai mille). Il resto è "femminilità ed eleganza", garantisce Elisabetta, fatte di pantalone bi-elastico in seta manopesca e giacca/camicia, un mondo che si metterà in mostra a settembre (non è ancora definito se all'interno del calendario di Camera Nazionale della Moda Italiana), in una atmosfera "da favola", lo stesso che la Franchi aveva scelto per la presentazione dello scorso febbraio, sempre sotto la Madonnina.
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