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16 giugno 2014

Giuseppe Zanotti aderisce alla campagna anti-contraffazione di Certilogo



Cresce il numero di aziende che si affida alla tecnologia Certilogo per la protezione della propria marca. Giuseppe Zanotti Design, brand italiano di calzature di lusso, è l’ultimo nome che si aggiunge alle primarie aziende che hanno deciso di aderire alla campagna anti-contraffazione di Certilogo: Blumarine, Versace, Colmar, Stone Island, Museum, MBT e Add sono solo alcune di queste.

Un modello di sandali firmato Giuseppe Zanotti

Con il proprio approccio infatti, Certilogo individua nel consumatore un potente alleato della marca e lo mette al centro della strategia di brand protection. Grazie a Certilogo gli utenti possono avvalersi di un sofisticato servizio di verifica dell’autenticità dei prodotti sia in fase di acquisto che post-acquisto, sia in store che su web.

Con l’adozione delle soluzioni Certilogo, le aziende proprietarie dei brand o i loro licenziatari pongono su ciascuno dei propri prodotti un codice identificativo che viene generalmente posizionato sull’etichetta. L’azienda invita poi i consumatori a verificare l’autenticità dei loro acquisti connettendosi al sito www.certilogo.com o utilizzando l’applicazione mobile dedicata. Sono centinaia di migliaia le persone di tutto il mondo che hanno già usato il servizio autentificandosi sulla piattaforma Certilogo.

La forza di Certilogo sta nell’essere una piattaforma che interagisce con tutti i diversi attori a vario titolo coinvolti dal problema della contraffazione, e cioè i brand, i consumatori, il retail ed anche le dogane. Per rafforzare l’impegno su quest’ultimo fronte, Certilogo ha appena siglato un accordo di collaborazione con WCO, World Customs Organization, organizzazione intergovernativa che mira ad armonizzare e rendere più efficace ed efficiente l’azione delle dogane a livello globale. L’accordo prevede l’integrazione del servizio Certilogo all’interno del IPM (Interface Public Members), il sistema utilizzato dagli uffici doganali per verificare i prodotti in transito alle frontiere. A partire dai primi mesi del 2014, oltre 68 dogane e più di 5000 ufficiali doganali potranno verificare con pochi click l’autenticità dei prodotti dotati di Codice Certilogo che varcano le frontiere.

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